Vanessa passa le sue notti, chiudendo la saracinesca alle due, almeno nei giorni ordinari, a Mediglia, sulla cosiddetta Vecchia Paullese, presso il distributore dell’energia fossile nazionale, coordinate 4 5 . 4 2 7 3 0 7 , 9 . 3 7 1 8 6 3 , prima della rotonda di intersezione con la provinciale Cerca. Ripeto l’invito, per chi arriva da Milano ed esce all’altezza della Cerca, a fare attenzione agli autovelox sulla (nuova) Paullese, nei sottopassi di Pantigliate.
Albanese, dichiara 27 anni, è una persona sorridente, cordiale e tranquilla, che risulta di compagnia piacevole nel breve tratto di strada che percorriamo insieme.
Fisicamente è una morettona, alta 1 e 70 circa, spalle ampie, sovrappeso. Non è che abbia forma sferica: sulle cosce e sul culo, anzi, si può apprezzarne la carnalità, che abiti di solito minimali rivelano nella sua generosità; su tutto il girovita, però, si notano anche da vestita accumuli meno gradevoli. Ha un faccione tondo, occhi marroni, capelli neri lunghi mossi. Il seno, nonostante quanto ci si aspetterebbe vista la corporatura, è al massimo una terza.
È fumatrice, con conseguente aromatizzazione degli abiti e dei capelli.
Offre solo prestazioni coperte per il tariffario standard: 20 pompino, 30 boccafiga, 50 anale in macchina; 100 per mezzora in albergo comprensiva anche del culo senza sovrapprezzo.
L’imbosco è un parcheggio lontano dal luogo di ingaggio, in zona urbanizzata, fronteggiante delle villette al di là di una strada di transito, già frequentato dal sottoscritto, non tranquillizzante in tutto e per tutto, direi che esclude almeno le posizioni esterne, ma dove nemmeno mi è capitato di incontrare forze dell’ordine o residenti.
Le ho pagato il semplice pompino in macchina. Lei si scopre di sua iniziativa il seno e si lascia toccare la pelle morbida e i capezzoli, mentre durante le operazioni, un po’ sovrastato dalla sua mole, ne perderò il contatto, per dirigermi su cosce, con collant, e culo. Dopo avermelo segato fino ad ottenere una parziale rivitalizzazione, comincia un trattamento che, pur senza virtuosismi artistici, percepisco come sensibilizzante e variato: alterna un saliscendi abbastanza esteso con il martellamento di lingua della sola cappella, accelera progressivamente i ritmi, allorché la lascio accompagnare, dolcemente, con la mano. Dandoci dentro con energia crescente mi porta all’orgasmo. Lei mi passa i fazzolettini asciutti per la pulizia, che poi prenderà con sé.
Io mi sono fermato qui, perché fisicamente non è il mio genere. Passo quindi la mano ai colleghi amanti delle morbide abbondanze, che troveranno carne per i loro denti, e di sicuro già non mancano, come posso rilevare dal fatto che, suppongo anche in virtù della buona tecnica e dell'approccio umano, trattasi di giovane molto caricata.