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Se non è zuppa fa buon brodo.
Gallina vecchia, nulla stringe.
Chi troppo vuole, di spada perisce.
Chi di spada ferisce, fa buon sangue.
Buon vino è il padre dei vizi.
L'ozio ha le gambe corte.
La bugia inganna.
L'apparenza, la vince.
Chi la dura, sposa fortunata.
Sposa bagnata, leva il medico di torno.
Una mela al giorno, vita nuova.
Anno nuovo, c'è speranza.
Finché c'è vita, amicizia lunga.
Patti chiari, mezzo gaudio.
Mal comune, quel che finisce bene.
Tutto è bene quello che luccica.
Non è tutt'oro dente per dente.
Occhio per occhio non mettere il dito.
Tra moglie e marito, c'è di mezzo il mare.
Tra il dire e il fare s'impara.
Sbagliando non si comanda.
Al cuor poche parole.
A buon intenditor l’erba cresce.
Campa cavallo che non fa male a nessuno.
Un po' per uno, ognuno è re.
A casa sua , pericolo costante.
Donna al volante, l'aspetti.
Chi la fa, gode (la cacca)
Chi si contenta, pan bagnato.
Avrete capito che lo strabico a cui sono dedicate queste massime altro non può essere che il Cala-Turpin, Ben-Causi...col suo sguardo alternativo sul mondo può ricostruire il senso profondo delle cose che noi abbiamo perduto...
Dopo aver riletto questo popo' di minchiate nate da un' idea contorta e folle annaffiata di chianti, ci riconosco uno stile essenziale, diretto e incomprensibile...quello di baby86 ! Da un po' vado congetturando che la Baby quando non è in vena creativa scriva sul forum usando il suo secondo nick, quello del cala, appunto...
Io apprezzo in egual misura entrambi, come fossi la vostra mamma non faccio preferenze, non insistete, da bravi !
Cala se ci sei , lascia lo zampino.
Baby, non rispondermiiiiiiiiiiiii.
)
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Se non è zuppa fa buon brodo.
Gallina vecchia, nulla stringe.
Chi troppo vuole, di spada perisce.
Chi di spada ferisce, fa buon sangue.
Buon vino è il padre dei vizi.
L'ozio ha le gambe corte.
La bugia inganna.
L'apparenza, la vince.
Chi la dura, sposa fortunata.
Sposa bagnata, leva il medico di torno.
Una mela al giorno, vita nuova.
Anno nuovo, c'è speranza.
Finché c'è vita, amicizia lunga.
Patti chiari, mezzo gaudio.
Mal comune, quel che finisce bene.
Tutto è bene quello che luccica.
Non è tutt'oro dente per dente.
Occhio per occhio non mettere il dito.
Tra moglie e marito, c'è di mezzo il mare.
Tra il dire e il fare s'impara.
Sbagliando non si comanda.
Al cuor poche parole.
A buon intenditor l’erba cresce.
Campa cavallo che non fa male a nessuno.
Un po' per uno, ognuno è re.
A casa sua , pericolo costante.
Donna al volante, l'aspetti.
Chi la fa, gode (la cacca)
Chi si contenta, pan bagnato.
Avrete capito che lo strabico a cui sono dedicate queste massime altro non può essere che il Cala-Turpin, Ben-Causi...col suo sguardo alternativo sul mondo può ricostruire il senso profondo delle cose che noi abbiamo perduto...
Dopo aver riletto questo popo' di minchiate nate da un' idea contorta e folle annaffiata di chianti, ci riconosco uno stile essenziale, diretto e incomprensibile...quello di baby86 ! Da un po' vado congetturando che la Baby quando non è in vena creativa scriva sul forum usando il suo secondo nick, quello del cala, appunto...
Io apprezzo in egual misura entrambi, come fossi la vostra mamma non faccio preferenze, non insistete, da bravi !
Cala se ci sei , lascia lo zampino.
Baby, non rispondermiiiiiiiiiiiii.
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