.....ora non vincono solo i clienti......capito BisiTOSInella
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non riuscendo a vedere la pagina attraverso il link, ve la copio-incollo....
Annullate le multe alle lucciole
Accolti i ricorsi contro i verbali da 511 euro. «Il Comune non ha potestà regolamentare»
Corriere di Verona20 Jun 2017
«Il Comune ha confuso il decoro con la morale»: è uno dei motivi in base a cui i giudici di pace hanno annullato le multe inflitte dai vigili a 4 prostitute sanzionate sulla strada Bresciana.
«Non siamo cittadine di serie B» proclamarono alcune di loro quando, per protesta, si recarono dal sindaco Flavio Tosi a Palazzo Barbieri. Avevano un diavolo per capello dopo le multe «elevate contro di noi prostitute, ingiustamente considerate una categoria inferiore». Ma le sanzioni alle «belle di notte» risultano previste dal regolamento comunale in vigore e stanno continuando a continuano a mietere «vittime».
Ne sanno qualcosa le lucciole finite la notte tra il 9 e il 10 giugno nel mirino della Municipale lungo la strada Bresciana: destinatarie delle 10 contravvenzioni inflitte durante quel blitz dai vigili, altrettante «passeggiatrici» originarie dai Paesi dell’Est, in particolare Romania e Albania. Ed è stato proprio sulla strada Bresciana che era stata controllata e multata la prostituta polacca a cui il giudice di pace Giuliano Crivellato - con la sentenza datata 24 aprile 2017, depositata il 5 maggio ed entrata in vigore la settimana scorsa - ha azzerato il verbale di 511, 69 euro stilato dalla Municipale. «Appare ricorrere violazione di legge in riferimento al principio di gerarchia delle fonti, della riserva per materia e del principio di uguaglianza» è la conclusione tratta dal giudice in coda alle sue 9 pagine di motivazione. Più specificamente, «sotto la rubrica “atti contrari al decoro urbano”, il Comune di Verona ha di fatto reintrodotto una serie di prescrizioni attinenti alla moralità pubblica e al buon costume, tra cui le offese al pudore sessuale, materie riservate alla potestà legislativa dello Stato, di fatto violando con tale podestà regolamentare la riserva di legge di cui all’articolo 117 della Costituzione». In sostanza, scrive il giudice, «il Comune ha confuso la nozione di decoro urbano con quella di moralità»: cancellata, dunque, la contravvenzione alla «bella di notte» polacca.
Quella che l’ha vista vincere il ricorso contro Palazzo Barbieri, comunque, non è stata una sentenza isolata: nelle ultime settimane, infatti, sono state impugnate con ricorso 4 sanzioni amministrative, tutte irrogate nel 2012 per violazione dell’articolo 28 ter del regolamento comunale. E le cifre sono univoche: tutti le impugnazioni sono state accolte, tre dal giudice di pace Franco Guidoni, la quarta da Crivellaro che ha dato ragione alla lucciola polacca pizzicata sulla Brescia in «vesti» tutt’altro che monacali e intenta a parlare con un automobilista. «Assumeva atteggiamenti che manifestavano l’intenzione di esercitare l’attività di meretricio», si leggeva nel verbale di contravvenzione. Ma «l’intenzione di svolgere attività di meretricio non è censurabile in sede civile o amministrativa, tanto meno penalmente - osserva l’avvocato Giulia Tebaldi, che ha vinto tutti e 4 i ricorsi È illecito esercitare l’attività di meretricio con disturbo alla quiete pubblica, importunando i passanti, fermando i veicoli, ma la prostituzione di per sé è attività lecita».
Cosa ci direbbe Freud se fosse ancora vivo? "Soccmel, ah son ben longevo..."!