Vi avevo lasciato con il fiato sospeso raccontandovi che, sognata la mitica Viola di Lacchiarella (vedi recensione), ero rimasto seduto sul divano di casa per un altro sonnellino ad occhi aperti...
Ebbene sì, addormentandomi davanti al caminetto di casa immaginavo che, a causa del pedaggio autostradale della Milano-Genova fino a Binasco di importo pari a VU-49 e dopo il sogno con la mitica Viola (danno VU-20) mi avviavo verso casa percorrendo la Pavese...
Devo dire che il sogno di Viola mi era particolarmente piaciuto, e nonostante l'avessi pompata perbene e fossi capitolato vigorosamente ma con orgoglio, beh...come dire, mi capite se... vi dico che... aò, c'avevo ancora il durello!
Si dà il caso che sulla via della Chiesa Rossa direz Milano, alle coordinate descritte dai colleghi sopra, visualizzassi in sogno due donzelle dall'aspettto chiaramente romulane, tzigane, per la precisione, entrambe molto sorridenti e in attesa di qualche volgiono avventore...
La zona mi è parsa molto tranquilla, e nonostante il traffico, riuscivo ad appostarmi per valutarle da vicino: ne notavo una prima, seduta su una sedia sul marciapiede come se fosse alla cassa di un bar, rossiccia e apparentemente prosperosa... e una seconda più lontana, più slanciata e molto sorridente...
Dovevo decidermi tra le due...nel frattempo, per spizzarle meglio, cominciavo una singolare trattativa per una sucata di minchia alla modica cifra di ...VU-31, vale a dire ciò che rimaneva della disavventura (imbocco, per sbaglio , dell'autostrada) e del sogno (Viola ti adoro). La cosa divertiva non poco la romulana rossiccia, che, ahimé per lei, chiamava l'altra collega ad avvicinarsi per rendersi conto dell'ingenuità della mia richiesta!
Ebbene, fatale fu per lei questa voglia di condivisione di battute: vedendo meglio l'altra collega, venivo rapito dal suo bellissimo sorriso, fisico slanciato e sguardo da cerva della Transilvania.
Ma soprattutto, cari colleghi di sogni, la cerbiattina con un paio di sguardi, una risata di gusto fronte della mia richiesta di onorare una pompa con VU-31 mi provocava sensisbilmente con il suo naso all'insù davvero carino ed ergonomico che giudicavo perfetto per accarezzamento d'asta nel corso di una pompa in puttancar..
Mi concentravo dunque su di lei, ignorando la collega rossiccia, e complici una paio di sguardi languidi e qualche battuta, mi caricavo questa bella donzella tzigana (di solito a me non piacciono, ma questa è caruccia), con fisico slanciato, pelle olivastra e naso sessuogeno.
Diceva di chiamarsi Gabriella, di essere da tanto a Milano e di avere una vita come le altre ragazze, con l'esigenza tuttavia di arrotondare di tanto in tanto. Imbosco tranquillo anche se in una zona di passaggio, con svestizione solo parziale da parte sua (è fatta bene, cmq, fisico slanciato e seno della 2a misura)e inizio della danza del su e giù alla modica cifra di VU-31 come pattuito, da corrispondere in bancononte e ...monete tipo juke box!
Scena da ridere, e pompa da piangere, almeno nelle fasi iniziali... pompaggio grossolano e poco sensuale. La donzella però è piacevole e volenterosa, sentiva il senso di responsabilità dell'impegno assunto, e allora come uno studente che deve recuperare nel secondo quadrimetre per non essere rimandato a giugno, cominciava a farsi guidare il capo come uno stantuffo che con regolarità cercava di farmi spurgare... le chiedevo di tirarmi fuori la lingua e di guararmi mentre, con il nasino all'insù e dopo un succhiaggio durato quasi 10 minuti, Gabriellina spurgava fuori dal mio membro...ciò che ancora era di Viola !
Ma si sa, l'orgasmo non è leale e per questo, tremolante e finalmente depurato, le esplodevo nel gommino avvolto nella sua bocca con sua grande soddisfazione e immenso mio orgoglio.
Ricapitolando: 1VU, 2 sogni belli, 1 pedaggio. Quando si dice che i soldi non sono tutto...