Fungo dell'Eur, salita verso il parco avventura, al primo incrocio vedo un camper nuovo nuovo, colore blu o cmq scuro, adesso di preciso non ricordo, ed era circa mezzanotte e mezza. Dal finestrino, aperto, luce soffusa e due trans/trav che chiacchierano tra di loro, una mora ed una bionda. La mora si affaccia e si propone, vu-20 menù completo di stappatura del culo della bottiglia, vu-30 menù turistico con sola ciucciata del tubero. Siccome sono astemio, opto per il lifting all'uccello con (lipo)suzione. La T-tipa non mi attrae più di tanto, capelli neri lunghi (probabilmente una parrucca) ma indossa degli occhiali da professoressa che mi fanno partire l'embolo.
Entro nel camper, molto bello, subito dietro i sedili di guida e passeggero c'è un tavolino al quale è seduta l'altra T-tipa bionda che nemmeno si gira, neanche fosse imbalsamata; a sinistra un angolo cottura essenziale ma funzionale, quindi la zona che occupa la maggior parte dello spazio adibita a trombo-room: un grande letto rotondo, una cabina doccia, luci soffuse e arredamento molto esclusivo. La T-tipa mi dirà poi che il camper è stato allestito appositamente su sua richiesta, quindi è un modello unico ed esclusivo.
mi sdraio sul letto, e parte con un bj, rigorosamente gommato sin dall'inizio, senza infamia e senza lode, nel senso che si impegna con buoni affondi e senza uso delle mani, ma io ero entrato più per vedere il camper che per altro. I minuti passano e mentre lei si adopera instancabilmente a stantuffare con stakanovista tenacia il mio fratellino, io mi trastullo rimirando gli interni, penso ai turni di lavoro dei giorni successivi e provo ad arrivare alla tasca dei pantaloni calati per prendere il mio smartphone, vorrei controllare se sia arrivata una mail che aspettavo, ma non riesco ad arrivarci con la mano e allora desisto. Provo ad allungare una mano verso le tette sballonzolanti al ritmo della pompa, ma mi dice di fare piano perché sono protesi (e quindi che succede, si staccano? Mah!) allora sposto la mano e inizio a titillare con le dita l'orifizio anale della T-tipa, senza particolare sollazzo, così giusto per distrarmi un po'.... Procedo ad un massaggino dilatatorio con pollice, indice e medio, dopodiché li introduco alternativamente nel (lo)culo, ma solo fino alla prima falange, non vorrei peccare di eccesso di confidenza.... Finalmente vengo nel gommino, pulizie di rito, ottimo social time di un minuto e trenta secondi, giusto il tempo di sapere che è pugliese, e poi via, verso nuove incredibili avventure... cioè, volevo dire verso casa... Nel viaggio di ritorno l'unico ricordo che conservo dell'esperienza è un acuto afrore di orifizio anale sulla punta delle tre dita citate in precedenza. Provo a lasciarle fuori dal finestrino ma l'odore non si toglie con il solo vento, ho bisogno di ricorrere ad un altro elemento: in auto ho una bottiglietta d'acqua, così, sempre fuori dal finestrino, infilo alternativamente le dita nel collo della bottiglia lasciando scorre un po' d'acqua, sciacquando il penetrante olezzo fino a farlo scomparire. Il tutto senza rallentare la mia marcia, soluzione potrei dire degna di McGyver (chi se lo ricorda? con un rotolo di spago, due caccole ed una spilla da balia era in grado di fermare un carro armato....).
So bene che non si può consigliare o sconsigliare, diciamo che raccomando l'esperienza solo se siete appassionati di camper....
