Questo non vuole essere un topic dove chiedo informazioni o consigli o pacche sulle spalle a nessuno, né un modo di parlare con un escort tramite questo mezzo.
Qui racconto semplicemente la mia esperienza, i miei pensieri, le mie sensazioni. Liberi di farci quello che preferite: commentare, non leggere, rileggere, pensare.
Parto da come sto ora, cioè di merda.
Parto dalla domanda più facile che si può fare a ognuno di noi in questi casi: ma sei innamorato di lei? La risposta più sincera che posso dare è che se dicessi no saprei di mentire.
Ho incontrato questa ragazza (di cui non farò il nome) meno di un anno fa. L’avrò incontrata una decina di volte e ci sarei andato anche più spesso ma è spesso impegnata o via.
Lei è bella. Bella fisicamente, bella nel viso, ha una voce giovanile e ha sempre un sorriso per te, viandante in cerca del paradiso. E’ una ragazza intelligente e sveglia che fa questo mestiere per soldi ma dal quale, come lei stessa mi ha ammesso, cerca di tirare fuori il meglio da ogni incontro da ogni persona. Parlando impara tante cose, conosce tante vite, sente diverse lingue. A volte è mamma, a volte fidanzata, a volte psicologa, a volte porcellina, a volte mistress. Potrei dire che le piace questa vita ma sbaglierei, è stata solo una scelta la sua e semplicemente sta cercando di trovarci il lato positivo. Una scelta veloce ma non facile, fatta di privazioni di tempo e di orgoglio, perché affittare il proprio corpo non fa piacere, e se lo fa è solo per soldi. Come tutte.
Io sono un tipo che per motivi personali non voglio una fidanzata. Ho imparato a vivere da solo e per me stesso e a vivere bene. Quando ho bisogno di scopare vado da un’escort. Sono molto maschilista e vedo l’escort come un oggetto fatto per soddisfare i miei istinti sessuali, nessun problema né sensi di colpa nel dirlo. Ovviamente quando sono con una ragazza non la tratto come un oggetto ma cerco di essere gentile, educato, anche affettuoso se mi trovo bene, ma il concetto di maschilismo di fondo c’è e rimane.
Con questa ragazza ci siamo conosciuti step by step, prima incontri sporadici poi più frequenti, sentendoci al telefono abbastanza regolarmente e finendo per fare chiacchierate che a volte sfioravano alla grande il tempo standard che era da “listino”. Con lei stavo bene sia a letto che fuori anzi, stavo quasi bene allo stesso modo in entrambi i contesti. Potrei dire, ora che la conosco un po, di esserle piaciuto. Ovviamente nel limite del rapporto cliente-professionista, anche se sono convinto che fra di noi c’era qualcosa di più. O forse lo spero. La verità è che non cambia nulla e che lei è così seria che anche se provasse qualcosa mi considera e considererà un buon cliente. Ed è giusto così, d’altronde io la “sfrutto” solo per i miei istinti sessuali, è corretto che lei mi veda come delle banconote piene di €. Non mi sono mai lamentato e ne sono pienamente consapevole. Con le altre.
Non so cosa di lei mi ha stregato, non so cosa mi ha affascinato, non so cosa mi ha convinto a tornare sempre nonostante le tante altre escort conosciute nel frattempo. Probabilmente è che certe cose le sentiamo invece che averle chiare nella testa. Le emozioni sono così, indescrivibili.
Lei è stata la mia fidanzata. Non perché lo fosse davvero ma perché era l’unica fidanzata che volevo, una che dopo l’incontro non ti tartassa di messaggi e che non si fa sentire fin quando la cerchi te, una che non è gelosa, una che quando sta con te ti riempie di attenzione, di sesso e di amore (sì dico amore perché nonostante lei non mi ha mai amato mi ha fatto sentire amato e le sarò eternamente grato per quei brevi momenti in cui siamo stati insieme). Lei è la fidanzata che volevo e l’unica che ho avuto nell’ultimo anno.
Non l’ho mai trattata come un’escort ma le ho sempre detto che era la mia fidanzata, scherzandoci su.
Capirete anche voi che quando si raggiungono certe emozioni con una ragazza di questo mestiere è facile superare il limite e cadere.
E così è successo anche per me: un’incomprensione dovuta a questi sms che anche con tutte le faccine del mondo a volte sembrano avere il tono opposto di quello che tu vorresti.
Il brutto è che spesso l’incomprensione, in quanto tale, non è offensiva ma andrebbe solo spiegata nella maniera corretta. Lei è una ragazza d’oro e l’incomprensione è stata risolta ma ormai si erano palesati anche a voce la contraddizione che voi (forse) leggete nelle mie righe.
Sei innamorato? E la tratti come un oggetto?
Non sono arrivate queste domande esplicite ma l’ipocrisia è risultata chiara e netta come d’altronde lo è.
Come ho detto prima per le altre ragazze non mi pongo questo problema o almeno ci convivo tranquillamente e senza rimorsi perché sono un maschilista, un animale, un egoista. Lei invece mi ha fatto sentire tutto il peso di questo stupro morale perpetrato nei confronti di tutte loro. E non ce l’ho fatta.
Ho deciso di non vederla più perché vederla sarebbe come stuprarla. Pagarla per il suo corpo vorrebbe dire insultarla di nuovo come se tutte le volte precedenti non fosse bastato. E lei non se lo merita. Gli altri faranno le loro scelte ma con lei io ho chiuso come cliente. Questo è equivalente a dire che ho chiuso definitivamente con lei.
A volte mi cerco di dire che ho fatto la cosa giusta, che lei lo capirà. A volte egoisticamente mi guardo le sue foto e mi masturbo ricordando i nostri incontri. So che non serve, so che fa male e tanto. So che fra qualche mese neppure me la ricorderò (o forse ci spero).
Ogni giorno spero di non vederla più sui siti di annunci e magari ricevere un suo sms dove mi dice che ha chiuso con questo mondo, sarebbe il dono più bello che potrebbe farmi.
Qui racconto semplicemente la mia esperienza, i miei pensieri, le mie sensazioni. Liberi di farci quello che preferite: commentare, non leggere, rileggere, pensare.
Parto da come sto ora, cioè di merda.
Parto dalla domanda più facile che si può fare a ognuno di noi in questi casi: ma sei innamorato di lei? La risposta più sincera che posso dare è che se dicessi no saprei di mentire.
Ho incontrato questa ragazza (di cui non farò il nome) meno di un anno fa. L’avrò incontrata una decina di volte e ci sarei andato anche più spesso ma è spesso impegnata o via.
Lei è bella. Bella fisicamente, bella nel viso, ha una voce giovanile e ha sempre un sorriso per te, viandante in cerca del paradiso. E’ una ragazza intelligente e sveglia che fa questo mestiere per soldi ma dal quale, come lei stessa mi ha ammesso, cerca di tirare fuori il meglio da ogni incontro da ogni persona. Parlando impara tante cose, conosce tante vite, sente diverse lingue. A volte è mamma, a volte fidanzata, a volte psicologa, a volte porcellina, a volte mistress. Potrei dire che le piace questa vita ma sbaglierei, è stata solo una scelta la sua e semplicemente sta cercando di trovarci il lato positivo. Una scelta veloce ma non facile, fatta di privazioni di tempo e di orgoglio, perché affittare il proprio corpo non fa piacere, e se lo fa è solo per soldi. Come tutte.
Io sono un tipo che per motivi personali non voglio una fidanzata. Ho imparato a vivere da solo e per me stesso e a vivere bene. Quando ho bisogno di scopare vado da un’escort. Sono molto maschilista e vedo l’escort come un oggetto fatto per soddisfare i miei istinti sessuali, nessun problema né sensi di colpa nel dirlo. Ovviamente quando sono con una ragazza non la tratto come un oggetto ma cerco di essere gentile, educato, anche affettuoso se mi trovo bene, ma il concetto di maschilismo di fondo c’è e rimane.
Con questa ragazza ci siamo conosciuti step by step, prima incontri sporadici poi più frequenti, sentendoci al telefono abbastanza regolarmente e finendo per fare chiacchierate che a volte sfioravano alla grande il tempo standard che era da “listino”. Con lei stavo bene sia a letto che fuori anzi, stavo quasi bene allo stesso modo in entrambi i contesti. Potrei dire, ora che la conosco un po, di esserle piaciuto. Ovviamente nel limite del rapporto cliente-professionista, anche se sono convinto che fra di noi c’era qualcosa di più. O forse lo spero. La verità è che non cambia nulla e che lei è così seria che anche se provasse qualcosa mi considera e considererà un buon cliente. Ed è giusto così, d’altronde io la “sfrutto” solo per i miei istinti sessuali, è corretto che lei mi veda come delle banconote piene di €. Non mi sono mai lamentato e ne sono pienamente consapevole. Con le altre.
Non so cosa di lei mi ha stregato, non so cosa mi ha affascinato, non so cosa mi ha convinto a tornare sempre nonostante le tante altre escort conosciute nel frattempo. Probabilmente è che certe cose le sentiamo invece che averle chiare nella testa. Le emozioni sono così, indescrivibili.
Lei è stata la mia fidanzata. Non perché lo fosse davvero ma perché era l’unica fidanzata che volevo, una che dopo l’incontro non ti tartassa di messaggi e che non si fa sentire fin quando la cerchi te, una che non è gelosa, una che quando sta con te ti riempie di attenzione, di sesso e di amore (sì dico amore perché nonostante lei non mi ha mai amato mi ha fatto sentire amato e le sarò eternamente grato per quei brevi momenti in cui siamo stati insieme). Lei è la fidanzata che volevo e l’unica che ho avuto nell’ultimo anno.
Non l’ho mai trattata come un’escort ma le ho sempre detto che era la mia fidanzata, scherzandoci su.
Capirete anche voi che quando si raggiungono certe emozioni con una ragazza di questo mestiere è facile superare il limite e cadere.
E così è successo anche per me: un’incomprensione dovuta a questi sms che anche con tutte le faccine del mondo a volte sembrano avere il tono opposto di quello che tu vorresti.
Il brutto è che spesso l’incomprensione, in quanto tale, non è offensiva ma andrebbe solo spiegata nella maniera corretta. Lei è una ragazza d’oro e l’incomprensione è stata risolta ma ormai si erano palesati anche a voce la contraddizione che voi (forse) leggete nelle mie righe.
Sei innamorato? E la tratti come un oggetto?
Non sono arrivate queste domande esplicite ma l’ipocrisia è risultata chiara e netta come d’altronde lo è.
Come ho detto prima per le altre ragazze non mi pongo questo problema o almeno ci convivo tranquillamente e senza rimorsi perché sono un maschilista, un animale, un egoista. Lei invece mi ha fatto sentire tutto il peso di questo stupro morale perpetrato nei confronti di tutte loro. E non ce l’ho fatta.
Ho deciso di non vederla più perché vederla sarebbe come stuprarla. Pagarla per il suo corpo vorrebbe dire insultarla di nuovo come se tutte le volte precedenti non fosse bastato. E lei non se lo merita. Gli altri faranno le loro scelte ma con lei io ho chiuso come cliente. Questo è equivalente a dire che ho chiuso definitivamente con lei.
A volte mi cerco di dire che ho fatto la cosa giusta, che lei lo capirà. A volte egoisticamente mi guardo le sue foto e mi masturbo ricordando i nostri incontri. So che non serve, so che fa male e tanto. So che fra qualche mese neppure me la ricorderò (o forse ci spero).
Ogni giorno spero di non vederla più sui siti di annunci e magari ricevere un suo sms dove mi dice che ha chiuso con questo mondo, sarebbe il dono più bello che potrebbe farmi.