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CITTA DELL'INCONTRO:Roma
NOME INSERZIONISTA: Any
NAZIONALITA': brasiliana
ETA': sui 25?30 credo
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: E' lei. Dalla vita in su al 100%. Giù non più.
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Rai1.
RATE DI PARTENZA: per mezz'ora 2VU.
RATE CONCORDATO: 2VU+10 (mi sono scivolate fuori. Glieli ho lasciati)
DURATA DELL'INCONTRO: 10 min di attese, lavaggi e cazzeggio e 20 min di ballo.
DESCRIZIONE FISICA: Corta. Bel seno, ampio e tosto. Viso carino. Gambe pienotte, pancetta e poco giro vita.
ATTITUDINE: Pochina. Comunque sempre sorrisi e gentilezze.
REPERIBILITA': Allo squillo subito. Poi un pò di attese fuori e dentro.
FUMATRICE: non lo so
BARRIERE ARCHITETTONICHE: Due rampe di scale, l'ascensore non ci arriva.
LOCATION: Traversa di via della Giuliana. Decoroso, bagno ok.
Il sogno:
Tutto quello di seguito narrato è frutto esclusivamente di ubriacatura onirica (ossia dormivo n.d.r.) e non può essere ricondotto in alcun modo a realtà.
Ma che cazzo ci faccio qui?
Ci saranno 40 gradi e una cappa soffocante, mentre passeggio avanti e indietro sul marciapiede.
Tutto per colpa di Natalia la russa.
Dico io, ti chiamo il giorno prima, ti dico che vengo domani all’ora x, mi raccomando pure:”se nonon puoi dimmelo prima” e tu “no, no, nessun problema” e quando domani arriva e monto in macchina, aria condizionato a palla e ti richiamo per avvertirti, cadi dalle nubi. Sono fuori e torno tra due ore, mi dici.
Il mio intervallo di tempo è limitato e ho faticato per ritagliarmelo. Inversione a U e intanto smanetto sul punter-phone.
Giuliana? Sì Giuliana è ok. La chiamo e mi riattacca subito, aspetto 5 min e la richiamo: Stesso risultato. Non risponde proprio, interrompe e basta. Ma che si sono messe tutte d’accordo per farmi andare in bianco?
Passo oltre e in rubrica vedo Any, la famosa e discussa ottava misura. Rischio? Decido di sì, la chiamo e risponde al primo squillo
“Tra mezz’ora è ok, per te?”
“Certo amore va benissimo”
Ci metto anche più di mezz’ora, ma quando arrivo non è pronta “Sto facendo la doccia, richiama tra 5 min”.
La cosa mi piace, almeno la trovo pulita. La chiamo dopo 10: Non risponde. Continuo a passeggiare. Fa un caldo boia ed è una sofferenza, stare qui sotto il sole. Passano altri 15 min e la richiamo: Non risponde.
Mi salta la pazienza. Impreco, giro le spalle e me ne vado. Appena svolto l’angolo mi richiama lei.
Solita location già descritta, sottoscala con gradini a volontà e lei chi mi aspetta a porta spalancata.
Mi sorride ed è’ esattamente come me la aspettavo. Gnappa e tettona. Mi piace.
Me la bacio subito, come se non la vedessi da vent’anni e la butto subito sulla simpatia, con munifiche elargizione di complimenti, mi sorride sempre e sembra ben disposta.
Ero un po’ intimorito dalle rece controverse, ma con me è molto gentile. Accetta la mia “espansività” di buon grado e non mi presenta il menu. Mi chiede invece quanto tempo.
La solita mezz’ora le dico guardandole il reggiseno stracolmo all’inverosimile.
&ldquo’altronde con tutta ‘sta robba che hai addosso non credo di poter resistere di più”.
Espleto, vado in bagno (ottima impressione, molto pulito e in ordine) e quando torno, ci va anche lei. Primo dubbio: Ma non ti sei appena fatta la doccia? Boh. Comunque dopo altri 5 min torna più bassa di mezzo metro e con 3 kg di tette in più. Fica bagnata che si pregia di asciugare proprio davanti a me (in sintesi significa: lo vedi che sono pulita?). Ora è nuda e le fisso le zinnone. Superbe e veramente belle grosse. Non vedo per nulla il cedimento descritto dai altri.
Si parte. La faccio sedere sul letto, mi inginocchio ( è veramente tappa) e ci butto il viso in mezzo. Sono talmente piene e gonfie che stanno su dritte e non è facile strofinarsele addosso. Comunque lappo e succhio tutt’e due, condendo tutto ogni tanto con una strizzata d’occhio e un bacino a stampo sulle labbra.
Le dico di avvisarmi se le faccio male. Sembra che gradisca la mia premura. Intanto i capezzoli le si sono rizzati e sembrano due ciucciotti al cioccolato.
La faccio stendere e continuando a palparle il tettame vo in veloce esplorazione pelvica. Solo qualche bacino, e tastatina, non faccio mai daty. Lei mi lascia fare tranquilla.
Mi alzo, copertura dell’attrezzo su mia richiesta e via di spagnola, solo qualche secondo perché non agevole viste le differenti stature, poi tocca a lei.
Giusto qualche affondo di BJ, meno di un minuto scarso, poi di colpo si stacca, prende una bomboletta dal comodino (e mò che fa, profuma l’aria?) si stende sul letto e sotto il mio sguardo esterrefatto prende tranquillamente a lubrificarsi l’attrezzo da lavoro con il gel. Rimango basito. Lei allarga le gambe e mi guarda come a dire che stai aspettando?
Va bene che da quel che ho visto il BJ non è il tuo forte ma insomma! Così non va per niente bene e con gentilezza glielo faccio notare. Il suo stupore sembra sincero:
“Ancora?” si meraviglia.
“Eh si, bella, dai su!” Mi stendo e la faccio rimettere al lavoro.
Riparte con uno spaventoso megarigatone da film horror e allora provo a guidarla: “Non così veloce; più in fondo; un po’ di suzione”. Niente da fare: Non ne azzecca una.
C’è anche un siparietto comico quando le chiedo di guardarmi mentre lo fa. Ci prova pure, poverina, ma oggi sono così in tiro che è oggettivamente difficile. Con la bocca ingolfata tenta e ritenta poi mi fa capire che non le riesce proprio e qui ci viene da ridere a tutti e due.
Vabbè lassa perde, scopiamo. Si ristende e devo dire che è un gran bello spettacolo mignon vedersela davanti così, tettone e tutto.
Appena inizio, capisco subito che la lunga astinenza si fa sentire. Non durerò a lungo.
Le dico allora di salire sopra lei e subito storce il naso. “No, dai, non mi va, continua tu”
Cooosa? È la prima volta che me lo sento rifiutare così, papale papale. Senza contare che è talmente corta che in mission la supero di due volte la testa e ho il suo viso sul petto, quindi niente pastruglio tettone.
Insisto, cortesemente ma insisto. Quando mi vede deciso, si rassegna e mi monta sopra. Anche qui non si lascia cadere del tutto, ma non mi interessa, quello che veramente voglio ce l’ho davanti al viso ed è’ l’apoteosi, poterle impastare e sungere le megatettone in piena libertà.
Provo a chiederle di girarsi, è un po’ culona ma credo ne valga la pena. Scuote la testa e nega categoricamente stavolta, molto più decisamente di prima:
“No, no mi fa male così, ce l’hai troppo grosso”
Iooo? Ma quando mai! Sorvolo e la faccio mettere carponi. Veloce pecos tenendola per i fianchi con gustose palpate e strizzatine di tette e si torna subito in mission, mia preferita per il finale, perché ormai ho capito che ahimè, oggi la mezz’ora non la raggiungo proprio.
En passant le chiedo se posso eventualmente usufruire di rai2, mi spara subito che ci vogliono altri 2 (diconsi due) VU. Più chiaro di così non potrebbe essere. E’ un “assolutamente no” dichiarato e sbandierato. Chissà perché, ma me l’aspettavo.
Si lamenta appena inizio a spingere un po’ più forte, mi scuso e provo a rallentare ma cazzo non è facile! E ogni volta che torno ad affondare, frigna che le sto facendo male.
Il brutto è che purtroppo non mente, si vede proprio che gel o non gel, lo soffre proprio e io sono troppo gentiluomo o fesso, che dir si voglia, per continuare così.
Provo anche a carezzarla e baciarle la fronte (più giù, mi è impossibile) per tranquillizzarla, lei mi guarda da sotto con quegli occhioni indifesi e sofferenti ed è uno stranissimo ed anomalo momento di insolita tenerezza, quanto mai fuori luogo in questo tipo di rapporti.
Alla fine concludo per inerzia (ogni volta che ci riprovo, strilla), “trattenuto”, in una specie di coitus interruptus continuato, senza mai poter lasciarmi andare e sbrigliarmi nella tanto agognata galoppata finale.
Quando si alza me la rimiro bene. Il pezzo forte sono indubbiamente le tettone. Belle piene e gonfie che sembrano di gomma. Per chi, come me, ama le tettone, c’è da spassarsela.
Anche il viso è molto gradevole, carina potremmo anche dire.
Poca vita, quasi un tutt’uno coi fianchi e diversi rotolini ben visibili sulla pancia. Lato B di conseguenza non particolarmente bello, anche se pieno. Gambe corte e un po’ imbolsite (vabbè è un metro e mezzo che pretendi?). Rispetto alle foto e alle vecchie rece deve aver preso qualche kiletto.
In sintesi: Chi va da lei lo fa per una ragione sola, anzi per due. Due ragioni, diciamo da 3 kg l’una.
Con me è stata sempre davvero molto carina e gentile (ma anch’io lo sono stato con lei). Ok, non è per nulla portata e si vede, ma il suo lo fa comunque e il davanzale non lo lesina.
Mah! Strano sogno. Vien quasi da pensare che lo faccia per soldi.
CITTA DELL'INCONTRO:Roma
NOME INSERZIONISTA: Any
NAZIONALITA': brasiliana
ETA': sui 25?30 credo
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: E' lei. Dalla vita in su al 100%. Giù non più.
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Rai1.
RATE DI PARTENZA: per mezz'ora 2VU.
RATE CONCORDATO: 2VU+10 (mi sono scivolate fuori. Glieli ho lasciati)
DURATA DELL'INCONTRO: 10 min di attese, lavaggi e cazzeggio e 20 min di ballo.
DESCRIZIONE FISICA: Corta. Bel seno, ampio e tosto. Viso carino. Gambe pienotte, pancetta e poco giro vita.
ATTITUDINE: Pochina. Comunque sempre sorrisi e gentilezze.
REPERIBILITA': Allo squillo subito. Poi un pò di attese fuori e dentro.
FUMATRICE: non lo so
BARRIERE ARCHITETTONICHE: Due rampe di scale, l'ascensore non ci arriva.
LOCATION: Traversa di via della Giuliana. Decoroso, bagno ok.
Il sogno:
Tutto quello di seguito narrato è frutto esclusivamente di ubriacatura onirica (ossia dormivo n.d.r.) e non può essere ricondotto in alcun modo a realtà.
Ma che cazzo ci faccio qui?
Ci saranno 40 gradi e una cappa soffocante, mentre passeggio avanti e indietro sul marciapiede.
Tutto per colpa di Natalia la russa.
Dico io, ti chiamo il giorno prima, ti dico che vengo domani all’ora x, mi raccomando pure:”se nonon puoi dimmelo prima” e tu “no, no, nessun problema” e quando domani arriva e monto in macchina, aria condizionato a palla e ti richiamo per avvertirti, cadi dalle nubi. Sono fuori e torno tra due ore, mi dici.
Il mio intervallo di tempo è limitato e ho faticato per ritagliarmelo. Inversione a U e intanto smanetto sul punter-phone.
Giuliana? Sì Giuliana è ok. La chiamo e mi riattacca subito, aspetto 5 min e la richiamo: Stesso risultato. Non risponde proprio, interrompe e basta. Ma che si sono messe tutte d’accordo per farmi andare in bianco?
Passo oltre e in rubrica vedo Any, la famosa e discussa ottava misura. Rischio? Decido di sì, la chiamo e risponde al primo squillo
“Tra mezz’ora è ok, per te?”
“Certo amore va benissimo”
Ci metto anche più di mezz’ora, ma quando arrivo non è pronta “Sto facendo la doccia, richiama tra 5 min”.
La cosa mi piace, almeno la trovo pulita. La chiamo dopo 10: Non risponde. Continuo a passeggiare. Fa un caldo boia ed è una sofferenza, stare qui sotto il sole. Passano altri 15 min e la richiamo: Non risponde.
Mi salta la pazienza. Impreco, giro le spalle e me ne vado. Appena svolto l’angolo mi richiama lei.
Solita location già descritta, sottoscala con gradini a volontà e lei chi mi aspetta a porta spalancata.
Mi sorride ed è’ esattamente come me la aspettavo. Gnappa e tettona. Mi piace.
Me la bacio subito, come se non la vedessi da vent’anni e la butto subito sulla simpatia, con munifiche elargizione di complimenti, mi sorride sempre e sembra ben disposta.
Ero un po’ intimorito dalle rece controverse, ma con me è molto gentile. Accetta la mia “espansività” di buon grado e non mi presenta il menu. Mi chiede invece quanto tempo.
La solita mezz’ora le dico guardandole il reggiseno stracolmo all’inverosimile.
&ldquo’altronde con tutta ‘sta robba che hai addosso non credo di poter resistere di più”.
Espleto, vado in bagno (ottima impressione, molto pulito e in ordine) e quando torno, ci va anche lei. Primo dubbio: Ma non ti sei appena fatta la doccia? Boh. Comunque dopo altri 5 min torna più bassa di mezzo metro e con 3 kg di tette in più. Fica bagnata che si pregia di asciugare proprio davanti a me (in sintesi significa: lo vedi che sono pulita?). Ora è nuda e le fisso le zinnone. Superbe e veramente belle grosse. Non vedo per nulla il cedimento descritto dai altri.
Si parte. La faccio sedere sul letto, mi inginocchio ( è veramente tappa) e ci butto il viso in mezzo. Sono talmente piene e gonfie che stanno su dritte e non è facile strofinarsele addosso. Comunque lappo e succhio tutt’e due, condendo tutto ogni tanto con una strizzata d’occhio e un bacino a stampo sulle labbra.
Le dico di avvisarmi se le faccio male. Sembra che gradisca la mia premura. Intanto i capezzoli le si sono rizzati e sembrano due ciucciotti al cioccolato.
La faccio stendere e continuando a palparle il tettame vo in veloce esplorazione pelvica. Solo qualche bacino, e tastatina, non faccio mai daty. Lei mi lascia fare tranquilla.
Mi alzo, copertura dell’attrezzo su mia richiesta e via di spagnola, solo qualche secondo perché non agevole viste le differenti stature, poi tocca a lei.
Giusto qualche affondo di BJ, meno di un minuto scarso, poi di colpo si stacca, prende una bomboletta dal comodino (e mò che fa, profuma l’aria?) si stende sul letto e sotto il mio sguardo esterrefatto prende tranquillamente a lubrificarsi l’attrezzo da lavoro con il gel. Rimango basito. Lei allarga le gambe e mi guarda come a dire che stai aspettando?
Va bene che da quel che ho visto il BJ non è il tuo forte ma insomma! Così non va per niente bene e con gentilezza glielo faccio notare. Il suo stupore sembra sincero:
“Ancora?” si meraviglia.
“Eh si, bella, dai su!” Mi stendo e la faccio rimettere al lavoro.
Riparte con uno spaventoso megarigatone da film horror e allora provo a guidarla: “Non così veloce; più in fondo; un po’ di suzione”. Niente da fare: Non ne azzecca una.
C’è anche un siparietto comico quando le chiedo di guardarmi mentre lo fa. Ci prova pure, poverina, ma oggi sono così in tiro che è oggettivamente difficile. Con la bocca ingolfata tenta e ritenta poi mi fa capire che non le riesce proprio e qui ci viene da ridere a tutti e due.
Vabbè lassa perde, scopiamo. Si ristende e devo dire che è un gran bello spettacolo mignon vedersela davanti così, tettone e tutto.
Appena inizio, capisco subito che la lunga astinenza si fa sentire. Non durerò a lungo.
Le dico allora di salire sopra lei e subito storce il naso. “No, dai, non mi va, continua tu”
Cooosa? È la prima volta che me lo sento rifiutare così, papale papale. Senza contare che è talmente corta che in mission la supero di due volte la testa e ho il suo viso sul petto, quindi niente pastruglio tettone.
Insisto, cortesemente ma insisto. Quando mi vede deciso, si rassegna e mi monta sopra. Anche qui non si lascia cadere del tutto, ma non mi interessa, quello che veramente voglio ce l’ho davanti al viso ed è’ l’apoteosi, poterle impastare e sungere le megatettone in piena libertà.
Provo a chiederle di girarsi, è un po’ culona ma credo ne valga la pena. Scuote la testa e nega categoricamente stavolta, molto più decisamente di prima:
“No, no mi fa male così, ce l’hai troppo grosso”
Iooo? Ma quando mai! Sorvolo e la faccio mettere carponi. Veloce pecos tenendola per i fianchi con gustose palpate e strizzatine di tette e si torna subito in mission, mia preferita per il finale, perché ormai ho capito che ahimè, oggi la mezz’ora non la raggiungo proprio.
En passant le chiedo se posso eventualmente usufruire di rai2, mi spara subito che ci vogliono altri 2 (diconsi due) VU. Più chiaro di così non potrebbe essere. E’ un “assolutamente no” dichiarato e sbandierato. Chissà perché, ma me l’aspettavo.
Si lamenta appena inizio a spingere un po’ più forte, mi scuso e provo a rallentare ma cazzo non è facile! E ogni volta che torno ad affondare, frigna che le sto facendo male.
Il brutto è che purtroppo non mente, si vede proprio che gel o non gel, lo soffre proprio e io sono troppo gentiluomo o fesso, che dir si voglia, per continuare così.
Provo anche a carezzarla e baciarle la fronte (più giù, mi è impossibile) per tranquillizzarla, lei mi guarda da sotto con quegli occhioni indifesi e sofferenti ed è uno stranissimo ed anomalo momento di insolita tenerezza, quanto mai fuori luogo in questo tipo di rapporti.
Alla fine concludo per inerzia (ogni volta che ci riprovo, strilla), “trattenuto”, in una specie di coitus interruptus continuato, senza mai poter lasciarmi andare e sbrigliarmi nella tanto agognata galoppata finale.
Quando si alza me la rimiro bene. Il pezzo forte sono indubbiamente le tettone. Belle piene e gonfie che sembrano di gomma. Per chi, come me, ama le tettone, c’è da spassarsela.
Anche il viso è molto gradevole, carina potremmo anche dire.
Poca vita, quasi un tutt’uno coi fianchi e diversi rotolini ben visibili sulla pancia. Lato B di conseguenza non particolarmente bello, anche se pieno. Gambe corte e un po’ imbolsite (vabbè è un metro e mezzo che pretendi?). Rispetto alle foto e alle vecchie rece deve aver preso qualche kiletto.
In sintesi: Chi va da lei lo fa per una ragione sola, anzi per due. Due ragioni, diciamo da 3 kg l’una.
Con me è stata sempre davvero molto carina e gentile (ma anch’io lo sono stato con lei). Ok, non è per nulla portata e si vede, ma il suo lo fa comunque e il davanzale non lo lesina.
Mah! Strano sogno. Vien quasi da pensare che lo faccia per soldi.