porcellinus - grazie per la testimonianza
Testata anche lei, ad anni di distanza dal primo avvistamento...
Non lo avevo ancora raccontato ma capitò una sera credo novembrina, alla pensilina di viale bacchiglione, particolarmente fredda: indossava un paio di jeans aderentissimi a vita molto bassa e un minuscolo top/pushappato nero che le lasciava scoperta una più che ampia fascia del suo corpo, praticamente da appena sopra la patata fino a sotto il seno, e ballava forsennatamente al suono/ritmo che udiva solo lei dalle sue cuffiette, Ricordo che passando mi fermai sorridendo a guardarla ancheggiare in modo in vero assai carico di appeal erotico, quando lei senza scomporsi mi sorrise e si giustificò dicendo che faceva freddo e doveva scaldarsi
Venendo ai giorni nostri, devo dire che la mia recensione sarebbe praticamente una fotocopia di quella di carnevale!
Stesso identico atteggiamento social: "come sei gentile ed educato", "come ti mantieni bene" (roba che manco avessi 70 anni!)
Stesso imbosco delirante (almeno credo - io pur avendo frequentato le diverse ragaze della zona non ci ero mai andato!)
Stessa richiesta di uso mano dopo che l'avevo scostata solo 15 secondi prima
Stesso "pompinus interruptus", stavolta per il caldo anziché per il raffreddore
Paradossalmente stesso genere di cagacaz nei dintorni (un rumeno ubriaco)
Risultato finale raggiunto più per forza di volontà che per reale eccitazione di fronte a un atteggiamento quasi "smanioso" dall'inizio alla fine.
Buone OTRombate a tutti!
Domanda per chi di voi ha testato la fanciulla: vi sembra questa?
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Ha annuncio (non linkabile) anche su RR in zona 14 (Corvetto/Rogoredo) con stesso nome, INDEX e set fotografico.
L'impatto visivo è stato uno dei tanti dejavu del punter ormai (fin troppo) incallito, e me l'ha immediatamente ricordata.
Qualcuno può confermare?
Grazie e buone OTRombate a tutti!
Incontro Jenny o Jessica, mi dice entrambi i nomi, di notte in viale Brenta, a destra procedendo da piazza Bonomelli verso corso Lodi, all’altezza dell’ingresso del parcheggio del supermercato, 45.44 2227, 9.21 8713.
È rumena, mi dice, in situ da un mese.
Sull’1,60, ha un viso dai lineamenti affilati che a media distanza trovo molto bello, nel primo piano carino, manca della proporzione aurea ed un po’ squadrato, carnagione abbastanza scura, capelli castani lisci a mezza lunghezza frangiati, occhi marroni. Segni particolari: magra, non fino al punto di una secchezza patologica, ma chi ama le categorie da portale pornografico (io no) la definirebbero skinny. Dunque volto asciutto, con quelle guance un po’ incavate da modellina, gambe due colonnine che sostengono il culetto messe in mostra da una gonna nera svolazzante ad altezza inguinale. Il seno non me l’ha fatto vedere, sarà stata una seconda, suppongo per il 50% imbottitura. Dichiara 27 anni ma, o per l’abitudine a ragazze che se li calano o per questa accentuata snellezza, gliene avrei dati meno.
Fa il pompino con preservativo a 20, 50 senza preservativo ma venuta in bocca non contemplata, 30 boccafiga coperto (con un supplemento+10 per farla venire sopra lei sul sedile guidatore), 100 per l’ora d’albergo o a casa del cliente, culo ancora ufficialmente non in listino. Le ho pagato il pompino coperto e ne sono stato piuttosto contento.
L’imbosco non è tale. Quindi io e Jenny siamo stati i coautori-coprotagonisti di un’altra pagina apocrifa della settima giornata del Decameron. Non solo c’è gente in giro, fra cui un addetto alla sicurezza. Ma un tipo si scalmana con in mano una bottiglia che vorrebbe buttare in un cestino; e per sventura il cestino è proprio davanti al mio cofano! Fa avanti e indietro, sparisce e ritorna, mi passa immediatamente a sinistra, si mette di fronte a noi, scambia qualche parola ad alta voce con gli altri presenti, invece a distanza di discrezione. Anche la mia compagna si ferma per un momento chiedendosi che cosa cazzo stia combinando, ma non deflette che per un istante dalla lavorazione dell’uccello.
La presa è abbastanza profonda e intensa (anche il su e giù è ad aspirazione, non a macchinetta), varia il trattamento, tira fuori la lingua e lecca l’asta. Chiede l’autorizzazione all’uso della mano e io, visto il contesto ambientale, ci sto: è comunque un accompagnamento delicato, un’avvolgente strizzata, interrotto verso l’approdo per un valido finale solo in bocca. Si arresta almeno un paio di volte, causa raffreddore suo e importuno sbraitante con bottiglia. Se non sono all’opera tutte le malizie orali, devo riconoscerle che la sua bocca ha battuto la situazione grottesca, la mia conseguente scarsa concentrazione e stanchezza da lavoro serale seguito da puttantour, il goldone rosso della Eternit. Aiutata, certamente, dal fatto che di norma mi coinvolgono molto questi bei corpicini esili ed apparentemente eterei, per contrasto così potentemente erotizzati dai pochi abiti che li rivestono, da un tocco come il rossetto vivo sulla sua bocca ampia, dal modo di proporsi. Mi basta palparle le chiappette e le cosce, chiederle di scambiare qualche sguardo, e la miccia è innescata.
Si offre in modo sorridente e propositivo (dice convintamente che è brava con la bocca, mentre declina gentilmente le pratiche che non accetta), ti fa i complimenti (come sei pulito, come sei educato). Purtroppo (secondo rilievo critico dopo l’imbosco, per il resto la promuovo) non si può dire che non sia una che non guarda l’orologio: me lo dice, verso la fine, che non possiamo stare molto, certo educatamente, ma non si perde in chiacchiere e capisci che, per quanto riguarda il tempo, non è una persona del tutto a suo agio e che ti metta del tutto a tuo agio.
Karo Drdave,
sostituire un imbosco del genere, per nulla appartato, molto illuminato, attraversato dai più improbabili nottambuli, dovrebbe essere la prima preoccupazione della ragazza che ci lavora. Purtroppo quando la tensione sul tempo è stringente, prevale la considerazione che per loro è molto comodo e veloce. Spero davvero che si ammorbidisca, magari dalla seconda occasione (se fanno come certe ragazze diffidenti che hanno l’“imbosco della prima volta” e poi quello per gli incontri successivi) o per compiacere un habitué o su esplicita e perentoria richiesta (o mi porti in un luogo tranquillo o ti riconduco alla base!).
Peraltro per me quel posto è ulteriormente gravato da un pessimo ricordo, risalente ai miei esordi stradali: una stronza da primato, che non si spogliò, non voleva farsi toccare le tette e non fece il minimo gesto di disponibilità mi piantò in asso a metà pompino, andandosene a piedi, perché ero lungo a venire e non avevo raccolto la sua richiesta di supplemento.
Quanto al rapporto fra l’uccello e l’ambiente, è davvero uno strano rapporto, diverso da quello che almeno il resto di me stabilisce con i contesti. Mi è capitato di farlo in zone quasi centrali a Milano a bordo strada (a notte tarda, invero, ma quando ho fatto vedere il punto ad un mio carissimo amico durante un puttantour mi disse la stessa cosa che hai scritto tu), nelle panchine dei parchi con gli immigrati che passeggiavano alle mie spalle, nei pressi di cimiteri, ospedali, con gente intorno, e lui incurante e imperterrito ha puntato dritto, è il caso di dire, alla sua soddisfazione. Altre volte, invece, gli ho finanziato, più onerosamente, incontri al caldo di un’alcova protetta da sguardi indiscreti, con compagnie a mie gusto valide, e lui, disturbato magari da uno scarto nella comunicazione o un particolare estetico, ha mostrato segni di gradimento incerti e persino nulli. Vallo a capire!
Ciao