Ho fatto caso che la ragazza che si mette in viale Piceno andando verso Loreto, subito dopo il semaforo di corso XXII marzo, davanti all’Intesa-S. Paolo, è Cindy. Prima operava in via Leoncavallo, al benzinaio Esso, dove io l’ho conosciuta. Da qualche mese si è trasferita qui e porta i clienti a casa. Quando l’ho incontrata, circa un anno fa, Cindy dichiarava 20 anni e nazionalità moldava (non veritiera, è facile scoprirne la provenienza albanese). Fisicamente in strada può piacere a chi ama le corporature importanti, alta circa sull’1 e 65, abiti provocanti che mostrano un culo e cosce tornite che sollecitano l’immaginazione, capelli castani, occhiali che le danno personalità. Da spogliata delude, a meno che nel frattempo non abbia fatto una seria “revisione”: curve non toniche, pancia in eccesso… Il pompino, che perlomeno allora offriva solo coperto, è valido: dolce, vario... Per il resto, è scarsa. Preliminari limitati a grattatine o strizzatine dei capezzoli. Rispondeva agli sms a pratiche in corso. Per i 50 euri che le avevo pagato, per un boccafiga a casa, non aveva voluto spogliarsi tutta, estraendo le tette mosce, ma restando con calze e maglietta. Fu un’esperienza eroticamente priva di ogni tensione e, anche se lei non è antipatica nei momenti di socializzazione, indisponente per la storia che 50 euri non basterebbero a vedere nudo questo capolavoro del Canova. Manca ancora una discussione a lei dedicata nel forum (e non la inaugurerò io, perché un secondo tentativo per rinfrescare e aggiornare i miei ricordi non lo faccio!).