Ciao a tutti. Premetto che del sito sono stato fino ad oggi un “guardone”. Ma ieri mi è capitata una situazione che meritava di essere portata a conoscenza di tutti voi. Al ritorno da una serata particolarmente alcolica, tento una vasca in quel di via Puglie alla ricerca di un gianduiotto: deserto totale (diciamo che era anche un po’ tardino). All’improvviso vedo due tette e non capisco più niente. Senza quasi rendermi conto di nulla, mi trovo “una” sul sedile passeggero. Vai di qua, gira la, ferma lì, 30. Improvvisamente mi rendo conto che le tette che sono salite in macchina, in passato dovevano essere state delle bottiglie di Coca Cola, o forse una di quelle paperelle che galleggiano nella vasca da bagno. Insomma, era tutta roba applicata a posteriori, mentre qualcosa d’altro (tra le gambe) era stata rimossa. Niente da dire con chi gradisce questo genere di servizio, ma non rientra nelle mie attitudini. Insomma alle a ho realizzato di aver caricato un Antonio qualunque con le tette, cercavo in tutti i modi di trovare una via di fuga. Ma questa/o insisteva, mi prende la mano e me la porta sulla sua bernarda contraffatta, tocca qui, tocca li, dai che ti faccio divertire...nel giro di un istante, anche se confuso e rincoglionito dai fumi dell’alcol, ho ancora la forza di rendermi conto che mi sfila l’orologio. Ragazzi parlo di un Rolex con una chiusura che a volte fatico pure io ad aprire (ha un fermo di sicurezza, per chi conosce l’articolo). Però se ti sfilano 4 etti di acciaio dal braccio, devi proprio essere marcio per non accorgetene. E io me ne sono accorto. Dico subito di ridarmi l’orologio, ma fa finta di niente. Comincia a sbraitare, prende il telefono e fa finta di chiamare prima la polizia e poi suo “marito”. Scende dalla macchina e scappa dalla via buia, lasciando la borsetta. Ci guardo dentro ma ci sono solo preservativi. Parto a razzo e vado per cercarla, tutto deserto....poi nel buio la vedo accovacciata nell’angolo di un cancello, nel tentativo di rendersi invisibile. Scendo dalla macchina e mi faccio incontro, chiedendo che restituisca il maltolto. La minaccio prima, poi le offro anche di dare dei soldi (pensa). Niente. Urla, finge di piangere, non so che caso fare. Scappa, riparto in macchina e la raggiungo. Lei prende un sasso e minaccia di tirarmelo addosso. Allora non so come, faccio finta pure io di chiamare la polizia. Vedo che mi guarda un po’ spaventata (forse non credeva che l’avessi fatto, credono che per non sputtanarci non lo faremmo mai). Tentenna, poi improvvisamente mi butta in macchina dal finestrino il Rolex, apre la porta e si riprende la borsetta. Quasi non ci credo....andando via la saluto, per modo di dire, con qualche termine che non si dovrebbe dire a una signorina. Ma non è questo il caso. Ho di nuovo la mia mustra, quasi non ci penso più al fatto di aver caricato un ex portatore di minchia. Mi è andata bene, fate attenzione. La schifosa era in via Puglie al semaforo, angolo con il corso che passa davanti a Iveco. Ho passato un brutto quarto d’ora, sti personaggi sono veramente pericolosi (anche leggendo di altre avventuri si colleghi). Via la figa, genuina e autentica (tra l’altro se posso dire la mia opinione, credo che le cioccolatine siano le più oneste sotto questo punto di vista). Saluti a tutti e occhio alla mustra, magari sarebbe una soluzione toglierlo prima di iniziare il tour piciesco (come anche il portafogli!). Arvedze