CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NOME INSERZIONISTA: Samantha (su BI e su EF)
NAZIONALITA': venezuelana
ETA': in un sito 24, in un altro 26
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: sì
SERVIZI FRUITI: BBJ, RAI1, DFK
RATE DI PARTENZA: 100 per mezz’ora, 200 per un’ora
RATE CONCORDATO: 200
DURATA DELL’INCONTRO: 60 minuti
DESCRIZIONE FISICA: alta intorno ai 170 cm.
ATTITUDINE: eccellente
REPERIBILITA': buona
FUMATRICE: non so
INDEX:
BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
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Ho trascorso una piacevolissima ora con Samantha qualche giorno fa. Non ero riuscito a soddisfare il mio desiderio di incontrarla mentre mi trovavo temporaneamente a Bologna, una decina di giorni prima, perché lei era appena venuta in tour a Roma, dove si è trattenuta quanto è bastato per consentirmi di fare la sua conoscenza.
A dispetto dell’impressione che si può ricavare dal tenore dell’annuncio, non v’è alcunché di volgare né nell’aspetto né, tanto meno, nel comportamento di Samantha. La iscriverei, anzi, nel ristretto novero delle ragazze dotate di maggior classe, tra quelle da me incontrate. È bella, dolcissima, elegante nei modi e nelle movenze, di gusti raffinati (come si evince dagli abiti e dai gioielli che indossa). Quando è impegnata con un cliente, lascia il telefono, opportunamente silenziato, in un’altra stanza. È, per queste sue qualità, molto richiesta.
Comincia ad abbracciarmi e a intrufolare la sua lingua nella mia bocca già prima che mi spogli. Mi segue in bagno, dove continua ad abbracciarmi e a baciarmi, sul collo e sulle guance, mentre faccio passare il collutorio da un lato all’altro della mia bocca. Pomiciamo a lungo anche sul letto, tra i mugolii di entrambi. La invito a distendersi supina, per gustare il sapore del suo seno, dei suoi capezzoli, ancora della sua bocca. È molto eccitata. Quando la tocco, mi accorgo che è pronta a ricevermi. Forse, gradirebbe un DATY, ma io glielo lascio desiderare: voglio che venga, se c’è qualche probabilità che ciò accada – e mi sembra di sì –, mentre sono dentro di lei. Il BBJ è caratterizzato da affondi apprezzabili. Quando mi mette il profilattico, solletica la mia vanità: “Piccolo, eh?...”, e io rispondo: “Sì, molto…”. Sta sopra di me una quindicina di minuti, muovendosi lentamente, senza mai accelerare il ritmo, quasi fermandosi di tanto in tanto per abbandonarsi a prolungati DFK, che accrescono la sua e la mia eccitazione. La penetro fin dove lei vuole, con delicatezza. È molto, molto partecipe. Quando le sussurro nell’orecchio se voglia cambiare posizione, ho come la sensazione di distoglierla da un processo già in atto… Rimane attaccata a me mentre passiamo nella posizione del missionario e lascia le gambe distese ai lati delle mie. Muovendomi dentro di lei, avanti e indietro, uscendo quasi e poi rientrando, sento la pressione delle pareti della sua vagina e divento ancora più turgido. Samantha ansima, geme, quasi grida mentre spingo più a fondo, si muove spasmodicamente. Con una mano mi spinge verso di sé, con l’altra pressa la mia testa ai lati della sua, poi le mie guance contro le sue, poi cerca la mia bocca. Mi sollevo e la guardo, mentre tutto il suo corpo mi sembra percorso da un piacere intenso. Quando riapre gli occhi, le chiedo di mettersi nuovamente su di me, e in quella posizione raggiungo l’orgasmo.
Terminate le pulizie sommarie, Samantha si distende accanto a me, passandomi un braccio dietro la testa e sollevandosi un po’, per darmi modo di infilare il braccio sotto il suo corpo (e dove va ad ancorarsi la mia mano, secondo voi?). È una gattina che fa le fusa: mi accarezza, mi passa le dita nei capelli, mi bacia. Le chiedo cosa sia accaduto poco prima. “Non lo sai?”, mi domanda. “Non ne sono sicuro”, le rispondo. E lei: “Lo sai, lo sai…”. Ci baciamo ancora, quindi mi spiega: “Non capita mica tutti i giorni, eh! A volte non posso farlo capitare, sai? L’altro ieri, ad esempio, ho ricevuto un ragazzo biondo, molto bello, tutto bello…, bravo nel fare l’amore, avevo tanta voglia di abbandonarmi, ma mi sono detta: se mi lascio andare adesso che è mattina, come faccio, poi, a lavorare fino a stasera? Così, l’ho trattato come un cliente normale”. “E adesso perché hai agito in modo diverso?”, le chiedo. “Sono le otto di sera: non devo lavorare ancora per molto. Ce la posso fare”. Non sono pochi – mi rivela – i clienti che ha valutato essere “bravi” nel sesso.
Durante la mia vestizione, va a riprendere il telefono. Oltre a svariate chiamate, c’è il messaggio di un cliente che, esprimendosi in spagnolo, dice di avere aspettato per molto tempo in zona e di essersene alla fine andato, non avendo lei mai risposto. Il suo commento: “Mi dispiace che abbia aspettato. Se avesse chiamato prima di venire, gli avrei detto che avevo già un appuntamento e quando mi avrebbe trovato libera”.
Prima che la lasci, mi dice che farà ritorno a Desenzano il 24 marzo, perché lì è attesa. Mentre percorriamo il corridoio, mi osserva. “Cosa c’è?”, le chiedo. “Niente...”, poi aggiunge: “Hai capito, lui, con questo viso da angioletto!… Sei bello”. Io rido, e lei ripete: “Sì! Sei molto bello! Non te lo dicono?”. Si può volere di più dall’incontro con una escort?
Dopo un ultimo bacio, mi congedo dalla bella, dolcissima, elegante, gentilissima e saggia Samantha.
Si parla di lei anche qui:
http://gnoccaforum.com/esco…
Tutto quanto precede è frutto della mia fantasia, cosicché l’eventuale riferibilità di elementi contenuti nella scheda e nel racconto a persone, a luoghi o a numeri di telefono realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.