Anna, che dice di essere arrivata da un mese, staziona di notte a Cinisello Balsamo, in viale Valtellina, a destra procedendo da Monza verso Sesto, angolo via fratelli Bandiera, sul lato verso Monza di questa stradina, 45.55 636 51, 9.25 21 145.
Rumena, con l’italiano se la cava a fatica, noto che sorride, cerca di essere compiacente, ma è una simpatia introversa e/o frenata dalla lingua, fatta per ora solo di piccoli segni.
Mora, caschetto lungo alle spalle, 24 anni dichiarati, è alta 1,65 o giù di lì, di una robustezza ben distribuita, nel senso che non è di ossatura minuta, quindi il viso pienotto abbastanza carino, con rossetto vivo, e il culo e le cosce tornite si armonizzano all’insieme, ben sostenuto da spalle e fianchi adeguati. Il seno non me l’ha mostrato. Nerovestita, gambe al vento senza collant, richiama la mia attenzione seguendo il ritmo di una musica che, rovescio della medaglia, ci accompagnerebbe anche in macchina, al volume degli auricolari lasciati pendere, se ad un certo momento, non gradendo il genere, la “finto rock” rumena avrebbe detto Battiato, non le chiedessi di spegnerla.
Fa i soliti pompino e boccafiga coperti per 20 e 30, 50 per il pompino scoperto ma senza venuta in bocca, 100 per mezz’ora d’albergo, anale disponibile a condizioni che non mi ha fatto comprendere bene (basti dire che in un primo momento avevo capito che non faceva neanche il pompino scoperto perché ti dà una mezza risposta, poi si blocca ecc.).
Consumiamo in un parcheggio aperto, piuttosto vicino, dove però a quell’ora (erano circa le due di un giorno di scarso traffico mercenario) non c’è nessuno.
Le pago il pompino coperto. Si mette al lavoro senza spogliarsi e senza preliminari, neanche la rivitalizzazione manuale. Procede quindi ad un trattamento scialbo che si riduce al su e giù di bocca aiutato di mano. Poco stimolato impiego un po’ di tempo a reagire e perlomeno lei si mostra paziente e volenterosa, e alla fine non si precipita a staccare sulla venuta.
I rifiuti un po’ li lascia in macchina, un po’ li butta dal finestrino, infatti ormai si è formato un tappetino bianco che accoglie il cavaliere di Anna, al posto del tappetino rosso, e predice il punto del parcheggio in cui lei ti inviterà a fermarti.