Quand'ero piccolo, dopo la partitella con gli amici mia nonna mi faceva sempre trovare per merenda pane e zucchero: una bella ciriola spaccata in due, inumidita con l'acqua e cosparsa di zucchero... la ciriola... per quanto mi riguarda, il pane di Roma per eccellenza... molto meglio della tanto osannata rosetta, all'apparenza grande e invitante ma che nascondeva al suo interno un enorme vuoto. La ciriola no... era tutta mollica, tutta sostanza... come si mostrava così era, para para.
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"Pronto?"
"Sì, ciao... dimmi pure..."
attimi di imbarazzato silenzio e un pensiero: "caxxo, non e' che ho sbagliato numero?"
e' solo nel prosieguo della telefonata che capisco che la ragazza non e' italiana ma dell'est, come avevo dedotto dal suo annuncio
ma la sua cadenza e' eccellente, almeno quanto la sua gentile spigliatezza
"faccio tutto tranne anale, tutto coperto"
che poi, stringi stringi, vuol dire che fa poco o nulla: solo bj e rai1
ma, dopo avermi tentato con le sue foto, col suo tono di voce ha già conquistato la mia fiducia
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Il posto e' quello che e', fra zaffate potenti di paprika e cumino.
Mi accoglie nell'oscurità totale e quasi non trovo la mano che mi porge in segno di saluto.
Una stufetta elettrica riscalda il solo ambiente illuminato
in cui fa bella mostra di sé un lettino per massaggi
che scarto per inquadrare un lettone basso, la cui vista mi rincuora
e ancor più mi rincuora constatare come la ragazza che ho di fronte
sia proprio quella che ammiccava dal mio PC
mostrando le terga paffute ed il collo slanciato
ma soprattutto il suo bel viso che ha un che di altolocato:
un bel miscuglio di ruspante nobiltà dai lineamenti delicati
in cui spiccano i suoi occhi leggermente ammandorlati
tanto comuni nella popolazione russa al di là degli Urali
ma ben più rari in una giovinetta che (nonostante non abbia approfondito) credo rumena.
Sorride e mi parla con grazia mentre fisso i suoi occhi radiosi
ma ogni tanto, non sostenendo il mio sguardo, reclina il capo
con fare un po' vergognoso.
Questi suoi modi fanno crescere in me il desiderio
di stringermi a lei e di carezzarla con fittizia intimità
ma il gioco riesce bene, tanto bene...
i suoi capezzoli non fanno nulla per nascondere la voglia
e quando m'incammino nelle parti più riposte del suo naturalissimo corpo
trovo ad aspettarmi un laghetto viscoso
perché con gentilezza mi ha accolto e con gentilezza mi sono posto
do ut des o anche dai e ti sarà dato
e il cerchio continua.
Oltre a questo
preliminari piacevolissimi e tre posizioni canoniche. Stop.
Ma un conto e' il solito vilipendio di cadavere
se così brutalmente vogliamo definire tanta parte delle esperienze loft
altra cosa e' entrare nell'intimità di una ragazza tanto carina quanto dolce
e dall'affabilità naturale e non studiata a tavolino per accalappiare fessi.
La pornostar non e' di casa ma leggerissimo ho riguadagnato il marciapiede
in attesa di un altro bel pomeriggio
perché la mattina una ragazza coscienziosa costruisce per sé un futuro migliore.
Pane e zucchero: la sostanza e la dolcezza.
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In effetti e' ora della merenda... proprio come un tempo...