L'Italia, ieri e oggi

pm150:

@giulia@:

. Per cui, aggregazioni di persone sempre piu' single, in case ove coinquilinare, ove si torni quindi all'altro risvolto storico: la solidarieta' e l'aiuto reciproco.

puoi fare qualsiasi facoltà, ma questa è la principale lezione in comune che moltissimi imparano all'università

gnaffete:

Stiamo cambiando...dobbiamo farlo...non dobbiamo farci sfuggire l'occasione di cambiare democraticamente con il voto...perchè se fallissimo ancora non ci rimarrebbe che imbracciare mazze e bastoni.

@giulia@:

. Per cui, aggregazioni di persone sempre piu' single, in case ove coinquilinare, ove si torni quindi all'altro risvolto storico: la solidarieta' e l'aiuto reciproco.

DukeBomber:

L'Italia è uscita dalle macerie di una guerra mondiale grazie a persone che ragionavano così. Statisti che inseguivano obiettivi e non sondaggi, imprenditori che rinunciavano agli utili per tradurli in investimenti, banchieri che prestavano denaro senza passare subito all'incasso, famiglie che risparmiavano sui cappotti dei figli ma non sui loro studi. Milioni di appassionati della vita che coniugavano i verbi al futuro, pur sapendo che non lo avrebbero goduto ma soltanto propiziato.
A chi, seduto su nuove macerie, si chiede da dove ripartire, mi verrebbe da indicare quello scatolone di lampadine bruciate.

DukeBomber:

L'Italia è uscita dalle macerie di una guerra mondiale grazie a persone che ragionavano così. Statisti che inseguivano obiettivi e non sondaggi, imprenditori che rinunciavano agli utili per tradurli in investimenti, banchieri che prestavano denaro senza passare subito all'incasso, famiglie che risparmiavano sui cappotti dei figli ma non sui loro studi. Milioni di appassionati della vita che coniugavano i verbi al futuro, pur sapendo che non lo avrebbero goduto ma soltanto propiziato.
A chi, seduto su nuove macerie, si chiede da dove ripartire, mi verrebbe da indicare quello scatolone di lampadine bruciate.

Non è mia, ma sottoscrivo parola per parola. Come disse una volta un tizio di un certo spessore: la differenza tra un politico e uno statista è che il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni.

DukeBomber:

Un amico racconta che qualche tempo dopo la morte del nonno ha dovuto liberare la cantina del suo appartamento.
Tra le altre cose ha trovato uno scatolone pieno di lampadine fulminate. Era accompagnato da un biglietto scritto a mano: "casomai in futuro inventassero un sistema per ripararle".
Dietro certi aneddoti affiora un mondo. Pare di vederlo, quell'uomo, mentre accatasta oggetti inutilizzabili in un angolo della cantina con la speranza segreta che un giorno possano servire ancora: se non più a lui, a qualcuno della sua famiglia.
C'è chi interpreterà il gesto del nonno come un rifiuto del consumismo o un afflato di tirchieria. Io al contrario vi sento la fiducia nel futuro. E' lei che abbiamo perso, è lei che ci sorride nostalgica da questi quadretti del passato che ammorbidiscono i cuori perché sembrano celare una risposta possibile alle angosce presenti.
L'Italia è uscita dalle macerie di una guerra mondiale grazie a persone che ragionavano così. Statisti che inseguivano obiettivi e non sondaggi, imprenditori che rinunciavano agli utili per tradurli in investimenti, banchieri che prestavano denaro senza passare subito all'incasso, famiglie che risparmiavano sui cappotti dei figli ma non sui loro studi. Milioni di appassionati della vita che coniugavano i verbi al futuro, pur sapendo che non lo avrebbero goduto ma soltanto propiziato.
A chi, seduto su nuove macerie, si chiede da dove ripartire, mi verrebbe da indicare quello scatolone di lampadine bruciate.

Non è mia, ma sottoscrivo parola per parola. Come disse una volta un tizio di un certo spessore: la differenza tra un politico e uno statista è che il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni.

nuru:

Essenza:

nuru:

nessuno ha più 'lungimiranza' in questo paese, nessuno crede che cominciando ora ogni piccolo sforzo si trasformerà in qualcosa di buono un domani, lontano ma sicuro.

Non credo.........persone lungimiranti ci sono....e molte....ma ti tagliano le ali e quindi chi ha il coraggio, porta la sua lungimiranza fuori dal posto in cui è sempre vissuto.....ecco perchè un buon futuro è molto lontano

Ciao Essenza,
No scusa, intendevo la lungimiranza in chi ci dovrebbe governare, non nelle persone. La capacità di dare un'impronta precisa a questa nazione. Non nelle persone: io per estrazione e per formazione culturale ho sempre e solo creduto nelle persone, nel popolo se vuoi...
Un augurio e un abbraccio a te!

Essenza:

nuru:

nessuno ha più 'lungimiranza' in questo paese, nessuno crede che cominciando ora ogni piccolo sforzo si trasformerà in qualcosa di buono un domani, lontano ma sicuro.

Non credo.........persone lungimiranti ci sono....e molte....ma ti tagliano le ali e quindi chi ha il coraggio, porta la sua lungimiranza fuori dal posto in cui è sempre vissuto.....ecco perchè un buon futuro è molto lontano

nuru:

nessuno ha più 'lungimiranza' in questo paese, nessuno crede che cominciando ora ogni piccolo sforzo si trasformerà in qualcosa di buono un domani, lontano ma sicuro.

paradosso:

DukeBomber:

Non è mia, ma sottoscrivo parola per parola. Come disse una volta un tizio di un certo spessore: la differenza tra un politico e uno statista è che il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni.

Indubbiamente un profondo spunto di riflessione caro Duke, ma di statisti ormai non c'è neanche l'ombra, solo opportunisti abili a mettere le mani in tasca a chi ancora lavora onestamente e seriamente.
In merito alle lampadine, nessuno ha inventato come ripararle ma ne sono state studiate di nuove che potrebbero durare qualcosa come 200.000 ore, ma non vengono prodotte perché se non si fulminano più, chi comprerebbe quelle nuove?

Anche questo dovrebbe far meditare...

DukeBomber:

Non è mia, ma sottoscrivo parola per parola. Come disse una volta un tizio di un certo spessore: la differenza tra un politico e uno statista è che il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni.