Sono in giro non particolarmente carico a livello di ormone, ma il tempo instabile di questa prima metà di luglio mi rende irrequieto, e allora cosa c'è di meglio di una bella svuotata, naturalmente low-cost, per recuperare un po' di buonumore?
Faccio un paio di telefonate, tutte a vuoto sicuramente a causa dell'ora poco consona alla trombata, dato che sono circa le 10,20. Non mi va di andare otr, a quest'ora e in moto tanto varrebbe andare a masturbarsi davanti ad un comando di polizia municipale....
Faccio un ultimo tentativo, e chiamo Liliana: mi risponde, chiedo se l'ho svegliata e mi dice no, ha appena finito di fare la doccia. Bene, penso, e gioco l'atout: tesoro ho provato a chiamarti nei giorni scorsi, ma era sempre staccato, volevo farmi fare un bel soffocotto ma c'ho solo 10 sfinferi in tasca, che faccio passo, giro la ruota o compro una vocale?
Va bene tesoro passa...
Arrivo nella già citata via, richiamo e mi apre il portoncino: salgo e la trovo in vestaglia, profumata e senza trucco, comunque trombabile per 10 pleuri, visti i tempi e la scarsità di risorse. Lei sempre molto gentile, mi chiede l'obolo e domanda se arrivo a 20, rispondo che non li ho proprio, mi chiede se ho almeno un pleuro in moneta, tiro fuori dalla tasca gli spicci e verso un supplemento di 1,37 splottergarten (leggasi euri), per un danno totale che sale così a ben 11,37 punti vita.
La pelle profumata invita ad una calorosa ciucciata di tette, l'unica parte del suo corpo che intendo accostare alla mia bocca, con lei che gradisce molto, poi la faccio sedere sul divano, e le appongo sulle labbra tumide il mio membro erettosi nel frattempo con italico orgoglio.
Prova subito l'incappucciamento, chiedo prima una prova microfono a cappella, che subito esegue con perizia e sincero gusto, quando però si scosta ed inizia una sorta di scatarramento, anche se molto discreto, su un foglio di scottex carta da cucina: si scusa, adducendone la causa ad una freddata presa andando in moto, e poi riprende l'opera con affondi dolci alternati a serrate di mandibola sull'asta che il sottoscritto, a dire il vero, non gradisce più di tanto. Glielo faccio notare, e lei si giustifica dicendo che siccome le piace succhiare perde il controllo e si infervora. Dopo un invito alla calma e ad un maggiore autocontrollo, ciuccia con più dolcezza ma ecco che di nuovo si ripropone lo scatarramento: si scusa, si scosta, scracchia nello scottex, e ad ogni colpo di tosse corrispondono dieci gradi di inclinazione verso il basso del mio uccello in erezione che, prendendo la superficie pubica come punto di riferimento nello spazio, passa in lenta ma costante ed inesorabile pendenza da 160° a circa 30°, che nel piano cartesiano corrisponde alla posizione semi-barzotta.
Mentre rifletto sulle reminiscenze del liceo scientifico, Liliana mi gomma e, dopo un rapido abboccamento per recuperare la rigidità quasi perduta, si umetta l'orifizio anale di gel lubrificante e mi pone le terga nella posizione della carriola in riparazione, ovvero con le sue gambe sulle mie spalle. Entro nella spelonca anale e inizio a pomparla prima piano, assecondando le sue smorfie di dolore con affondi più lievi, ed infine spingendo fino a fondo corsa nel momento in cui la sua espressione passa dal semi-sofferente al gaudente-porchereccio. La strada è ormai aperta, la penetro dettando ritmi che vanno dal tango, lento e suadente, alla zumba, pompa-pompa-pompa-pompa-pompa-sin-egual!!!
Però non riesco ad esprimere appieno la mia musicalità, così estraggo lo strumento e la faccio appoggiare al divano Dolly-style (per chi non avesse capito, a pecorella). Così va decisamente meglio (anche se la T-tipa tra le chiappe ha più cicatrici di Frankenstein) perché ho il pieno controllo della base musicale e la incalco ben bene nel divano, quasi a farle ficcare la testa nell'interstizio tra seduta e schienale. Preso ormai dal raptus musicale, concludo la sonata con una rullata ed una lenta sfumatura nel finale. Sono soddisfatto, buona esecuzione dell'orchestra, sfilo il fratellino e mi accorgo che la tipa preferisce un'altra arte che non è quella musicale, ma piuttosto quella pittorica: sul gommino è infatti facilmente riconoscibile una riproduzione di pregevole fattura di un'opera di Pollock, famoso esponente americano del moderno astrattismo, con elementi base colore terra di Siena.....
Convinto che questo sia sufficiente a non visitare mai più la pittrice, usufruisco del bagno, molto pulito, per lavarmi le mani, e saluto con un "adios" piuttosto che con un "hasta la vista"....