dickforfanny:
Che panico, sembra di stare al mercato di Caracas, immagino veloce.
DOLCISSIMA E MOLTO RAFFINATA PER I TUOI MOMENTI, DI PURO RELAX. ACCOLGO IN AMBIENTE TRANQUILLO E RISERVATO.
Caracas, tanti anni fa.
All'aeroporto, lo sborone romano che ha imperversato per il viaggio intercontinentale con i suoi racconti di scopate mega galattiche in giro per il mondo, viene riaccompagnato a braccia verso il primo aereo di ritorno in Italia.
Ha dimenticato il passaporto il coglione e di la' non si passa! Urla alla moglie, hostess Alitalia, che lo attendeva oltre lo sbarramento: "A Robbe' nun me fanno passa'..!".
Robbe' e' figa e ha una faccia come a dire: "ma dove l'ho trovato sto' coglione...".
Il mio socio e io, ci guardiamo e andiamo a familiarizzare con la hostess inferocita.
Solidarieta' tra connazionali all'estero...
Ma la ruota del "famolo coglione" gira per tutti, nella vita.
Sono niubbo di Caracas e di sudiciamerica del tutto... e gli effetti non tardano ad arrivare.
Le sbarre di ferro a tutte (tutte) le finestre dei palazzi dovrebbero gia' dirmi qualcosa!
I tassametri dei taxi americani anni '50 che corrono ben piu' veloci dei taxi stessi, dovrebbero accendermi la luce!
E invece vago nella mia obnulescenza, portafoglio in tasca posteriore, bello gonfio di dollari americani...
Entro dalla prima porta scorrevole della metro Carachegna, due ragazzini ne scendono spintonando e... magia, il portafoglio non c'e' piu'!
La polizia raccoglie la deposizione del turista italiano arrossato e accaldato... segue prelievo di impronte digitali e foto segnaletiche (al turista depredato) e breve ramanzina in spagnolo... OK, sto cominciando a capire...
Il fondo cassa comune e' sceso drammaticamente. Per le prossime due settimane dovremo fare a meno di mangiare e bere per conservare il budget per scopare...
Le ragazze in giro son belle, anche molto belle. Simpatiche e socievoli, anche molto socievoli.
Troie, aggiunge con disincanto il mio socio piu' erudito.
Non posso crederci. Quel sorriso aperto e scintillante mentre protendono la mano...
La stringo in segno di amicizia e simpatia ricambiata. Loro accentuano il sorriso e lasciano la mano protesa... vuoi vedere che...?
Tutte le sere son giri di bar semivuoti, bicchieri semipieni di rum con molto ghiaccio, ragazze che si attardano a parlare col proprietario e poi ci accompagnano fuori.
"Mangiamo adesso?", "azz... vuoi pure mangiare?!?". Poi ci accompagnano fuori dal ristorante.
Guardano la luna, te la indicano col dito... "eh si, sticazzi, ce l'abbiamo anche in Italia, la luna.."
Tu indichi col dito il "centro" dell'universo e finalmente paiono capire.
Si, andiamo in albergo, un breve ruttino educato per digerire il risotto misto e la ragazza si stringe affettuosa: "Tu es Maricon..." che carina, cosa vuoi dirmi, delizia?
Sara' per questo che ancora vent'anni dopo, mi si arrizzano le carni a sentir parlare di Caracas, a sentir le note di merengue, a veder un viso furbo dai tratti affilati da sudamericagna... sono stato molto infelice in quei posti, da piccolo, e ne porto le conseguenze!
Tu sei sempre l'ispettore Dick, pugno violento e sguardo tenero...
http://tinyurl.com/lkhxarpTorno subito...