Era il 2009 quando scovai nel mare magnum del web, uno strano posto, con una livrea rosso mattone, quasi pompeiano, come i migliori bordelli: Gnoccaforum.
Restai a lungo solo a leggere e a lucrare sulle “fatiche” altrui, un anno dopo mi iscrissi.
I puttanieri ai miei esordi si sono sempre mossi nel sottobosco, un territorio in cui le leggi non erano e non sono tutt’ora chiare, regole fumose, non è stato mai facile vivere alla luce del giorno.
Per salvaguardare il proprio privato ma anche perché, come agli occhi della gente si è visti come appestati, siamo costretti a mentire, obbligati a vivere una parte che spesso è più vicina a quella recitata, tutti i giorni, nella perbenista società.
Ma qui no, sarei potuto essere più me stesso.
Si crearono dei legami, che durano ancora oggi. Ho conosciuto delle persone speciali per umanità e intelligenza. Qualcuno è deceduto, qualcun altro è scomparso nella vita quotidiana. Avevamo un bar virtuale dove ogni sera ci si incontrava, frequentato da molte ragazze. Si rideva e si scherzava. Era molto di più di un semplice forum. Le recensioni si leggevano solo dopo aver consultato il “Bar” e la sezione in cui sto scrivendo, che erano per inciso, posizionati all’inizio, in alto nella videata della home page.
Abbiamo visitato “colleghi” negli ospedali, aiutato qualcuno economicamente dopo aver perso tutto, abbiamo mangiato e bevuto insieme, scopato e dormito nella stessa camera.
Non c’era bisogno di stelline e karma, ci conoscevamo tutti, e se Tizio o Caio pubblicavano una recensione, era sinonimo di garanzia, bastava il nome utente a certificarlo. Lo so, starete pensando “discorsi da vecchio disilluso”, forse è vero, ma quel luogo meraviglioso non esiste più. Vi auguro però, con tutto il cuore di ricostruirlo, per vivere ciò che ho vissuto io.
Chi ci vuol considerare degli sfigati lo faccia pure, chi vuole sentirsi superiore moralmente non abbia remore, picchi duro verso questo schifo di umanità che si accoppia febbrilmente, però noi, “scopando pagando”, interagiamo con la verace e sporca pozzanghera senza giudicare.
Con alcuni di questi amici si parlava di tutto tranne che di donne. Inoltre, scrivere spesso di me e della mia vita, mi permise di avere un confronto con persone sconosciute, chi meglio di quest’ultime possono vedere la tua vita in modo del tutto oggettivo? Un’esperienza formativa che non avrei mai pensato di vivere.
Mi affezionai non solo a molte persone iscritte ma anche al forum stesso, cioè, all’idea astratta di una comunità, fatta anche di molta superficialità ma capace in alcuni momenti di raggiungere vette altissime di sensibilità umana.
Ci definimmo “Una famiglia schifosa” … ma che famiglia!
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.
Restai a lungo solo a leggere e a lucrare sulle “fatiche” altrui, un anno dopo mi iscrissi.
I puttanieri ai miei esordi si sono sempre mossi nel sottobosco, un territorio in cui le leggi non erano e non sono tutt’ora chiare, regole fumose, non è stato mai facile vivere alla luce del giorno.
Per salvaguardare il proprio privato ma anche perché, come agli occhi della gente si è visti come appestati, siamo costretti a mentire, obbligati a vivere una parte che spesso è più vicina a quella recitata, tutti i giorni, nella perbenista società.
Ma qui no, sarei potuto essere più me stesso.
Si crearono dei legami, che durano ancora oggi. Ho conosciuto delle persone speciali per umanità e intelligenza. Qualcuno è deceduto, qualcun altro è scomparso nella vita quotidiana. Avevamo un bar virtuale dove ogni sera ci si incontrava, frequentato da molte ragazze. Si rideva e si scherzava. Era molto di più di un semplice forum. Le recensioni si leggevano solo dopo aver consultato il “Bar” e la sezione in cui sto scrivendo, che erano per inciso, posizionati all’inizio, in alto nella videata della home page.
Abbiamo visitato “colleghi” negli ospedali, aiutato qualcuno economicamente dopo aver perso tutto, abbiamo mangiato e bevuto insieme, scopato e dormito nella stessa camera.
Non c’era bisogno di stelline e karma, ci conoscevamo tutti, e se Tizio o Caio pubblicavano una recensione, era sinonimo di garanzia, bastava il nome utente a certificarlo. Lo so, starete pensando “discorsi da vecchio disilluso”, forse è vero, ma quel luogo meraviglioso non esiste più. Vi auguro però, con tutto il cuore di ricostruirlo, per vivere ciò che ho vissuto io.
Chi ci vuol considerare degli sfigati lo faccia pure, chi vuole sentirsi superiore moralmente non abbia remore, picchi duro verso questo schifo di umanità che si accoppia febbrilmente, però noi, “scopando pagando”, interagiamo con la verace e sporca pozzanghera senza giudicare.
Con alcuni di questi amici si parlava di tutto tranne che di donne. Inoltre, scrivere spesso di me e della mia vita, mi permise di avere un confronto con persone sconosciute, chi meglio di quest’ultime possono vedere la tua vita in modo del tutto oggettivo? Un’esperienza formativa che non avrei mai pensato di vivere.
Mi affezionai non solo a molte persone iscritte ma anche al forum stesso, cioè, all’idea astratta di una comunità, fatta anche di molta superficialità ma capace in alcuni momenti di raggiungere vette altissime di sensibilità umana.
Ci definimmo “Una famiglia schifosa” … ma che famiglia!
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.