Ho l’impressione che in questo periodo a Melegnano, dopo l’introduzione dell’ordinanza, le forze dell’ordine tengano monitorato sul serio il territorio: quando passo vedo spesso e volentieri le volanti all’opera. A Colturano non so se siano altrettanto zelanti. Rinfresca tuttavia il mio girovagare nella notte rovente da neofita della zona la constatazione che, in un breve tratto della Cerca, fra i territori di Melegnano e Colturano, si incunea una striscia appartenente al comune di Vizzolo. Per grazia del cielo o di una più umana e meno nobile provvidenza, in questa stretta porta spazio-temporale verso l’impunità del piacere fa capolino una ragazza. All’altezza del benzinaio Total, coordinate 4 5 . 3 6 2 5 8 7, 9 . 3 3 6 4 4 4, a destra provenendo da Colturano e procedendo verso Melegnano, noto i lunghi capelli neri, un fisico snello slanciato dai tacchi, che mi richiama grazie anche al mono-abito rosso acceso.
Un paio di giri rituali e la avvicino. Riconosco subito che trovo meno di quello che mi sarei aspettato da lontano. Dice di avere 30 anni, il fisico è asciutto e proporzionato, statura sui 165 cm., e arrapante, seconda di seno ancora elastica a quanto si può giudicare dall’ostensione automobilistica, pelle piacevole al tatto. Il viso invece è già un profilo tondo che si ammorbidisce lungo i lineamenti, non brutto, ma certo non più tirato come quello di una ragazza, e mi sembrerebbe svelare più anni. Mi trattiene però la fantasia di una donna che quello che non ha in freschezza lo recupera in destrezza. Fantasia purtroppo rimasta anch’essa impigliata nel buco spazio-temporale di Vizzolo e mai divenuta realtà!
Chiede 20 per il pompino coperto, 30 per il boccafiga, 50 per il pompino scoperto e la scopata coperta (venuta in bocca non contemplata), 100 per un’ora di albergo (che vorrebbe supplementare a 150 per il preliminare orale senza goldone). Niente anale. Scelgo le solite presentazioni al costo dei 20 euri.
Non è antipatica ma è molto asciutta. Si presenta come Catia (o Katia, se preferite), rumena. Cerca anche di rompere il ghiaccio con una domanda sul mio stato civile, ma non la vedrò sorridere durante il tempo passato insieme. Mi racconta che è al servizio in zona da sei anni, però curiosamente non la trovo recensita. Aggiunge che non programma vacanze quest’anno. Forse soffre un po’ i miei tempi di reazione ma le riconosco che non tradisce impazienza.
Il pompino è inespressivo. Non abbassa le mutandine, il reggiseno lo alza solo in una fase intermedia delle operazioni, anche se si mette a disposizione in ginocchio sul sedile passeggero, sicché la posso toccare bene. Incappuccia immediatamente, senza preliminari. Il movimento è ripetitivo e poco profondo. Per completare l’erezione le devo lasciare usare la mano, anzi gliene presto una anch’io, sicché lei mi può fare il solletico ai testicoli con le dita, trattamento che risulta piacevole. Continua quindi il suo saliscendi, in conclusione almeno non stacca prematuramente ma non si eleva rispetto alla mera routine.
L’imbosco è molto vicino al punto in cui aspetta e appena appena riparato. Mi rassicura solo la convinzione di sostare in un comune per ora tollerante.
Lo smaltimento delle scorie è a sua cura.