posso farvi una domanda? ma in Italia la prostituzione "stradale" è reato ??
un caro saluto a tutti
Certo che è reato..... ne hanno parlato tutti i giornali mi sembra due anni fa...
aspetto la tua cortese risposta.dopodichè ti spiegherò perchè tale contratto tra cliente e prostituta è stato considerato lecito,e che cosa ha comportato nella
sentenza stessa....
Noto che il tale signore Guidoxxx le mette sul piano personale...
mi dispiace molto in quanto Io non avevo fatto nessu riferimento a Lui
nè tantomeno ho voluto commentare le sue parole che,tra le altre cose,non
mi interessano proprio....
Avv. Penalista
Mi sento coinvolto e ti devo una risposta.
Non ho mai detto che la prostituzione costituisce reato: dimmi quando avrei affermato la rilevanza penale del comportamento in questione, ed aggiungo che se reato ci fosse, io non praticherei con entusiasmo, così come pratico, lo sport puttanesco!
Per parlar di reato deve essere stata violata una norma penale e la norma deve essere indicata da chi vorrebbe sostenere ciò: ho mai indicato la norma? Non c’è!
Quanto al rapporto signorina/utente, non ho detto che mancano i requisiti per definirlo “contratto” ho semplicemente evidenziato quello che la legge, forse a te poco conosciuta, dispone: 1) non è riconosciuta tutela per la restituzione di quanto corrisposto per un rapporto meretricio (art. 2035 cod. civ.); 2) aggiungo, il contratto, pur essendo tale (accordo sul servizio e accordo sul corrispettivo, quindi contratto) è nullo perché, secondo quanto prevede l’art. 1418 cod. civ., la causa è illecita, ed infatti, la causa è illecita (art. 1343 cod. civ), tra l’altro, quando è “contraria al buon costume”. Secondo il costume della nostra epoca, il rapporto puttanesco, pur non costituendo reato, e lo ripeto – tirandoti le orecchie – è considerato contrario al buon costume: ci piaccia o no.
Mi soffermo su una tua affermazione: il giudice ha condannato il tizio al risarcimento del danno e dunque questo dimostrerebbe, secondo la tua acuta conoscenza giuridica, che tra le parti contratto v’è stato: questa, consentimi è una scemenza giuridica e ti spiego perché, semplificando:
il risarcimento del danno è la conseguenza sia di illecito “contrattuale” , sia di illecito “extracontrattuale”,
nel primo caso, faccio un esempio per i profani: contratto di vendita (alcuni parlano di compravendita, ma il codice lo chiama “vendita&rdquo di bene immobile (appartamento), l’acquirente paga il prezzo ed in cambio riceve un appartamento con tutti i vizi e i difetti che, lascio all’immaginazione di chi legge, sono noti al venditore: questi è tenuto al risarcimento del danno che, come ben dovresti sapere, ha natura contrattuale;
nel secondo caso, faccio un esempio per i profani: mi rompo i coglioni e tiro tre cazzotti in faccia al pirla che mi ha fatto incazzare (i cazzotti devono essere sempre tre) e gli sfascio la mandibola: oltre alla responsabilità penale per lesioni personali andrò incontro a responsabilità che mi espone al risarcimento del danno (spese mediche, odontoiatriche, danno biologico, danno esistenziale e vattelapesca). Questo danno NON HA NATURA CONTRATTUALE!!! Il contratto “Cazzottaro” non esiste, né quale contratto tipico, né quale contratto atipico (convieni con me avvocato?).
Dunque, dal fatto di essere esposti al risarcimento del danno non si può trarre la conclusione che questo derivi da un contratto: il precedente giudiziario da te citato, riguardava un comportamento illecito da responsabilità extracontrattuale qual è la violenza carnale: non esiste un contratto da cui discenda la violenza carnale, se non altro, perché manca l’elemento essenziale del contratto costituito dall’accordo fra le parti (convieni con me avvocato?).
Concludo dicendo che semmai dovesse capitarmi di esaminare giovane aspirante magistrato o aspirante avvocato che spara le cazzate che ho letto, questo verrebbe immediatamente spedito a studiare “istituzioni di diritto romano” e “istituzioni di diritto privato”, da cui dovrebbe assorbire le nozioni istituzionali del diritto, tanto ti dovevo e, studia giovanotto
Prosit
Chiarissimo, complimenti.
Due domande se posso: sono pienamente d'accordo quando dici che il provesso per diffamazione va comunque evatto e per el spese eper lo sputtanamento pubblico (tuo non delal ragazza ovviamente). Però, che io sappia, se presento una querela priam di andare in aula l'esposto viene esaminato da un magistrato che decide se procedere o archiviare, sbaglio? Ora, se scrivo - senza insulti- che sono stato da X e questa mi ha concesso si il rapporto ma mantenendo praticamente zero di quanto promesso, che le foto che pubblica non sono autentiche etc. legalmente la querela ha qualche fondamento?
Altra cosa, fuori tema, hais critto che i cazzotti "devono essere sempre almeno tre", cioè se ti stendo con un pugno solo non ho conseguenze legali?
Avv. Penalista
Mi sento coinvolto e ti devo una risposta.
Non ho mai detto che la prostituzione costituisce reato: dimmi quando avrei affermato la rilevanza penale del comportamento in questione, ed aggiungo che se reato ci fosse, io non praticherei con entusiasmo, così come pratico, lo sport puttanesco!
Per parlar di reato deve essere stata violata una norma penale e la norma deve essere indicata da chi vorrebbe sostenere ciò: ho mai indicato la norma? Non c’è!
Quanto al rapporto signorina/utente, non ho detto che mancano i requisiti per definirlo “contratto” ho semplicemente evidenziato quello che la legge, forse a te poco conosciuta, dispone: 1) non è riconosciuta tutela per la restituzione di quanto corrisposto per un rapporto meretricio (art. 2035 cod. civ.); 2) aggiungo, il contratto, pur essendo tale (accordo sul servizio e accordo sul corrispettivo, quindi contratto) è nullo perché, secondo quanto prevede l’art. 1418 cod. civ., la causa è illecita, ed infatti, la causa è illecita (art. 1343 cod. civ), tra l’altro, quando è “contraria al buon costume”. Secondo il costume della nostra epoca, il rapporto puttanesco, pur non costituendo reato, e lo ripeto – tirandoti le orecchie – è considerato contrario al buon costume: ci piaccia o no.
Mi soffermo su una tua affermazione: il giudice ha condannato il tizio al risarcimento del danno e dunque questo dimostrerebbe, secondo la tua acuta conoscenza giuridica, che tra le parti contratto v’è stato: questa, consentimi è una scemenza giuridica e ti spiego perché, semplificando:
il risarcimento del danno è la conseguenza sia di illecito “contrattuale” , sia di illecito “extracontrattuale”,
nel primo caso, faccio un esempio per i profani: contratto di vendita (alcuni parlano di compravendita, ma il codice lo chiama “vendita&rdquo di bene immobile (appartamento), l’acquirente paga il prezzo ed in cambio riceve un appartamento con tutti i vizi e i difetti che, lascio all’immaginazione di chi legge, sono noti al venditore: questi è tenuto al risarcimento del danno che, come ben dovresti sapere, ha natura contrattuale;
nel secondo caso, faccio un esempio per i profani: mi rompo i coglioni e tiro tre cazzotti in faccia al pirla che mi ha fatto incazzare (i cazzotti devono essere sempre tre) e gli sfascio la mandibola: oltre alla responsabilità penale per lesioni personali andrò incontro a responsabilità che mi espone al risarcimento del danno (spese mediche, odontoiatriche, danno biologico, danno esistenziale e vattelapesca). Questo danno NON HA NATURA CONTRATTUALE!!! Il contratto “Cazzottaro” non esiste, né quale contratto tipico, né quale contratto atipico (convieni con me avvocato?).
Dunque, dal fatto di essere esposti al risarcimento del danno non si può trarre la conclusione che questo derivi da un contratto: il precedente giudiziario da te citato, riguardava un comportamento illecito da responsabilità extracontrattuale qual è la violenza carnale: non esiste un contratto da cui discenda la violenza carnale, se non altro, perché manca l’elemento essenziale del contratto costituito dall’accordo fra le parti (convieni con me avvocato?).
Concludo dicendo che semmai dovesse capitarmi di esaminare giovane aspirante magistrato o aspirante avvocato che spara le cazzate che ho letto, questo verrebbe immediatamente spedito a studiare “istituzioni di diritto romano” e “istituzioni di diritto privato”, da cui dovrebbe assorbire le nozioni istituzionali del diritto, tanto ti dovevo e, studia giovanotto
Prosit
Credevo di averlo postato ieri am non lo trovo e non ho ricevuto richiami dall'admin quindi credo ci sia stato un problema e riposto.
Per caso sono finito qui e leggete che scrive: http://www.chiamamimanya.co…
Per me è pazzesco.
... viviamo in un paese dove, nonostante i gusti del premier e della sua combricola, la prostituzione non è propriamente legale pertanto i clienti truffati non si rivolgono abitualmente alle forze dell'ordine;
NN mi sembra che in Italia la prostituzione sia illegale (invece favoreggiamento, sfruttamento e induzione alla stessa certamente sì
Admin
Vero ma, a differenza di qualunque altro "servizio", che strumenti legali ho per tutelarmi nei confronti di una ecort? Ovvero, se una si fa dare X promettendo che farà Y e poi non mantiene la legge italiana mi dà qualche tutela? A me non pare proprio.
E riguardo alla "diffamazione" ve lo immaginate il PM di turno che esamina un fascicolo in cui XY in arte Margot, inserzionista sul sito di escort xyz,querela Mario Rossi per aver scritto su internet che "per 100 rose mi faceva BJ cabrio e rai2 e non ha mantenuto nessuna delle due promesse"? Il magistrato (lo scrivo per le ragazze che ci leggono) o vi considera delle poco di buono (se non delle fuorilegge) o (possibilissimo) è anche lui un cliente e quindi solidarizzerà col collega. E anche non volendo solidalizzare, è la parola di Rossi contro Margot, su che prove si baserebbe il procedimento? Insomma, o l'esposto cita il nome di qualche politico oppure rassegnatevi, verrà immediatamente archiviato.
Perfettamente d'accordo hartman....certo è bello mettere annunci falsi e ingannevoli per poi fregare dei soldi ai soliti malcapitati di turno....è facile, perche se la signorina in questione non si è accorta viviamo in un paese dove, nonostante i gusti del premier e della sua combricola, la prostituzione non è propriamente legale pertanto i clienti truffati non si rivolgono abitualmente alle forze dell'ordine;
si possono tutelare leggendo le rece.
Signorina (anke se over 40 signorina mi sembra eccessivo) se legge questo post mi può contattare così le do il numero della G.d.F cosi potete parlare un pò di evasione fiscale.
CHE VERGOGNA
... viviamo in un paese dove, nonostante i gusti del premier e della sua combricola, la prostituzione non è propriamente legale pertanto i clienti truffati non si rivolgono abitualmente alle forze dell'ordine;
NN mi sembra che in Italia la prostituzione sia illegale (invece favoreggiamento, sfruttamento e induzione alla stessa certamente sì
Admin
... viviamo in un paese dove, nonostante i gusti del premier e della sua combricola, la prostituzione non è propriamente legale pertanto i clienti truffati non si rivolgono abitualmente alle forze dell'ordine;
NN mi sembra che in Italia la prostituzione sia illegale (invece favoreggiamento, sfruttamento e induzione alla stessa certamente sì
Admin