NOME : Anna
ETA' : 35 anni circa
NAZIONALITA' : Romania
LUOGO INCONTRO: via Francesco Angelini (Santa Palomba) o cento metri più avanti sul lato opposto su Via dei Crochi
DESCRIZIONE FISICA : magrissima , capelli castani dresscode perizoma, si inchina al passaggio delle auto porgendo agli avventori il lato migliore, altezza circa 165, occhi castani, seno 2, culetto bello piccolino, magra
RATE CONCORDATO : VU meno 30
SERVIZI USUFRUITI : Niente
DURATA INCONTRO : 45'' circa
ATTITUDINE : missile supremo,
REPERIBILITA’ : dall'alba al tramonto
IMBOSCO : Sulle due vie sopra indicate. Recentemente anche su Via di Valle Caia, accanto a un cancello, poggiata sulla sua macchina
A Santa Palomba, all'incrocio con via dei Crochi ed è una "sòla" e pure pericolosa! Vi racconto due esperienze, una diretta, un'altra confrontandomi con un "collega". Sosta lì soprattutto di giorno e la noterete perché al passare delle auto si piega inesorabilmente a 90° per mostrare la parte migliore! E' magra, da lontano anche molto bella ma avvicinandosi perde parecchio, ma questo è il meno. La faccio breve. Accordatomi per la prestazione, BJ, per VU meno 30, sale in macchina, facciamo 20 metri in auto mentre lei parla della figlia che ha fame e chiede altri soldi, le do il compenso pattuito e lei...scende e scappa! Fine. La seguo per insultarla ma è acqua fresca, è abituata a ben altro. Al collega è andata peggio. Stessa procedura, appena accostato per contrattare lei si è infilata in auto. Lui la ringrazia e le dice che in quel momento non poteva, che aveva fretta, che lo aspettavano, che sarebbe ripassato... e altre scuse del genere. Lei cambia immediatamente atteggiamento, gli dice che ormai le aveva fatto perdere tempo, aveva perso clienti per colpa sua e che ormai qualcosa la dovevano fare, e mentre lo dice continua a giocherellare col cellulare. Lo mette in viva voce e gli fa sentire la voce di uno straniero, presumibilmente un rumeno, che gli dice “Non si trattano così le ragazze”. A quel punto lei gli strappa le chiavi dal cruscotto e dice di non volergliele restituire senza i soldi e che se avesse continuato con quel comportamento avrebbe fatto venire il suo amico. Lui cerca di riprendersi le chiavi ma sostiene che le stringeva tanto forte da non riuscire a riaprirle la mano. Dopo un tira e molla prolungato lui riesce a riprendersele e a mettere in moto, ora sì che si era spaventato, cerca di partire ma lei gli tira il freno a mano, gli toglie la marcia, insomma un incubo! A un certo punto riesce addirittura a riprendere le chiavi! Io gli ho chiesto, “ma uno schiaffo non potevi darglielo?” E lui mi risponde che prima di tutto era sempre una donna (vabbè
e che poi aveva paura arrivasse davvero quel tipo. Continuano a contendersi le chiavi, lei gli morde addirittura la mano, e a un certo punto la ragazza grida al telefono al suo amico di raggiungerla. Non passa un minuto e arriva su un macchinone tipico da pappone, il suddetto amico rumeno. Lo affianca sul lato destro, quello a lato al passeggero, e scende dalla macchina. Il collega lo descrive come alto intorno ad un metro e 70, completamente calvo e ben piazzato. Una specie di Zingaretti, insomma.
E mentre cercava di far aprire la mano alla ragazza il rumeno gli scaglia un calcio in piena faccia facendogli uscire sangue dalla bocca!
Dice il collega che era così terrorizzato e pieno di adrenalina da non accorgersi del calcio che partiva e da non sentire né il dolore né il sangue che aveva in bocca.
Proprio in quel momento, provvidenziale, gli arriva una telefonata al cellulare, e con la mano sinistra lo prende dalla tasca mentre con la destra tiene fermo il polso della ragazza e comincia a gridare al telefono di chiamare la polizia che lo stavano aggredendo, spiegando dove si trovava.
Forse per la telefonata, forse perché si era resa conto di non poter ricavare altro dalla situazione, o perché aveva voglia di fare altri danni, insomma, per un motivo o per l’altro molla le chiavi. Il collega era sconvolto e non riusciva più a rimettere in moto. Nel frattempo la signorina era già fuori dalla macchina e cercava di divellere lo specchietto girandolo da una parte all’altra per poi passare a prendergli a calci la fiancata mentre il pappone osservava placido, soddisfatto del danno già procurato. Finalmente riesce a partire pensando di essere uscito dall’incubo ma dallo specchietto si accorge che il rumeno lo seguiva a 50 cm dal paraurti. A quel punto chiama i carabinieri e si gira più volte per guardare in modo plateale la targa della macchina dietro, in modo che l’inseguitore se ne accorga. Dice che era così in stato di confusione che non riusciva a memorizzare quattro numeri e due lettere. Non sa neanche che targa ha comunicato al carabiniere. Il teatro fatto girando la testa più volte però è bastato a consigliare al pappone rumeno di tagliare la corda e alla prima curva utile, ha svoltato mollandolo lì.
Questa deve crepare di fame! Non ci dovrebbe andare più nessuno. Purtroppo però non tutti si informano prima e continua a fare danni!