hisroyalhighness:
DukeBomber:
Le ragioni dell'odio sono state analizzate a sufficienza. Guardando dall'altra parte del campo, troviamo le ragioni di Martina.
Martina ha 23 anni e soltanto tre mesi fa ha perso la madre. Si è licenziata per stare accanto al papà carabiniere che, nel tentativo di farle coraggio, le diceva: "siamo un esercito sgangherato, noi due, ma ce la faremo". Adesso l'esercito è lei, china sul padre intubato in ospedale che la guarda e muove le palpebre, cerca di parlarle, ma non può.
Chissà se vivrà, chissà come vivrà. Le pallottole del pistolero di Palazzo Chigi gli hanno danneggiato il midollo spinale.
Martina potrebbe inveire o perdonare, per i guardoni del dolore sarebbe la stessa cosa. A loro non interessa la qualità della reazione, ma la sua intensità: superficiale e isterica. Invece la figlia del carabiniere sceglie la strada più dura e più vera: accettare. Tutto, anche l'inaccettabile. "Ho perso un'altra volta il lavoro per seguire mio padre. Tutti i miei progetti sono di nuovo saltati. Pazienza. Si ricomincia. Si rifà un altro piano, un'altra speranza, altri obiettivi".
Senza saperlo, Martina ha dettato il programma di governo delle nostre vite per gli anni a venire. A lei sì, possiamo dare la nostra fiducia. Con convinzione.
piena solidarietà al carabiniere,anzi anche all'altro ferito in maniera meno gravemente.Il tuo è il classico esempio italiota del perchè in questo paese non cambierà mai niente.Giusto ricominciare,sperare,avere altri obbiettivi,tutte parole che non servono a nulla se chi ha sbagliato,rimane impunito,al posto di prima,continuando impunemente a far danni.In questo caso la speranza,gli obbiettivi rcicominciare,avere un'altro piano son tutte parole al vento che non servono a nulla se non a giustificare le malefatte di certi biechi personaggi,che solo nel bel paese passono esistere.Del resto l'attuale governo è un chiaro esempio che ognuno ha gli amministratori che si merita.Tutti a sparare l'uno contro l'altro,poi quando ci si diventa tutti commensali dello stesso tavolo,scordiamoci il passato.
A Torino, quando qualcuno prende un abbaglio, fa un errore (piccolo, nulla di trascendentale), incappa in una topica, una gaffe, il più delle volte involontariamente, usiamo dire "A l'a pijà na vaca per le bale", ha preso una vacca per le balle; cosa notoriamente impossibile, in quanto la mucche non sono dotate degli attributi dei tori.
In questo caso hisroyalhighness ha preso una vacca per le balle: ha risposto al post di chi aveva aperto il 3d, esponendo, in modo peraltro educato e civile, il suo parziale dissenso, in parte anche condivisibile (dicendo in sostanza che le belle parole non bastano, se non sono seguite da qualcosa di più concreto, che porti magari ad un cambiamento, in meglio è sperabile).
Ma ha sbagliato destinatario; perchè, se vogliamo dare a Cesare quel che è di Cesare (citazione), avrebbe dovuto rivolgersi a Massimo Gramellini, vicedirettore ed editorialista de "La Stampa".
Eh già, perchè quelle parole sono (quasi) le stesse di un suo articolo del trenta aprile.
http://tinyurl.com/bpdsrxn
Si può essere d'accordo o meno, in tutto od in parte, ma bisognerebbe sempre esser messi in grado di sapere con chi si sta parlando.
E bisognerebbe sempre, per correttezza, citare le fonti.
Non c'è nulla di male nel condividere con altre persone un pensiero, una frase o un intero articolo che ci ha colpito; molti nick qui hanno in firma o nel profilo frasi o detti memorabili, ne fanno una parte della loro personalità, non c'è nulla di cattivo in ciò; se qualcuno più bravo di me ha scritto qualcosa in cui mi riconosco uso le sue parole.
Si chiama "citazione".
Ma se non si "cita" correttamente si prende una vacca per le balle, e si inducono altri, seppur involontariamente, ad incappare nella medesima azione.
Con serenità
Tutto questo per non fare km inutilmente