Nome: Cristina
Nazionalità: rumena
Età: sui 30 anni
Attitudine: simpatica ma frettolosa
Social: se si sta nei tempi (10 minuti) socievole, altrimenti allunga il becco
Posto: Vittuone, davanti all’Italsempione
Aspetto fisico: biondina, fisichino slanciato, tettine quasi inesistenti, culetto accogliente, di viso non una gran bellezza
Servizi richiesti: 30 per BJ + RAI1
Servizi usufruiti: 30 BJ + RAI1
Per chi come me ha vissuto belle esperienze con le stradali di un decennio fa è un vero calvario di fronte al panorama osceno che offre l’industria puttaneristica in questo momento. E la sensazione è che sarà sempre peggio. Cristina si inquadra perfettamente in questo contesto deprimente. In teoria non sarebbe neppure male, ma le direttive impartite da quei cazzoni, decerebralizzati, inetti, maledetti e deficienti dei papponi la riconducono a pieno titolo nel calderone generale. Direttive orientate al massimo rendimento col minimo, ma veramente minimo sforzo. Tutto inserito in un timing che guai a sforare i 10 minuti. Insomma, 30 secondi di pompino senza infamia e senza lode, poi si stacca e avanti Savoia con la scopata. Di buono ha che fa finta di emettere qualche gemito finalizzato a farti venire presto. Almeno su questo non è un proprio una salma come altre sue colleghe. Al quinto minuto, però, inizia la litania, “dai vieni”. E questa è cretineria farina del suo sacco. Se un cliente non viene nel tempo che hai in testa tu e gli centrifughi i testicoli incitandolo a concludere subito, non solo non ottieni l’effetto sperato ma prolunghi l’epilogo.
Alla fine faccio uno sforzo di concentrazione e concludo allo scoccare del 15esimo minuto. E che sarà mai, direbbe chiunque essere vivente che abbia una scatola cranica un po’ più evoluta di quella di un cardellino. Evidentemente per i papponi non è così. Aspettandosi probabilmente il richiamo verbale (per stavolta) con tanto di grugno minaccioso da parte del pupazzaro, la fanciulla si rabbuia e comincia a lamentarsi. A quel punto il bestemmione parte dalle viscere con tanto di offese non a lei, ma a chi la costringe a seguire questo protocollo idiota. Nella loro appunto idiozia, gli Archimede del nuovo millennio confondono la causa con l’effetto. Essi credono che le ragazze per fare fatturato devono accorciare i tempi con i clienti, mentre invece è proprio l’accorciare i tempi con i clienti che non fa fare loro fatturato. Geni del male.
Nazionalità: rumena
Età: sui 30 anni
Attitudine: simpatica ma frettolosa
Social: se si sta nei tempi (10 minuti) socievole, altrimenti allunga il becco
Posto: Vittuone, davanti all’Italsempione
Aspetto fisico: biondina, fisichino slanciato, tettine quasi inesistenti, culetto accogliente, di viso non una gran bellezza
Servizi richiesti: 30 per BJ + RAI1
Servizi usufruiti: 30 BJ + RAI1
Per chi come me ha vissuto belle esperienze con le stradali di un decennio fa è un vero calvario di fronte al panorama osceno che offre l’industria puttaneristica in questo momento. E la sensazione è che sarà sempre peggio. Cristina si inquadra perfettamente in questo contesto deprimente. In teoria non sarebbe neppure male, ma le direttive impartite da quei cazzoni, decerebralizzati, inetti, maledetti e deficienti dei papponi la riconducono a pieno titolo nel calderone generale. Direttive orientate al massimo rendimento col minimo, ma veramente minimo sforzo. Tutto inserito in un timing che guai a sforare i 10 minuti. Insomma, 30 secondi di pompino senza infamia e senza lode, poi si stacca e avanti Savoia con la scopata. Di buono ha che fa finta di emettere qualche gemito finalizzato a farti venire presto. Almeno su questo non è un proprio una salma come altre sue colleghe. Al quinto minuto, però, inizia la litania, “dai vieni”. E questa è cretineria farina del suo sacco. Se un cliente non viene nel tempo che hai in testa tu e gli centrifughi i testicoli incitandolo a concludere subito, non solo non ottieni l’effetto sperato ma prolunghi l’epilogo.
Alla fine faccio uno sforzo di concentrazione e concludo allo scoccare del 15esimo minuto. E che sarà mai, direbbe chiunque essere vivente che abbia una scatola cranica un po’ più evoluta di quella di un cardellino. Evidentemente per i papponi non è così. Aspettandosi probabilmente il richiamo verbale (per stavolta) con tanto di grugno minaccioso da parte del pupazzaro, la fanciulla si rabbuia e comincia a lamentarsi. A quel punto il bestemmione parte dalle viscere con tanto di offese non a lei, ma a chi la costringe a seguire questo protocollo idiota. Nella loro appunto idiozia, gli Archimede del nuovo millennio confondono la causa con l’effetto. Essi credono che le ragazze per fare fatturato devono accorciare i tempi con i clienti, mentre invece è proprio l’accorciare i tempi con i clienti che non fa fare loro fatturato. Geni del male.