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LucioTrappisti
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..riti atavici, quell'altro post m'ha dato da pensare..

Come è cambiato il sesso nel corso dei secoli?
Prima della religione, prima della morale, prima della legge..prima della moda!

Partendo da una situazione di libertà assoluta, pura e incontaminata, per arrivare ad oggi, dove la cultura del sesso ha subito e a sua volta influenza molteplici aspetti della società.
Da semplice atto riproduttivo a status simbolo.

Pensate alle innumerevoli mutazioni nel tempo, pensate alla pedofilia dei Greci, al Kamasutra, alla Dea Madre..

Quanto pesa la morale cattolica che impregna, o infetta che dir si voglia, la nostra visione del sesso?
Perchè da noi un pompino è visto come qualcosa di "sporco" mentre nel Kamasutra si vedono robe da impallidire?
Le perversioni stesse non sono semplici preconcetti?

Io qua vorrei fare un piccola digressione personale..tendenzialmente cerco di evitare gabbie mentali, hobby impegnativo dirà qualcuno..tolte poche cose che mi disgustano istintivamente, mi vien da pensare alla pedofilia o alla coprofagia, per il resto non ci vedo nulla di male nella maggior parte delle perversioni praticate da ognuno di noi, a modo proprio e finchè non si vada contro la volontà del partner.
Ma..e qui sta il punto..non sono ciò che si potrebbe definire un soggetto deviato o con tendenze perverse, almeno per quanto riguarda il sesso..
Non mi son mai fatto fare un segone coi piedi, nè mi faccio digitalizzare durante la fellatio, nè ci trovo qualcosa nel leccare buchi di culo..
Semplicemente non ho lo stimolo nel ricercare piacere con certe pratiche, presumo proprio perchè non ci vedo nulla di trasgressivo.

Voglio quindi chiedere agli amanti del perverso..che cazzo ci trovate?
Se non hai la birra puoi sempre trovare del whisky, sigarette, ma se non hai amore non hai un cazzo
calacausi
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LucioTrappisti:

nè ci trovo qualcosa nel leccare buchi di culo..

Ti porti un debito formativo a settembre, lo sai vero, ragazzo...?!?

http://tinyurl.com/mt2exgd

http://tinyurl.com/lkhxarpTorno subito...
eternoinnamorato
IMPERATOR (17909 post)
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Ciao


Ottimo questo thrad, e da "" Sottosezione: IL LIBRO DI GNOCCA-FORUM ""



In caso di Necessita' Contattate il Nostro Moderatore GIZUR
piaceresara
Pay girl (86 post)
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Approfitto di questo 3d per una precisazione doverosa su un punto molto citato, su cui spesso c'è conoscenza sommaria: la pratca della sessualità e della sodomia nella società dell'antica grecia.
Nella Grecia classica (purtroppo non ricordo molto della Grecia arcaica, quindi il mio periodo di riferimento è quello della Gande Atene, della nascita della democrazia e della filosofia, l'epoca del Partenone e di Pericle, eccetera...) ogni fanciullo all'inizio della sua pubertà veniva "spiritualmente" adottato da un uomo adulto, che aveva il compito di accompagnarlo nel passaggio all'età adulta, insegnargli come vive un uomo adulto, fargli da maestro di vita, insomma. All'interno di questo rito di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta era compreso l'atto di sodomia che l'adulto compiva sull'adolescente (suppongo anche legato al piacere dovuto alla stimolazione della prostata, ma questo sui miei libri non c'era scritto): questo atto era l'espressione fisica dell'amore puro, disinteressato e superiore che intrecciava il legame tra il maestro e il suo discepolo, puro perchè finalizzato alla trasmissione della propria cultura, disinteressato perchè non finalizzato alla procreazione e superiore perchè purtroppo già nella società classica le donne erano state relegate ad un ruolo secondario nella società (diversamente che nella grecia arcaica delle civiltà di Lesbo, Micene, Creta, eccetera).
Tale rito non può configurarsi come pedofilia, perchè:
1. strettamente regolamentato dalla legge ateniese
2. legato esclusivamente a quel periodo della vita di un ragazzo che va dalla comparsa della prima peluria alla crescita definitiva dei peli "da adulto" (si parla d parti intime e barba ed il pelo era esattamente il metro di misura di quella finestra temporale in cui un maschio poteva essere passivo)
3. la legge ateniese puniva con l'ostracismo (l'esilio) sia gli uomini che abusavano dei bambini di età prepuberale (non sono sicura che esista questa parola, diciamo pre peli), sia quegli uomini che continuavano ad essere passivi anche dopo il raggiungimento dell'età adulta (ovvero dopo che gli è cresciuta la barba)
Quindi:
1. la società greca non era nè pedofila nè omosessuale (tant'è vero che già cerano due tipologie di pay: le puttane, ovvero la feccia, e le ètere - ovvero le escort, tipo geishe giapponesi, addestrate nelle arti del canto, della danza e dell'oratoria nonchè uniche donne ammesse ai banchetti degli uomini) fatte salve le eccezioni, come adesso.
2. Achille e Patroclo non erano gay, semplicemente Achille era un adolescente all'epoca della guerra di Troia, e Patroclo era il suo maestro, tant'è vero che nel corso dei 10 anni dell'assedio Achille entra nell'età adulta e vuole la schiava Briseide, pur ovviamente mantenendo intatto l'amore platonico per il suo maestro di vita Patroclo.

Scusate la prolissità e quel pizzico di saccenteria, ma la cultura greca mi appassiona tantissimo
un bacio
Sara

PS spero di non aver sbagliato a postare qui e non nella sezione libro...
minkio
Hulk (1955 post)
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piaceresara:

Approfitto di questo 3d per una precisazione doverosa su un punto molto citato, su cui spesso c'è conoscenza sommaria: la pratca della sessualità e della sodomia nella società dell'antica grecia.
Nella Grecia classica (purtroppo non ricordo molto della Grecia arcaica, quindi il mio periodo di riferimento è quello della Gande Atene, della nascita della democrazia e della filosofia, l'epoca del Partenone e di Pericle, eccetera...) ogni fanciullo all'inizio della sua pubertà veniva "spiritualmente" adottato da un uomo adulto, che aveva il compito di accompagnarlo nel passaggio all'età adulta, insegnargli come vive un uomo adulto, fargli da maestro di vita, insomma. All'interno di questo rito di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta era compreso l'atto di sodomia che l'adulto compiva sull'adolescente (suppongo anche legato al piacere dovuto alla stimolazione della prostata, ma questo sui miei libri non c'era scritto): questo atto era l'espressione fisica dell'amore puro, disinteressato e superiore che intrecciava il legame tra il maestro e il suo discepolo, puro perchè finalizzato alla trasmissione della propria cultura, disinteressato perchè non finalizzato alla procreazione e superiore perchè purtroppo già nella società classica le donne erano state relegate ad un ruolo secondario nella società (diversamente che nella grecia arcaica delle civiltà di Lesbo, Micene, Creta, eccetera).
Tale rito non può configurarsi come pedofilia, perchè:
1. strettamente regolamentato dalla legge ateniese
2. legato esclusivamente a quel periodo della vita di un ragazzo che va dalla comparsa della prima peluria alla crescita definitiva dei peli "da adulto" (si parla d parti intime e barba ed il pelo era esattamente il metro di misura di quella finestra temporale in cui un maschio poteva essere passivo)
3. la legge ateniese puniva con l'ostracismo (l'esilio) sia gli uomini che abusavano dei bambini di età prepuberale (non sono sicura che esista questa parola, diciamo pre peli), sia quegli uomini che continuavano ad essere passivi anche dopo il raggiungimento dell'età adulta (ovvero dopo che gli è cresciuta la barba)
Quindi:
1. la società greca non era nè pedofila nè omosessuale (tant'è vero che già cerano due tipologie di pay: le p......, ovvero la feccia, e le ètere - ovvero le escort, tipo geishe giapponesi, addestrate nelle arti del canto, della danza e dell'oratoria nonchè uniche donne ammesse ai banchetti degli uomini) fatte salve le eccezioni, come adesso.
2. Achille e Patroclo non erano gay, semplicemente Achille era un adolescente all'epoca della guerra di Troia, e Patroclo era il suo maestro, tant'è vero che nel corso dei 10 anni dell'assedio Achille entra nell'età adulta e vuole la schiava Briseide, pur ovviamente mantenendo intatto l'amore platonico per il suo maestro di vita Patroclo.

Scusate la prolissità e quel pizzico di saccenteria, ma la cultura greca mi appassiona tantissimo
un bacio
Sara

PS spero di non aver sbagliato a postare qui e non nella sezione libro...
mi inchino davanti alla tua conoscenza
grande Sara
e non scherzo

ciao mink
LucioTrappisti
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piaceresara:

Approfitto di questo 3d per una precisazione doverosa su un punto molto citato, su cui spesso c'è conoscenza sommaria: la pratca della sessualità e della sodomia nella società dell'antica grecia.
Nella Grecia classica (purtroppo non ricordo molto della Grecia arcaica, quindi il mio periodo di riferimento è quello della Gande Atene, della nascita della democrazia e della filosofia, l'epoca del Partenone e di Pericle, eccetera...) ogni fanciullo all'inizio della sua pubertà veniva "spiritualmente" adottato da un uomo adulto, che aveva il compito di accompagnarlo nel passaggio all'età adulta, insegnargli come vive un uomo adulto, fargli da maestro di vita, insomma. All'interno di questo rito di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta era compreso l'atto di sodomia che l'adulto compiva sull'adolescente (suppongo anche legato al piacere dovuto alla stimolazione della prostata, ma questo sui miei libri non c'era scritto): questo atto era l'espressione fisica dell'amore puro, disinteressato e superiore che intrecciava il legame tra il maestro e il suo discepolo, puro perchè finalizzato alla trasmissione della propria cultura, disinteressato perchè non finalizzato alla procreazione e superiore perchè purtroppo già nella società classica le donne erano state relegate ad un ruolo secondario nella società (diversamente che nella grecia arcaica delle civiltà di Lesbo, Micene, Creta, eccetera).
Tale rito non può configurarsi come pedofilia, perchè:
1. strettamente regolamentato dalla legge ateniese
2. legato esclusivamente a quel periodo della vita di un ragazzo che va dalla comparsa della prima peluria alla crescita definitiva dei peli "da adulto" (si parla d parti intime e barba ed il pelo era esattamente il metro di misura di quella finestra temporale in cui un maschio poteva essere passivo)
3. la legge ateniese puniva con l'ostracismo (l'esilio) sia gli uomini che abusavano dei bambini di età prepuberale (non sono sicura che esista questa parola, diciamo pre peli), sia quegli uomini che continuavano ad essere passivi anche dopo il raggiungimento dell'età adulta (ovvero dopo che gli è cresciuta la barba)
Quindi:
1. la società greca non era nè pedofila nè omosessuale (tant'è vero che già cerano due tipologie di pay: le p......, ovvero la feccia, e le ètere - ovvero le escort, tipo geishe giapponesi, addestrate nelle arti del canto, della danza e dell'oratoria nonchè uniche donne ammesse ai banchetti degli uomini) fatte salve le eccezioni, come adesso.
2. Achille e Patroclo non erano gay, semplicemente Achille era un adolescente all'epoca della guerra di Troia, e Patroclo era il suo maestro, tant'è vero che nel corso dei 10 anni dell'assedio Achille entra nell'età adulta e vuole la schiava Briseide, pur ovviamente mantenendo intatto l'amore platonico per il suo maestro di vita Patroclo.

Scusate la prolissità e quel pizzico di saccenteria, ma la cultura greca mi appassiona tantissimo
un bacio
Sara

PS spero di non aver sbagliato a postare qui e non nella sezione libro...
vuoi essere la mia Elena?































































































































Se non hai la birra puoi sempre trovare del whisky, sigarette, ma se non hai amore non hai un cazzo
LucioTrappisti
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calacausi:

LucioTrappisti:

nè ci trovo qualcosa nel leccare buchi di culo..

Ti porti un debito formativo a settembre, lo sai vero, ragazzo...?!?
prof..è più forte di me..
ho 9 in cunnilingus, me lo abbassi a 8 e mi porti con la sufficenza di analogia, se mi boccia dovrò ripetere l'anno!!

non ne posso più di prendere ripetizioni dalla bidella mi chiama Spugna..
Se non hai la birra puoi sempre trovare del whisky, sigarette, ma se non hai amore non hai un cazzo
Glauco C
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piaceresara:

Approfitto di questo 3d per una precisazione doverosa su un punto molto citato, su cui spesso c'è conoscenza sommaria: la pratca della sessualità e della sodomia nella società dell'antica grecia.
Nella Grecia classica (purtroppo non ricordo molto della Grecia arcaica, quindi il mio periodo di riferimento è quello della Gande Atene, della nascita della democrazia e della filosofia, l'epoca del Partenone e di Pericle, eccetera...) ogni fanciullo all'inizio della sua pubertà veniva "spiritualmente" adottato da un uomo adulto, che aveva il compito di accompagnarlo nel passaggio all'età adulta, insegnargli come vive un uomo adulto, fargli da maestro di vita, insomma. All'interno di questo rito di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta era compreso l'atto di sodomia che l'adulto compiva sull'adolescente (suppongo anche legato al piacere dovuto alla stimolazione della prostata, ma questo sui miei libri non c'era scritto): questo atto era l'espressione fisica dell'amore puro, disinteressato e superiore che intrecciava il legame tra il maestro e il suo discepolo, puro perchè finalizzato alla trasmissione della propria cultura, disinteressato perchè non finalizzato alla procreazione e superiore perchè purtroppo già nella società classica le donne erano state relegate ad un ruolo secondario nella società (diversamente che nella grecia arcaica delle civiltà di Lesbo, Micene, Creta, eccetera).
Tale rito non può configurarsi come pedofilia, perchè:
1. strettamente regolamentato dalla legge ateniese
2. legato esclusivamente a quel periodo della vita di un ragazzo che va dalla comparsa della prima peluria alla crescita definitiva dei peli "da adulto" (si parla d parti intime e barba ed il pelo era esattamente il metro di misura di quella finestra temporale in cui un maschio poteva essere passivo)
3. la legge ateniese puniva con l'ostracismo (l'esilio) sia gli uomini che abusavano dei bambini di età prepuberale (non sono sicura che esista questa parola, diciamo pre peli), sia quegli uomini che continuavano ad essere passivi anche dopo il raggiungimento dell'età adulta (ovvero dopo che gli è cresciuta la barba)
Quindi:
1. la società greca non era nè pedofila nè omosessuale (tant'è vero che già cerano due tipologie di pay: le p......, ovvero la feccia, e le ètere - ovvero le escort, tipo geishe giapponesi, addestrate nelle arti del canto, della danza e dell'oratoria nonchè uniche donne ammesse ai banchetti degli uomini) fatte salve le eccezioni, come adesso.
2. Achille e Patroclo non erano gay, semplicemente Achille era un adolescente all'epoca della guerra di Troia, e Patroclo era il suo maestro, tant'è vero che nel corso dei 10 anni dell'assedio Achille entra nell'età adulta e vuole la schiava Briseide, pur ovviamente mantenendo intatto l'amore platonico per il suo maestro di vita Patroclo.

Scusate la prolissità e quel pizzico di saccenteria, ma la cultura greca mi appassiona tantissimo
un bacio
Sara

PS spero di non aver sbagliato a postare qui e non nella sezione libro...
Solo una precisazione nella Grecia Classica,gli uomini che svezzavano i ragazzini imberbi erano pederasti e non pedofili.Infatti,la pederastia è una forma di omosessualità verso i fanciulli prevalentemente maschi,mentre la pedofilia è una deviazione sessuale verso i maschi.Curioso,invece che a quell'epoca,gli uomini adulti avessero quasi sempre la barba,che era indice di maturità,di saggezza,ma anche di forza.A proposito di sessualità è uscito un libro di Alberto Angela che parla della sessualità nell'Antica Roma
Glauco C
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Glauco C:

piaceresara:

Approfitto di questo 3d per una precisazione doverosa su un punto molto citato, su cui spesso c'è conoscenza sommaria: la pratca della sessualità e della sodomia nella società dell'antica grecia.
Nella Grecia classica (purtroppo non ricordo molto della Grecia arcaica, quindi il mio periodo di riferimento è quello della Gande Atene, della nascita della democrazia e della filosofia, l'epoca del Partenone e di Pericle, eccetera...) ogni fanciullo all'inizio della sua pubertà veniva "spiritualmente" adottato da un uomo adulto, che aveva il compito di accompagnarlo nel passaggio all'età adulta, insegnargli come vive un uomo adulto, fargli da maestro di vita, insomma. All'interno di questo rito di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta era compreso l'atto di sodomia che l'adulto compiva sull'adolescente (suppongo anche legato al piacere dovuto alla stimolazione della prostata, ma questo sui miei libri non c'era scritto): questo atto era l'espressione fisica dell'amore puro, disinteressato e superiore che intrecciava il legame tra il maestro e il suo discepolo, puro perchè finalizzato alla trasmissione della propria cultura, disinteressato perchè non finalizzato alla procreazione e superiore perchè purtroppo già nella società classica le donne erano state relegate ad un ruolo secondario nella società (diversamente che nella grecia arcaica delle civiltà di Lesbo, Micene, Creta, eccetera).
Tale rito non può configurarsi come pedofilia, perchè:
1. strettamente regolamentato dalla legge ateniese
2. legato esclusivamente a quel periodo della vita di un ragazzo che va dalla comparsa della prima peluria alla crescita definitiva dei peli "da adulto" (si parla d parti intime e barba ed il pelo era esattamente il metro di misura di quella finestra temporale in cui un maschio poteva essere passivo)
3. la legge ateniese puniva con l'ostracismo (l'esilio) sia gli uomini che abusavano dei bambini di età prepuberale (non sono sicura che esista questa parola, diciamo pre peli), sia quegli uomini che continuavano ad essere passivi anche dopo il raggiungimento dell'età adulta (ovvero dopo che gli è cresciuta la barba)
Quindi:
1. la società greca non era nè pedofila nè omosessuale (tant'è vero che già cerano due tipologie di pay: le p......, ovvero la feccia, e le ètere - ovvero le escort, tipo geishe giapponesi, addestrate nelle arti del canto, della danza e dell'oratoria nonchè uniche donne ammesse ai banchetti degli uomini) fatte salve le eccezioni, come adesso.
2. Achille e Patroclo non erano gay, semplicemente Achille era un adolescente all'epoca della guerra di Troia, e Patroclo era il suo maestro, tant'è vero che nel corso dei 10 anni dell'assedio Achille entra nell'età adulta e vuole la schiava Briseide, pur ovviamente mantenendo intatto l'amore platonico per il suo maestro di vita Patroclo.

Scusate la prolissità e quel pizzico di saccenteria, ma la cultura greca mi appassiona tantissimo
un bacio
Sara

PS spero di non aver sbagliato a postare qui e non nella sezione libro...
Solo una precisazione nella Grecia Classica,gli uomini che svezzavano i ragazzini imberbi erano pederasti e non pedofili.Infatti,la pederastia è una forma di omosessualità verso i fanciulli prevalentemente maschi,mentre la pedofilia è una deviazione sessuale verso i bambini.Curioso,invece che a quell'epoca,gli uomini adulti avessero quasi sempre la barba,che era indice di maturità,di saggezza,ma anche di forza.A proposito di sessualità è uscito un libro di Alberto Angela che parla della sessualità nell'Antica Roma
LucioTrappisti
Full Member (50 post)
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Alberto Angela che parla di gnocca mi fa l'effetto di Brunetta intervistato, nè più nè meno
Se non hai la birra puoi sempre trovare del whisky, sigarette, ma se non hai amore non hai un cazzo
Marcogal
Sr. Member (265 post)
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@Sara: io credevo che Patroclo e Achille se la facessero. Tu mi hai messo il dubbio, ho guardato su wikipedia e ho trovato conferma, ecco lo stralcio:
Figlio di Menezio e di Stenele, era l'amante di Achille. Indossò le armi dell'amante quando questi,
<continua>
boh, non che sia importante, ormai sono tutti morti da un pezzo, e poi a me era simpatico Ettore.
Marcogal
Sr. Member (265 post)
K+ 87 | K- 80
Secondo me comunque vale la regola per cui ognuno dovrebbe fare ciò che si sente, non importa se con una pay o con la moglie. Anzi, a maggior ragione quando paga per farlo.
Fermo restando il rispetto della persona.
Sul fatto che ogni perversione sia in realtà accettabile, ho dei dubbi; a parte i risvolti legali, lasciamoli perdere per ipotesi, che dire comunque di un necrofilo ?
Qualche limite va messo.
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