Elena non raggiungerà propriamente le monumentali taglie della mitica tabaccaia di Amarcord
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Però di sicuro abbonda, ed anzi diciamo pure che sovrabbonda: faccione tondo, incorniciato da capelli neri raccolti a coda, occhi scuri espressivi, 165 cm almeno d’altezza, potrebbe essere di più ma perde di slancio alla vista a causa della stazza massiccia, cosce possenti a cono, culo in linea con il profilo generale, seno non giudicabile perché tenuto coperto.
C’è anche il fatto che è più giovane, 27 anni dichiarati, quindi le carni, pure già un po’ tremule, sono comunque fresche.
In ogni caso l’immaginazione va subito al tipo felliniano. Che certo non è il mio ideale, ma l’offerta a buon mercato è preziosa per riempire i vuoti agostani. Il tariffario è standard: fa il pompino coperto per 20, il boccafiga coperto per 30, il culo per 50, 100 per un’ora d’albergo. Non fa penetrazione scoperta. Il listino ha però un’impennata d’interesse con la venuta in bocca (ingoio indisponibile). La prima sera che le ho parlato me l’ha proposta per 50 e, di fronte alla mia perplessità, ha ribassato direttamente lei a 30. Quella volta, però, inseguivo un vicino, sfavillante, modello estetico e non la caricai. Ritrovandola mi propone da subito lo sconto, 30 euri senza bisogno di mercanteggiare.
Anche perché mercanteggiare nel luogo in cui aspetta è quasi impossibile. Si tratta della rotonda piccola sulla via Emilia nel territorio di Vizzolo Predabissi, coordinate 4 5 . 3 4 6 2 9 8 , 9 . 3 4 9 9 9 1, provenendo da Melegnano appena finisce il tratto sopraelevato della statale, prima di altra rotonda occupata da colleghe. Lei ce la si ritrova a destra, in piena rotonda, nel buio; mancando anche una minima piazzola di sosta, approfitta di una sconnessione fra gli spartitraffico di cemento. In sostanza, se ti accosti non solo sei sotto gli occhi di chi transita, cosa che non mi interessa, ma intralci il traffico: un’altra macchina passa sicuro, un mezzo più grande ad occhio lo blocchi.
Molto più rassicurante è il luogo in cui opera: un parcheggio già da me frequentato con altra ragazza, abbastanza lontano e senza movimento, moderatamente illuminato.
Non si spoglia, ma il pompino è senz'altro piacevole e lei se ne mostra consapevole. Senza affondi rimarchevoli, ne apprezzo però l’abbondante irrorazione di saliva, le variazioni di trattamento, con momenti di sole pennellate di lingua all’interno della bocca, e di velocità, in crescendo, nonché la generale dolcezza dell’applicazione. Fa un delicato uso della mano che intensifica alla fine per farselo sgocciolare in bocca, allorché alcuni schizzi li perde ma perlopiù li prende, per sputare infine a portiera aperta.
È un po’ disattrezzata con i fazzolettini, da quello che mi fa capire per una distrazione e quindi dovrebbe trattarsi di una contingenza passeggera. Non ha quello umido per la spolverata preliminare e mi chiede se sono pulito; io sono freschissimo di abluzioni, però… Me ne offre uno solo asciutto alla fine perché è a corto anche di quelli. Non vuole che si buttino per terra i residui, ma lascia a me l’incombenza del loro smaltimento.
Si pone con il cliente mostrando una simpatia estroversa e al contempo educata. Sta al gioco della conversazione, è albanese e mi racconta qualcosa di sé, rilancia le domande, con qualche discreto complimento, dice delle cose ponderate e non vuote.