Le dinamiche della coppia possono essere molteplici, non discutibili, personali...ma potrei anche considerare l'eventualità che in una coppia possa esserci non una perfetta comunione, ma più spesso l'elemento dominante e quello che in qualche modo subisce il potere decisionale dell'altro.
Ribadisco che l'etica non può essere una assoluta, spesso si compone man mano nel corso della vita, partendo dalle basi che si hanno a partire dai primi 6 mesi di vita, quelli che sono alla base dei nostri successivi periodi di vita.
Ogni figlio avrà avuto dei genitori. o facenti veci, che avranno contribuito più o meno decisamente a formare una etica, la nostra.
La base cattolica avrà influito più di tutto il resto, e l'averla digerita e strutturata a seconda del proprio io sarà la base di ognuno di noi.
Il sentirsi in colpa di vispotereso lo vedo in quest'ottica, unita alla richiesta di chi ti sta intorno di vederti come vorrebbero gli altri che tu fossi.
La soluzione è avere il coraggio di estrapolarsi dagli altri e riuscire ad individuare la propria morale, quella che ti dà la sensazione di riuscire a vivere in mezzo agli altri in modo che ritieni corretto, e che ti dà la struttura dei comportamenti che ritieni corretti.
Purtroppo è difficile comunque essere retti anche al confronto con la propria morale, la carne è debole, ma tutto si risolve al mattino davanti allo specchio.
(vispo...ti piace questa, no ?!?)...E' quello il momento in cui guardandoti hai la capacità di confidarti se il tuo comportamento è giusto per i tuoi parametri.
Da quello che leggo di vispo...forse, ma dico forse, dare meno peso al desiderio di come gli altri ti vorrebbero, perché tanto prima o poi devi tirare le somme, ed accorgerti di avere vissuto come gli altri avrebbero desiderato che tu facessi non potrà darti un risultato soddisfacente.
E' vero, sei giovane, alla tua età non mi ponevo problemi di questo genere, e ti consiglio come altri di cogliere i frutti, assaporarli, tanto so e tu stesso sai che non commetterai cose incoffessabili, che quello specchio ti sorriderà tutte le mattine, comunque, che fare l'amore resterà fare l'amore, e basta.
Non puoi addossarti il peso di scelte altrui, che non condividi, non devi.
Le tue scelte saranno le tue e basta, il metro delle tue scelte sarà il tuo metro.
L'unico classico confine è che le tue scelte non devono danneggiare lo spazio di vita degli altri.
Un giorno, quando in quella libreria troverai non solo il libro desiderato, ma anche la persona che lo vorrà leggere seduta al tuo fianco, allora farai le considerazioni del caso, e saranno le tue, le vostre...e sono sicuro che saranno scelte condivise...
Il metro del vivere cambia con le età, l'esperienza, le situazioni...ci deve essere una base, ma tutto il resto deve essere mutevole, perché dobbiamo vivere, non subire le scelte altrui...
Non sopporto chi voglia dirmi come io devo vivere, e qualcuno qua te lo ha scritto chiaramente.
E per ricroger...secondo me si tradisce anche col pensiero...opere ed omissioni (cit. MEA CULPA).
Ovviamente secondo la mia etica...ma questa è un'altra storia.
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QUINDI...vispo...vivi le tue emozioni, gustale, digeriscile, stai tranquillo che non stai facendo niente, ma proprio niente di male, e chi osservi comportarsi diversamente dal tuo modo di vedere le cose, le sta solo guardando da un altro lato, e te ne devi fare una ragione.
Chi aspetto sa come sarò quando sarà con me, ma sa anche che nel frattempo posso avere altre visioni, tutto in fondo sta nel rapportarsi onestamente.
Sempre per quello specchio famoso, che al mattino non mente, mai.
(e con questa spero di aver rassicurato 9.1.1 e myway sul mio stato di salute psicofisico, anche senza supposte!)