Ero da poco arrivato a Tripoli , e gia’ il posto mi era venuto in odio…..dal punto di vista lavorativo nulla da eccepire , posizione prestigiosa ,accomodation ottima , trattamento economico piu’ che soddisfacente,contatti ai massimi livelli nei ministeri ,nelle banche , alla nostra ambasciata,alla polizia………ma niente tempo libero,e, soprattutto,se mai fossi riuscito ad averne,le prospettive che mi aveva preparato il mio predecessore nel periodo di affiancamento erano il torneo di bridge a squadre,la nuotata nella piscina privata dell’ambasciatore la domenica mattina ,la gita in elicottero alla piattaforma di estrazione dell’Agip al largo di Bengasi ,le partite a tennis con vari personaggi presso il campo del nostro compound,la visione del telegiornale italiano tramite un’antenna satellitare standard C che avevamo installato nelle baracche morteo adibite a recreation…..tutte cose che mi lasciavano abbastanza indifferente .
Così quando il medico palestinese al quale mi ero rivolto nel vicino ospedale per convenzionare il personale del nostro campo mi aveva presentato Wilma , la sua impeccabile infermiera filippina , l’avevo invitata a venirmi a trovare , per verificare se la nostra infermeria era adeguata .
Wilma non era la tipica filippina ,ma era di carnagione leggermente ambrata , altezza decisamente superiore alla media , viso da santarellina con gli occhi a mandorla ,e, nonostante l’abbigliamento superpudico , lasciava intuire un corpicino molto sexy .
La prima volta che ero andato a prenderla all’ospedale,le avevo fatto visitare il campo con tutte le sue strutture,poi l’avevo invitata a pranzo nella mia villa,dove servivano le portate preparate dal nostro cuoco italiano 2 camerieri filippini ;nel pomeriggio ,nonostante i miei tentativi di incastrarla sul divano , aveva assolutamente voluto fare l’inventario delle attrezzature mediche e farmaci presenti nelle baracche adibite ad ambulatorio/infermeria , ed alla fine le avevo proposto un contratto di collaborazione part-time che prevedeva la sua presenza al campo un paio di volte a settimana .La mia posizione di Mudir La’ non aveva mancato di impressionarla , infatti quella sera aveva accettato il mio invito ad essere ospite nella mia abitazione,con la promessa di riportarla in ospedale prima delle 5 della mattina successiva ,perche’ aveva il turno alle 6 .
Dopo cena ,sul divano,mentre ascoltavamo un po’ di musica,si era lasciata dare qualche bacetto a fior di labbra,ma insisteva per ritirarsi nella camera degli ospiti…….così avevo dovuto raccontargli la storia degli scorpioni…….questi graziosi animaletti infatti infestano la maggior parte del territorio libico …….Così , dopo 10 minuti che l’avevo sistemata nella sua camera,la vedo presentarsi in punta di piedi,abbracciata al suo cuscino, con la testa chinata in segno di contrizione ,sulla porta di camera mia….mi faccio da parte per farle posto nel letto,ed appena si siede l’afferro delicatamente per le spalle ,la corico e inizio a leccarmela tutta……lei finge di opporre resistenza,ma poi risponde in pieno alle mie sollecitazioni,fino a contrarre i muscoli del ventre e ad inarcarsi quando le allargo le cosce ed inizio a slinguacciarle il sesso…….il clito scurissimo e carnoso si erge come un vessillo sul monticello del suo pube,e mi inonda di succhi afrodisiaci dopo qualche minuto che lo succhio,mentre il mio medio ,infilato a fondo in vagina,le sollecita le delicate e piu’ intime labbra che danno adito al suo utero…..
E’ molto stretta , ed ho ritegno a forzare con due dita il suo sesso , finche’ il flusso dei suoi umori diventa così intenso ,che riesco agevolmente ad infilarle dentro prima le dita e poi quasi tutta la mano ,agevolato da Wilma che asseconda i miei tentativi avvolgendomi la mano con spinte ritmiche del suo sesso ,accompagnati da gemiti rochi e sensuali…….
Ma il pezzo forte delle filippine , notoriamente , e’ il sederino ………..la giro a pancino in giu’ ,mettendole sotto due cuscini , le allargo le gambe e mi posizione tra di esse , allargandole i glutei con le mani e leccandole appassionatamente( e capziosamente) lo sfintere……quando inizia a muovere i fianchi , prelevo un po’ di vaselina dal tubetto che conservo all’uopo nel cassetto del comodino ,ed inizio la digitalizzazione,delicatamente ma fermamente….lei mi asseconda , inarcandosi ed impalando il suo meraviglioso culetto sulle mie dita che la penetrano in profondita’……….non potendo piu’ resistere al suo appeal , le infiilo nell’ano il mio fedele collaboratore , teso fino a scoppiare,e leggermente incurvato sulla sx…….tendenzialmente avrei resistito in quella invidiabile posizione a tempo indeterminato,se non fosse stato per le contrazioni e le spinte del Wilmabottom , che mi obbligarono a venire in pochi minuti…….
Con Wilma avevo instaurato una relazione semistabile , che prevedeva 2 pernottamenti settimanali da me , in corrispondenza delle sue presenze diurne presso l’ambulatorio del mio campo……il venerdi , giorno festivo in tutti i paesi di religione musulmana , l’andavo a prelevare io direttamente all’ospedale,dov’erano gli alloggi delle infermiere (o mandavo a prelevarla il mio segretario filippino),e passavamo la giornata facendo escursioni (a Sabratha ,dove c’erano le rovine romane , o presso la spiaggia di Tajura , o visitando la citta’ vecchia presso laa piazza Verde ).
Avevo incominciato a diradare gli incontri con Wilma solo quando ebbi l’occasione di conoscere Aberrasha , una tigrina nativa di Macalle’……..ma questo sara’ l’oggetto del prossimo racconto .
Così quando il medico palestinese al quale mi ero rivolto nel vicino ospedale per convenzionare il personale del nostro campo mi aveva presentato Wilma , la sua impeccabile infermiera filippina , l’avevo invitata a venirmi a trovare , per verificare se la nostra infermeria era adeguata .
Wilma non era la tipica filippina ,ma era di carnagione leggermente ambrata , altezza decisamente superiore alla media , viso da santarellina con gli occhi a mandorla ,e, nonostante l’abbigliamento superpudico , lasciava intuire un corpicino molto sexy .
La prima volta che ero andato a prenderla all’ospedale,le avevo fatto visitare il campo con tutte le sue strutture,poi l’avevo invitata a pranzo nella mia villa,dove servivano le portate preparate dal nostro cuoco italiano 2 camerieri filippini ;nel pomeriggio ,nonostante i miei tentativi di incastrarla sul divano , aveva assolutamente voluto fare l’inventario delle attrezzature mediche e farmaci presenti nelle baracche adibite ad ambulatorio/infermeria , ed alla fine le avevo proposto un contratto di collaborazione part-time che prevedeva la sua presenza al campo un paio di volte a settimana .La mia posizione di Mudir La’ non aveva mancato di impressionarla , infatti quella sera aveva accettato il mio invito ad essere ospite nella mia abitazione,con la promessa di riportarla in ospedale prima delle 5 della mattina successiva ,perche’ aveva il turno alle 6 .
Dopo cena ,sul divano,mentre ascoltavamo un po’ di musica,si era lasciata dare qualche bacetto a fior di labbra,ma insisteva per ritirarsi nella camera degli ospiti…….così avevo dovuto raccontargli la storia degli scorpioni…….questi graziosi animaletti infatti infestano la maggior parte del territorio libico …….Così , dopo 10 minuti che l’avevo sistemata nella sua camera,la vedo presentarsi in punta di piedi,abbracciata al suo cuscino, con la testa chinata in segno di contrizione ,sulla porta di camera mia….mi faccio da parte per farle posto nel letto,ed appena si siede l’afferro delicatamente per le spalle ,la corico e inizio a leccarmela tutta……lei finge di opporre resistenza,ma poi risponde in pieno alle mie sollecitazioni,fino a contrarre i muscoli del ventre e ad inarcarsi quando le allargo le cosce ed inizio a slinguacciarle il sesso…….il clito scurissimo e carnoso si erge come un vessillo sul monticello del suo pube,e mi inonda di succhi afrodisiaci dopo qualche minuto che lo succhio,mentre il mio medio ,infilato a fondo in vagina,le sollecita le delicate e piu’ intime labbra che danno adito al suo utero…..
E’ molto stretta , ed ho ritegno a forzare con due dita il suo sesso , finche’ il flusso dei suoi umori diventa così intenso ,che riesco agevolmente ad infilarle dentro prima le dita e poi quasi tutta la mano ,agevolato da Wilma che asseconda i miei tentativi avvolgendomi la mano con spinte ritmiche del suo sesso ,accompagnati da gemiti rochi e sensuali…….
Ma il pezzo forte delle filippine , notoriamente , e’ il sederino ………..la giro a pancino in giu’ ,mettendole sotto due cuscini , le allargo le gambe e mi posizione tra di esse , allargandole i glutei con le mani e leccandole appassionatamente( e capziosamente) lo sfintere……quando inizia a muovere i fianchi , prelevo un po’ di vaselina dal tubetto che conservo all’uopo nel cassetto del comodino ,ed inizio la digitalizzazione,delicatamente ma fermamente….lei mi asseconda , inarcandosi ed impalando il suo meraviglioso culetto sulle mie dita che la penetrano in profondita’……….non potendo piu’ resistere al suo appeal , le infiilo nell’ano il mio fedele collaboratore , teso fino a scoppiare,e leggermente incurvato sulla sx…….tendenzialmente avrei resistito in quella invidiabile posizione a tempo indeterminato,se non fosse stato per le contrazioni e le spinte del Wilmabottom , che mi obbligarono a venire in pochi minuti…….
Con Wilma avevo instaurato una relazione semistabile , che prevedeva 2 pernottamenti settimanali da me , in corrispondenza delle sue presenze diurne presso l’ambulatorio del mio campo……il venerdi , giorno festivo in tutti i paesi di religione musulmana , l’andavo a prelevare io direttamente all’ospedale,dov’erano gli alloggi delle infermiere (o mandavo a prelevarla il mio segretario filippino),e passavamo la giornata facendo escursioni (a Sabratha ,dove c’erano le rovine romane , o presso la spiaggia di Tajura , o visitando la citta’ vecchia presso laa piazza Verde ).
Avevo incominciato a diradare gli incontri con Wilma solo quando ebbi l’occasione di conoscere Aberrasha , una tigrina nativa di Macalle’……..ma questo sara’ l’oggetto del prossimo racconto .