c'è chi paga per vedere il buco del culo della pornoattrice preferita (già visibile gratuitamente nei film) e chi incassa:
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Si conferma una gallina dalle uova d’oro il business di OnlyFans, il social network divenuto celebre in tutto il mondo per i contenuti per adulti, che ha chiuso il bilancio 2022 (a fine novembre) con un utile netto di 404 milioni di dollari, in forte crescita dai 325 del 2021. Per festeggiare il miliardario ucraino-americano Leonid Radvinsky, fondatore e titolare della quota di maggioranza della holding Fenix International (che controlla interamente il social) si è staccato un dividendo molto generoso, pari a 338 milioni, che si sommano ai 284 dell’anno precedente.
OnlyFans ha fatto parlare molto di sé, anche in Italia, per l’enorme impatto che ha avuto sull’industria dei contenuti per adulti, risultando spesso concorrenziale alla tradizionale industria pornografica. A livello di ricavi la piattaforma ha superato lo scorso anno la soglia del miliardo di ricavi (1,1 miliardi), in crescita dai 932 milioni del 2021. Il tutto a fronte di un giro di transazioni che è salito nel corso dell’anno da 4,8 a 5,6 miliardi: il dato prende in considerazione i pagamenti fatti dai fan (gli utenti del social) al netto delle tasse.
Altro traguardo raggiunto da Fenix International riguarda il numero di creator, cioè le persone che concretamente inseriscono i loro contenuti (che possono essere a pagamento diretto o su abbonamento, per tutti i fan o personalizzati) nella piattaforma. Nel 2022 su OnlyFans sono stati censiti 3,2 milioni di creator, un milione in più rispetto ai 2,2 del 2021. In forte crescita anche i fan (gli utenti totali), aumentati dal 27% da 189 a 239 milioni. Considerando il giro d’affari, ogni creator incassa in media 1.750 dollari all’anno e ogni fan spende circa 25 dollari. Si tratta ovviamente di valori che non tengono in conto l’ampio spettro dei casi limite: sono infatti stati registrati casi di creator, soprattutto negli Stati Uniti, con guadagni mensili milionari.
Come prevedibile quando si parla di business di questo tipo, la fetta più grossa dei ricavi proviene dagli Stati Uniti. Su 1,1 miliardi di fatturato totale di OnlyFans circa 733 milioni, peraltro in crescita dai 649 del 2021, provengono dagli Usa. In Europa e Regno Unito la piattaforma genera 160 milioni di ricavi: erano 126 l’anno precedente.
Numeri alla mano, resta comunque la capacità di OnlyFans di generare profitti elevati a fronte di costi tutto sommato contenuti. Evidenza testimoniata dal margine di profitto, che ammonta al 37%. Di fatto, nel corso del 2022 Fenix International ha sostenuto soltanto 144 milioni di spese amministrative e 410 di costo del venduto (verosimilmente marketing), con 121 milioni di tasse.