Capisco perfettamente la situazione. Quando la conversazione con un'incontrista si sposta su aspetti personali che vadano al di là di quello che fa nella vita quotidiana o di qualche cenno sulla sua famiglia o su qualche debito da sistemare (che possono essere racconti di circostanza), si entra in empatia e diventa difficile lasciarsi andare come si vorrebbe, ci si sente quasi in colpa perché si è lì per divertirsi e ci si rende conto di non essere più dell'umore giusto e nella situazione giusta...mi capitò una volta anni addietro, quando ricevetti delle confidenze che mi sembrarono autentiche e mi fecero passare la voglia di tirarmi giù i pantaloni...stetti un paio d'ore a chiacchierare e poi me ne andai lasciandole il regalo per il tempo "perso" con me. Da allora cerco di essere un pò più cinico; stabilisco un minimo di sintonia con l'incontrista per evitare l'effetto macchinetta (se lei me lo consente, chiaro) ma cerco di evitare di entrare sul personale, perché la vita di ciascuno deve rimanere fuori dall'incontro di mezz'ora / un'ora...
Eddie Nash
Eddie Nash