Una seconda recensione può servire, in questo caso, anche a dissipare qualche sospetto...
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NOME INSERZIONISTA: Helena (EF/EIR/EP)
NAZIONALITA': argentina
ETA': ne dichiara 27
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: totale
SERVIZI FRUITI: BBJ, RAI1
RATE DI PARTENZA: per un’ora 4VU
RATE CONCORDATO: 4 VU
DURATA DELL’INCONTRO: poco più di un’ora
DESCRIZIONE FISICA: oltre 170 cm di altezza, corpo stupendo, posteriore ben scolpito e sodo, seno un po’ duro al tatto per i miei gusti
ATTITUDINE: GF di livello elevato
REPERIBILITA': abbastanza buona (sono riuscito a prendere un appuntamento con lei al secondo tentativo, quarantacinque minuti dopo il primo)
FUMATRICE: credo di no
INDEX: IDXc357dac28cde09a8576faa534b1669c0
BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
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Quando vedo le foto di Helena (è questo il suo nome) nella sezione romana di EF, la mia mente ritorna a un dì di giugno dello scorso anno in cui ho tentato invano di incontrarla mentre mi trovavo in Toscana. Era il pomeriggio dell’ultimo giorno nel quale, secondo l’annuncio, riceveva a Lido di Camaiore. Rispose alla chiamata, ma appena le chiesi se fosse possibile incontrarla, interruppe la comunicazione. Non feci un secondo tentativo perché, nei pochi secondi di durata della telefonata, avevo udito le voci di altre persone intorno a lei.
Helena mi riceve in una traversa di Viale Delle Milizie, nei pressi di Largo Trionfale. Le foto che corredano gli annunci presenti in rete (alcune indubbiamente recentissime) sono esenti da maliziosi ritocchi: lei è bella così come appare. Quando vado in bagno a lavarmi i denti e a sciacquare la bocca con il collutorio, mi segue e rimane sulla porta a osservarmi. Mi lascia da solo, invece, mentre do una rinfrescata alle mie parti intime.
Al ritorno nella stanza da letto (nella quale è collocato, accostato a una parete, anche un letto a castello), la abbraccio e la stringo a me, le accarezzo la schiena e palpeggio il suo meraviglioso posteriore. Le do qualche bacetto sulle guance, poi mi fermo, prendo il suo viso tra le mani e domando: “Mi baci?”. “Ti bacerei” – risponde lei – “perché sei un uomo pulitissimo, ma c’è un problema: quello…”, e indica la mia bocca, sulla quale è ancora presente il segno lasciatovi da un herpes labiale. Cerco di rassicurarla, dicendole che la zona diversamente pigmentata sul mio labbro è un postumo ormai inoffensivo, ma lei rimane dubbiosa. Se insistessi, probabilmente riuscirei a strapparle qualche french kiss, ma la sua esitazione m’induce a soprassedere. Rinuncio quindi ai baci, che mi concederebbe con poca convinzione, e anche al DATY, cui mi sarei dedicato molto volentieri nel caso di specie.
Prende lei il comando delle operazioni, che manterrà quasi costantemente fino alla fine.
Dopo avermi fatto distendere, comincia ad accarezzarmi e a baciarmi – leccandomi di tanto in tanto – sul petto e sull’addome. Il BBJ è eseguito con perizia. Si mette tra le mie gambe (molto bene!) e mi accoglie nella sua bocca senza usare le mani (perfetto!). Rilascia il pene e vi fa scorrere sopra la lingua, con la quale si sofferma a leccare l’inguine, poi lo scroto e la zona perineale. Mi riprende nella bocca e muove la testa seguendo il profilo dell’addome, con apprezzabili affondi, sottolineati dai miei gemiti. Tenendolo ritto con la mano, percorre il membro da un lato con la bocca e, quando arriva al glande, mi avvolge con movimenti profondi. Si ferma, lo osserva con sguardo intenso, ripete la manovra da un lato e dall’altro, inizia a mugolare, continua ad accarezzarmi l’addome. Sta con gli occhi chiusi. Li riapre parzialmente ogni tanto per osservare il teatro delle operazioni e tutto quanto può essere oggetto di stimolazione. Le piace quello che fa. Si dedica al mio corpo con molta passione. Le accarezzo più volte la testa e il viso. Le mie mani scivolano sulle sue braccia e le dita s’intrecciano con le sue. Gli affondi nella cavità orale, parallelamente al mio tronco, mi fanno gemere di nuovo. Ah, se ora potessi assaporarla quella bocca!...
Mi mette il profilattico e viene su di me. Appoggia i piedi ai lati del mio corpo e, con movimenti verticali decisi, dà inizio a una penetrazione subito profonda. Dopo un po’ appoggia le ginocchia e, senza fermarsi, porta vicino alla mia bocca il seno, per farsi stimolare. Mentre mi dedico a uno dei suoi capezzoli, con un impegno che apprezza, mi prende una mano e la conduce all’altro seno. La tocco, badando a non stringere in maniera eccessiva. Lei geme, riprende la mia mano e la bacia. Le accarezzo le labbra con due dita, che s’infila nella bocca e sugge avidamente. I suoi movimenti sono per lo più lenti e profondi, a tratti superficiali e rapidi. Appare molto coinvolta e, a un certo punto, comincia a strofinarsi freneticamente sul mio pube. Se il suo scopo è raggiungere l’orgasmo, non ci riesce. Ripete il tentativo poco dopo, ma ho la netta sensazione che neanche la seconda volta il suo sforzo sia coronato da successo. Dipende da me: non sono al massimo della potenza, che invece è decisiva in simili frangenti (a posteriori, imputerei la cosa al fatto che ho dovuto rinunciare al french kissing a causa del mio stato, per di più con una donna che avrei voluto inondare di baci&hellip
. Proseguiamo per alcuni minuti nella posizione a cucchiaio (è l’unica iniziativa che prendo), poi cambiamo di nuovo: mettendosi su di me nella posizione della reverse cowgirl, Helena trova la chiave per accrescere la mia eccitazione e condurmi in poco tempo all’orgasmo.
Dopo avermi pulito con cura, rimane accostata a me, ad accarezzare il mio corpo. Mi racconta qualcosa di sé, mi pone poche domande, mi parla dei suoi programmi futuri. E mentre snocciola le prossime tappe del suo tour, maturo il proposito di vederla ancora, per godermi l’incontro in maniera più piena di quanto non abbia potuto fare in questa occasione. Magari, quando sarà a Firenze, chissà...
Tutto quanto precede è frutto della mia fantasia, cosicché l’eventuale riferibilità di elementi contenuti nella scheda e nel racconto a persone, a luoghi o a numeri di telefono realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale