Apro un nuovo topic su un cm già recensito ma lontano nel tempo, ovvero il Wazay, per i miei racconti in stile culinario.
L'esperienza risale all'inizio della scorsa estate, quando approfittando di una promozione su un noto sito di coupon, ne acquisto uno ad un prezzo concorrenziale per il Wazay, 59€ per 3 massaggi (praticamente 3 al prezzo di 1 o poco più
. Benché non fosse assolutamente specificato nelle condizioni, una volta arrivato lì mi viene detto che l'offerta è valida solo per le donne, e che quindi il coupon non potevo utilizzarlo ma semmai regalarlo a mia moglie (si come no...) oppure chiedere un rimborso al sito di acquisto, cosa che in seguito ho fatto con successo. Le mie civili rimostranze sul fatto che non fosse indicato il vincolo sessista non hanno esito, ma la mamasan propone un loro abbonamento, 3vu per 4 massaggi, che tutto sommato accetto in quanto vedo una ragazza thai che non mi dispiace. Nell'abbonamento è compreso un corso con i primi basilari erudimenti di cucina multietnica, a seconda dell'operatrice scelta, essendo presenti nel cm ragazze di varie nazionalità. La prima gradevolissima sorpresa arriva con la giovane ragazza che avevo intravisto, che dopo un massaggio di buona fattura elargisce la prima perla culinaria, la più gustosa della serie, ovvero la patathai. La patathai viene servita senza essere sbucciata, mantenendo una peluria corta ma morbida in superficie, caratteristica tipica di alcuni tuberi della zona. La ragazza la propone in umido ma praticamente cruda, al che faccio notare che la preferisco al cartoccio, preferibilmente accompagnata ad un würstel non precotto, che provvedo quindi ad imbustare per mantenere e non far disperdere gli aromi della cottura. Dopo una infornata breve ma ad alta temperatura, insieme alla patathai precedentemente lessata, il würstel viene estratto e, tolta la busta, se ne fanno secernere gli umori, per una cottura priva di grassi animali e quindi più salutare per l'organismo. La seconda volta, una domenica mattina, passo per caso davanti al cm e intravedo una thai meno giovane ma, essendo quasi ora di pranzo, ho pensato potesse insegnarmi una nuova ricetta ugualmente invitante. Entro e chiedo della ragazza della volta precedente, ma la tipa mi dice che non c'è, però mi guarda con occhi porcini (i funghi...) e mi propone di restare in ogni caso, perché anche lei è una brava cuoca, così accetto. Meno gustosa della prima, ma comunque dal sapore deciso, ecco la seconda ricetta: la polpetthai. La polpetthai viene preparata con abbondante olio cosparso su tutta la superficie, in modo che non vi siano frizioni durante le operazioni di massaggio delle carni (total body) che avviene con la stessa perizia della precedente esperienza. La polpetthai si prepara con movimenti morbidi ma decisi in full-contact, senza tralasciare neanche un centimetro di carne. Ogni tanto ci si devono infilare dentro le dita, una o due, per verificare il giusto grado interno di umidità della polpetthai, ai fini della buona riuscita della ricetta: nel caso le carni fossero asciutte, agire con le dita per umettarle e ammorbidirle. La particolarità della ricetta sta nel fatto che anche in questa preparazione sia contemplato il würstel, evidentemente una peculiarità della scuola di cucina locale, con la differenza che stavolta viene solo affiancato alla polpetthai , lavorato sapientemente a crudo con le mani e ammorbidito con la bocca, come da millenaria tradizione tramandatasi di madre in figlia cuoche, per favorire anche in questo caso l'espulsione dei grassi animali presenti che, come noto, non devono rimanere nel piatto. Tutto sommato soddisfatto, ma non come la prima volta, ritorno in seguito per una terza lezione ma, ahimé, sono sfortunato in quanto la giovane thai è impegnata, io non ho pensato di prendere appuntamento, ed ho però fame e voglia di imparare ancora. Sfortunatamente seguo il suo consiglio, che mi affida alle mani di una cuoca dell'est Europa, ma non troppo est, che mi propina quella che secondo me è la peggior portata della casa, ovvero la grattachecca all'amarumena. La grattachecca all'amarumena, tipico piatto glaciale, si prepara con lo stesso trasporto con il quale un anatomopatologo esegue il proprio lavoro di dissezione delle salme: in particolare, la cuoca rumena mi racconta di quando un allievo durante una lezione provò a porgerle il proprio mestolo per una girata, e lei quasi gli ruppe il braccio. Inutile dire che per tutto il tempo ho mantenuto le braccia attaccate al corpo, che manco un difensore in barriera in area di rigore durante un calcio di punizione della squadra avversaria in una finale di Champions. Dopo la parte in cui ha grattato il ghiaccio dalla schiena, una volta girato ho sperato che intendesse estrarre il succo, ma in realtà ha continuato a girare le mani sulla mia pancia con movimenti rotatori, che alla fine avevo un solco tipo burnout di MotoGP. Naturalmente il tutto si è svolto ad una temperatura adeguata in modo tale che il ghiaccio non si sciogliesse neanche in una stilla di misericordia. Passato un mesetto, il tempo di rinfrancarmi un po', torno e stavolta chiedo espressamente un massaggio con la prima ragazza del lotto, la giovane thai, che nuovamente mi sorprende però in negativo, in quanto mi appioppa una ricetta altamente dietetica, la patathai in bianco. Frutto della contaminazione tra nouvelle cuisine e tradizione orientale, la patathai in bianco viene così chiamata perché in pratica non viene servita, né tantomeno si ha la possibilità di sentirne quantomai l'aroma. Fatte le dovute considerazioni, potremmo dire che due su quattro, specialmente la prima, valgono la spesa del corso, tenendo conto che ho avuto indicazioni di altri piatti non provati, ovvero la bistecca alla fiorentina e la picanha brasiliana al churrasco. Cosa dire, forse la patathai in bianco è stata servita perché anziché la grattachecca all'amarumena pensava che avessi fatto il sorbetto alla banana, ma così non è stato, però valle a capire le thai... A volte ho avuto la tentazione di tornare, ma considerati i costi, anche se non esorbitanti, preferisco navigare verso lidi sicuri e menù già collaudati. Saluti a tutti.