Io ho incontrato una Luisa rumena in comune di Vizzolo Predabissi, al benzinaio Total sulla provinciale Cerca, coordinate 4 5 . 3 6 2 5 8 7, 9 . 3 3 6 4 4 4, a destra provenendo da Colturano e procedendo verso Melegnano, ad affiancare la presenza pluriennale in situ di Catia.
Gli elementi di identificazione con la protagonista di questa discussione non sarebbero pochi: il nome e l’età (20 anni dichiarati). Anche fisicamente potrebbe starci: ragazza minuta sull’1 e 60, culetto e seno piccoli, bionda tinta ma mora naturale, come si vede all’attaccatura dei capelli, occhi marroni, coda di cavallo non sulla schiena ma laterale su una spalla, più sbarazzina, viso vispo carino. Soprattutto c’è che mi ha raccontato di aver lavorato prima in Melegnano città presso un benzinaio sulla via Emilia e di essersi trasferita solo da tre settimane nella nuova postazione (dove perlomeno non vige nessuna ordinanza repressiva).
Senza quest’ultimo dato biografico non ci avrei nemmeno pensato. Infatti, anche se non è una che dia molto spontaneamente, non si è manifestato nessuno dei comportamenti sopra le righe fino agli sviluppi propriamente criminali che qui sopra vengono raccontati. È pur vero che le ho chiesto poco e mi sono accontentato di poco, quindi particolari ragioni d’attrito non ne sono nate, e che tanto nel portafogli avevo quattro soldi, come di prassi prudenziale. O forse ha scoperto che diversi trattamenti assicurano più tornaconto. Ma comunque abbiamo parlato tranquillamente e riso insieme.
Seduta sconsolata insieme alla collega in una serata, dice, in cui non c’è movimento a causa della partita, sorride della fortuna di un cliente che non segue il calcio. Prospetta le solite cose, il pompino coperto a 20, il boccafiga a 30, l’albergo a 100, niente culo. Ufficialmente in listino non ci sarebbero i preliminari orali scoperti, mi ha detto, altrimenti l’amica si incazza, ma con regalino, specialmente in albergo, ci sta. Ora, l’amica i preliminari orali scoperti li fa, quindi sono i soliti accordi ufficiali di facciata per non farsi concorrenza sleale, che però trasgrediscono entrambe, ripristinando l’originaria condizione di uguaglianza sul mercato, tanto che se lo potrebbero anche confidare reciprocamente.
Ci appartiamo in un luogo che non dà molta sicurezza, troppo vicino ed esposto. Durante le operazioni l’oscurità è illuminata da lampeggianti, è solo un’ambulanza, sento la sua sirena, ma certo non agevola la concentrazione.
Andiamo di pompino protetto. Lei non si spoglia e indossa pure degli anerotici pantaloni, quindi non c’è molto a disposizione. Ha un tocco di gentilezza preavvertendomi delle mani fredde. Quindi incapsula il piffero nel goldone rosso e attacca un trattamento di livello intermedio. Ha una presa dolce e abbastanza sensibile; a tratti interrompe il saliscendi per passare la lingua lungo l’asta e sulla cappella; mentre me lo meno io lei mi solletica con i polpastrelli lo scroto e la pancia; tiene in bocca durante l’orgasmo.
Circa le posizioni per la scopata, mi ha detto che si fa montare sopra dal cliente, monta sopra lei sul sedile guidatore, mentre la pecorina non la fa (altro elemento a favore dell’identificazione con la dedicataria di questa discussione: v. il primo intervento!).
Per ora mi limito a questa relazione, a seconda che poi qualcuno che ricorda la Luisa melegnanese voglia confermare o smentire la mia identificazione, procederò ad approfondire il resto dell’offerta. Perché è ovvio che, se è la ragazza con i trascorsi qui narrati, escluderei di spingermi oltre, se non lo è, ci si trova di fronte a una figurina di 20 anni da cui sarei curioso di vedere cosa si riesce a tirar fuori e per la quale inaugurerei discussione propria.
Gli elementi di identificazione con la protagonista di questa discussione non sarebbero pochi: il nome e l’età (20 anni dichiarati). Anche fisicamente potrebbe starci: ragazza minuta sull’1 e 60, culetto e seno piccoli, bionda tinta ma mora naturale, come si vede all’attaccatura dei capelli, occhi marroni, coda di cavallo non sulla schiena ma laterale su una spalla, più sbarazzina, viso vispo carino. Soprattutto c’è che mi ha raccontato di aver lavorato prima in Melegnano città presso un benzinaio sulla via Emilia e di essersi trasferita solo da tre settimane nella nuova postazione (dove perlomeno non vige nessuna ordinanza repressiva).
Senza quest’ultimo dato biografico non ci avrei nemmeno pensato. Infatti, anche se non è una che dia molto spontaneamente, non si è manifestato nessuno dei comportamenti sopra le righe fino agli sviluppi propriamente criminali che qui sopra vengono raccontati. È pur vero che le ho chiesto poco e mi sono accontentato di poco, quindi particolari ragioni d’attrito non ne sono nate, e che tanto nel portafogli avevo quattro soldi, come di prassi prudenziale. O forse ha scoperto che diversi trattamenti assicurano più tornaconto. Ma comunque abbiamo parlato tranquillamente e riso insieme.
Seduta sconsolata insieme alla collega in una serata, dice, in cui non c’è movimento a causa della partita, sorride della fortuna di un cliente che non segue il calcio. Prospetta le solite cose, il pompino coperto a 20, il boccafiga a 30, l’albergo a 100, niente culo. Ufficialmente in listino non ci sarebbero i preliminari orali scoperti, mi ha detto, altrimenti l’amica si incazza, ma con regalino, specialmente in albergo, ci sta. Ora, l’amica i preliminari orali scoperti li fa, quindi sono i soliti accordi ufficiali di facciata per non farsi concorrenza sleale, che però trasgrediscono entrambe, ripristinando l’originaria condizione di uguaglianza sul mercato, tanto che se lo potrebbero anche confidare reciprocamente.
Ci appartiamo in un luogo che non dà molta sicurezza, troppo vicino ed esposto. Durante le operazioni l’oscurità è illuminata da lampeggianti, è solo un’ambulanza, sento la sua sirena, ma certo non agevola la concentrazione.
Andiamo di pompino protetto. Lei non si spoglia e indossa pure degli anerotici pantaloni, quindi non c’è molto a disposizione. Ha un tocco di gentilezza preavvertendomi delle mani fredde. Quindi incapsula il piffero nel goldone rosso e attacca un trattamento di livello intermedio. Ha una presa dolce e abbastanza sensibile; a tratti interrompe il saliscendi per passare la lingua lungo l’asta e sulla cappella; mentre me lo meno io lei mi solletica con i polpastrelli lo scroto e la pancia; tiene in bocca durante l’orgasmo.
Circa le posizioni per la scopata, mi ha detto che si fa montare sopra dal cliente, monta sopra lei sul sedile guidatore, mentre la pecorina non la fa (altro elemento a favore dell’identificazione con la dedicataria di questa discussione: v. il primo intervento!).
Per ora mi limito a questa relazione, a seconda che poi qualcuno che ricorda la Luisa melegnanese voglia confermare o smentire la mia identificazione, procederò ad approfondire il resto dell’offerta. Perché è ovvio che, se è la ragazza con i trascorsi qui narrati, escluderei di spingermi oltre, se non lo è, ci si trova di fronte a una figurina di 20 anni da cui sarei curioso di vedere cosa si riesce a tirar fuori e per la quale inaugurerei discussione propria.