La signora in questione (matura sui 60 anni) staziona al termine di Via Pellizza da Volpedo (angolo Via Bordone), solitamente attende a bordo di una utilitaria coreana bianca posteggiata sul marciapiede (lato giardini Piazzale Crivellone), altrimenti é possibile incrociarla direttamente sul marciapiede, spesso si intrattiene con altre mestieranti della zona; é presente da dopo l'ora di pranzo sino al tardo pomeriggio, al mattino dice si essere impegnata con altro lavoro (probabile frottola, comunque non é mai presente in mattinata); é la classica donna di una certa etá che, incrociandola al supermercato, non si noterebbe, bassa, corporatura minuta, vestita con abiti da tutti i giorni.
Nel mio caso l'ha trovo sul marciapiede accostata al muro di cinta di un'abitazione, la approccio con una scusa e dopo una chiacchiera veloce, alla mia domanda di cosa stia attendendo, risponde che sta lavorando e mi fa capire (con tono secco) che posso usufruire dei suoi servizi per VU+20; chiedo in quale luogo sia abituata a ricevere, mi dice di avere una stanza in zona, domando se é possibile indicarmi l'indirizzo e darci appuntamento direttamente all'alcova ad un determinato orario, lei tituba dicendomi che trattasi di luogo a poca distanza, raggiungibile a piedi in pochi minuti, cedo e decido di seguirla; chiacchiere durante il breve tragitto, al termine del quale giungiamo ad un condominio affacciato su Viale Murillo, entriamo e mi fa accomodare in una stanza con bagno ricavata da quelli che un tempo erano i locali di una portineria.
Altre chiacchiere, ancora prima di sistemarmi la signora mi chiede di versare l'obolo ("perché non ci conosciamo"

, lavaggi e passiamo ai giochi che cosí si svolgono: lei mi calza subito il guanto perché "io faccio tutto con questo", poi inizia ad eseguire un lavoro di bocca supersonico (al limite del dolore) che devo interrompere, decido quindi di passare io all'azione alla quale lei ricambia con smorfie e versi di finta porcaggine (potrebbe fare del teatro) che mi fanno passare la voglia, quindi decido di concludere i giochi per mettere termine al teatro.
Dopo i lavaggi, i saluti e le sue indicazioni per uscire autonomamente, abbandono l'alcova con la consapevolezza di avere speso denari per un'esperienza insoddisfacente.