Trittico emiliano, seconda tavola: Laura.
Amici dell’Emilia-Romagna, di passaggio nella vostra terra, ho colto l’occasione per godere di alcune tra le sue ricchezze. Stavolta non sono venute all’attenzione dei miei sensi le bellezze storico-culturali, paesaggistiche e monumentali, già ammirate in passato in diverse circostanze, bensì donne le cui profferte mi hanno solleticato nel corso del mio breve soggiorno.
Consentitemi, quindi, di unire ai vostri pregevoli contributi – che da un po’ di tempo leggo con piacere, apprezzando molto, tra l’altro, la disposizione amichevole che li ispira – anche quelli, da me redatti, relativi a tre incontri che ho avuto nelle città di Modena (uno; ma nella sezione dedicata a questa città avevo già scritto una recensione) e Bologna (due).
Spero vogliate gradire i miei saluti, che vi rivolgo con sincera stima.
(La medesima prefazione è anteposta a ciascun elemento del trittico. Il primo si trova qui:
http://gnoccaforum.com/esco…).
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: Laura
NAZIONALITA': argentina
ETA': 37
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: le foto sembrano sue
SERVIZI FRUITI: BBJ, RAI1
RATE DI PARTENZA: 100 per 40 minuti, 150 per 60 minuti
RATE CONCORDATO: 150
DURATA DELL'INCONTRO: 60 minuti
DESCRIZIONE FISICA: un metro e settanta circa di altezza; un po’ marcati i lineamenti del viso; per il corpo, rimando alle foto
ATTITUDINE: ottima in generale, eccezionale per alcuni aspetti (come dirò meglio più avanti)
REPERIBILITA': facile
FUMATRICE: non credo
INDEX: IDXceb4d43abe98e81a340123718e08465c
BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
http://www.pablitoescort.co…
Quando la chiamo, si mostra molto disponibile: mi riceverà anche alle 23, come le propongo. In pochi minuti sono al suo appartamento, in Viale A. Masini. Vi arrivo, per la verità, dopo aver superato a fatica le mie perplessità iniziali. Ho letto nel forum di atteggiamenti violenti, cui Laura si sarebbe abbandonata incomprensibilmente, o comunque irragionevolmente, nel corso di alcuni incontri. Laura mi accoglie con gentilezza. Mentre vado in bagno, mi invita a riscaldarmi bene le mani, perché le ha sentite fredde. È palesemente infastidita dal mio comportamento al momento della contrattazione: dopo essere stato reso edotto che la tariffa è di 50 euro per venti minuti e di 100 euro per quaranta minuti, le propongo di prendere, intanto, 100 euro per quaranta minuti (li appoggio su un mobile), salvo eventuale integrazione qualora abbia voglia di prolungare l’incontro, ma lei ribatte, con tono alquanto ruvido, che non posso giocare con il suo tempo e con il suo lavoro. Non ho difficoltà a comprendere il suo punto di vista. Le dico, allora, che desidero stare in sua compagnia un’ora, e lei mi sollecita a pagare la differenza (50 euro) prima di passare all’azione. Lo faccio, e si rasserena, dopo di che le mie mani e la mia bocca si mettono all’opera. Quando decide di passare alla sua specialità (così la definisce nella descrizione che fa di sé nel sito cui rimanda il link), mi accorgo subito che ci sa fare. Si mette in ginocchio tra le mie gambe, con le braccia distese e le mani appoggiate ai lati dei miei fianchi, poi si china, fa scorrere la lingua lungo l’asta, già pronta per ricevere tale benefico trattamento, e si lascia andare a un commento cui ormai sono abituato (lo ometto). Prende in bocca il mio membro sollevandolo dall’addome senza usare le mani. È solo un primo assaggio: dopo averlo riadagiato delicatamente – usando sempre soltanto la bocca – là dove l’ha ghermito poco prima, ne segue il profilo con la lingua scendendo verso lo scroto, che diventa, per un po’, l’oggetto principale delle sue attenzioni. Lo riprende in bocca (non userà mai le mani, proprio come promette nella sua descrizione) e comincia un movimento verticale che diviene sempre più profondo. Poi inizia a spingere, a spingere sempre di più, muovendo contemporaneamente la testa in senso laterale. Sento il glande arrivare nell’orofaringe, mentre lei continua a spingere, forse nel tentativo di arrivare a stringere con le labbra (e con i denti?) la base dell’asta. Non ce la può fare!... Infatti, non ce la fa, ma si ferma là dove nessuna ha mai provato ad arrivare. Se fosse riuscita nel suo intento, e avesse proseguito quel movimento scendendo fino alla radice del mio pene, non so quanto avrei resistito. Questo servizio, realmente speciale, dura una quindicina di minuti. È il momento di indossare il profilattico! Vengo una prima volta dopo che lei ha sapientemente e a lungo alternato, stando su di me, movimenti lenti e profondi ad altri più rapidi e superficiali. Mi pulisce con cura, poi ci distendiamo sul fianco, l’uno di fronte all’altra. Le passo un braccio sotto la testa, la spingo verso di me, mentre con l’altra mano le accarezzo il corpo, e le chiedo: “Ti piace essere coccolata?”. “E a chi non piace!”, risponde immediatamente. La bacio ovunque possa arrivare con la bocca, stringendola a me. Asseconda ogni mio gesto, poi mi dice: “Meno male che non sei uno psicopata… ma fino alla fine non si può dire… ce ne sono tanti in giro, sai?”. La tranquillizzo: non sono uno “psicopata” – come dice lei –, ma un uomo normale che la desidera ancora. “Vuoi farlo di nuovo? Va bene”, e dà inizio a un secondo trattamento speciale, che si ripete sulla falsariga del primo. Ricominciamo quindi: dapprima nella posizione del missionario, poi a pecorina, fino a quando, entro l’ora concordata, giunge il mio secondo orgasmo. Le mie ultime contrazioni gliele faccio sentire spingendo quanto più posso nella sua vagina (ma senza violenza) e rimanendo fermo lì, mentre lei commenta: “Mmh, com’è duro!”. Mi rivolge un ultimo apprezzamento per essere stato capace di venire una seconda volta a breve distanza dalla prima. È normale, Laura, quando si riceve un trattamento speciale come quello che riservi tu…
Naturalmente, tutto quanto precede è frutto della mia fantasia, cosicché l’eventuale riferibilità di elementi contenuti nella scheda e nel racconto a persone, a luoghi o a numeri di telefono realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.