-ETA: oltre i 40
- NOME: Sara
-NAZIONALITÀ: Egitto
-DESCRIZIONE FISICA: Alte 1 70 1 75 circa, corposa ma non grassa, seno 7° suonata, gambe discrete, bionda
- ATTITUDINE: gentile, abbastanza cordiale, svolge il compito ma niente di più
- SERVIZI OFFERTI : BBJ ,RA1 , Dichiara CIM ma poi non lo fa
-SERVIZI USUFRUITI: BBJ,
-LUOGO : Carpi (MO) Via Etna
-RATE RICHIESTO: VU
-RATE CONCORDATO: VU
Link:
http://www.cercoincontri.co…,donna,-
http://www.incontrix18.com/…
Di passaggio da Carpi, non trovando disponibilità da nessuna orientale interpellata (si dichiarano 20nni, ma la voce rivela la vera età che improvvisamente raddoppia), vengo attirato dalle immagini dei 2 meloni visibili nel link dell’annuncio riportato.
Chiamo e una voce con accento lievemente straniero mi parla. È gentile e descrive la sua specialità: pompa libera con spagnoleggiamento.
L’idea di affondare le mani in quel ben di Dio è grande, dopo le rinunce delle tettine delle orientali, rifarsi di così bella visione è quasi un obbligo.
Prendo nota del luogo d’incontro e mi appropinquo .
La location è facilmente raggiungibile, ai margini del centro, parcheggio facile. Unico neo è lo stabile, che presenta i segni di una incombente fatiscenza.
Raggiungo il piano e mi apre la porta esattamente la lei della foto.
Si tratta di un donnone alto poco meno di me ( e indossa scarpe basse), bionda tinta, sorriso con diastema, corpulenta ma non cicciona, gambe discrete sotto calze di rete molto usate (direi quasi strappate), vestaglia e body scollato da cui si notano un paio di belle tettone, che di li a poco mi mostrerà nella loro generosità.
Parliamo del + e del meno mentre mi lavo gli zebedei nel lavandino di quel bagno ai limiti della decenza, (dove la latrina ha la cassetta vuota di acqua che devi riempire dall’esterno).
Lei è in Italia da quasi 20 anni, è egiziana del Cairo e vive sola.
Spogliatomi e versato l’obolo,mi fa sdraiare sul letto e, tirati fuori i due cocomeri, parte subito col suo decantato bbj .
Il ritmo è leggero, la bocca lavora quasi di punta e fa molto uso della mano, risparmiando la fatica dell’apertura mandibolare muovendo la mano a simulazione del pompaggio.
Non mi diverto, ma non voglio farglielo pesare, né voglio polemizzare e allora cambio posizione, lei seduta e io in piedi, obbligandola a lasciare le mani sul letto e dirigendole sua maestà con la mia mano sinistra direttamente nelle fauci, mentre con la mano destra mi diverto a pastrugnare le sue tette, massaggiandole i capezzoli.
La partecipazione devo dire che si mantiene comunque scarsa e alla non voglia di fare il suo lavoro aggiunge una serie di mugolii misti a grugniti vocali, a simulazione malriuscita di un presunto godimento .
Il mio livello di eccitazione è sotto le scarpe e devo concentrami per raggiungere lo scopo; l’affondo delle mani nelle sue belle tettone (devo dire in suo favore: naturali e belle sode e piene), non contribuisce abbastanza e così nemmeno i miei tentativi di ficcaglielo in gola, miseramente falliscono alla sua ritrosia.
Ben inteso, la signora non è sgarbata, anzi è educata e gentile, ma purtroppo poco partecipativa, per i miei canoni di punter abituato alla gentilezza delle thai o delle orientali o dei miei riferimenti abitudinari.
Dopo un tempo senza tempo, che calcolerò in seguito essere di circa 25 minuti dall’atto del mio ingresso allo scannatoio, giungo finalmente all’estremo arrivo, grazie alla mia concentrazione e forza di volontà , piuttosto che all’aiuto delle decantate doti pompinesche della signora .
Ma qui arriva l’inaspettato, in preda alla mia eccitazione forzosa, la signora, scostatosi sua maestà dalla bocca, annuncia di voler vedere la mia semente sulle sue tette; peccato le dico, una buona pompa deve concludere in bocca e non altrove, ma lei ribatte ancora, confermando che per sua volontà mai riceve semente d’assaggio, ma solo per vista.
Sono costretto ahimè mio malgrado a giungere dunque al capolinea , sprecando si tanta semente fluida e candida fuori da quella bocca che in un modo o nell’altro mi aveva fin li accolto, ed ecco allora venire, riversando flutti di candida crema ovunque, sui morbidi seni, sulle mani, sul collo e sulle paffute stanche sue guance.
Appagato , ma non troppo, mi rivesto senza nemmeno lavarmi, saluto e me ne vò nell’arco di meno di due minuti dall’uscita dell’ultima mia goccia, garbatamente salutando, ma con l’idea vivida di mai metter più piede in quel luogo.
Sperando in una prossima uscita meglio appagante, saluto voi tutti.
Rag. Fantozzi