Sperando di non contravvenire al regolamento apro questa discussione con il mio nuovo nick, visto che il precedente "fetido" è stato bannato.
Tutto è scaturito da una mia affermazione che esplicitava i miei gusti riguardo alle escort.
Ho scritto pubblicamente che non gradisco le racazze che manifestano chiaramente un aparlata con cadenza meridionale.
Questa mia scelta è libera e tale e quale a quella di molti altri che decidono di frequentare ragazze di un tipo piuttosto che di un altro:
c'è chi ama le grasse, o robuste, e chi , come me non le gradisce
c'è chi ama le racasse di colore e chi, come me, non è interessato al genere.....
c'è chi ama le brazil e chi come me non le cerca di sicuro...
ecc....
In generale sono un po' refrattario a tutte quelle escort che si esprimono in maniera inequivocabile con uan cedenza tipica della loro zona di provenienza, sia essa al nord sia essa al sud.
Un accento marcato, alla sconsolata di zelig per capirci, non mi piace e non mi piace nemmeno sentire una donna che mi chiama "guagliò" o che usa il suo dialetto, meridionale o settentrionale rivolgendosi a me.
Io credo di essere italiano e voglio che quando ci si rivolge a me si parli italiano. NOn sono stato educato come gli altoatesini che adoperano il tedesco per mettere in difficoltà gli italiani che sono addetti al servizio ai tavoli nel resto d'Italia.
Questa è una questione di rispetto e di buona educazione.
Alla stessa maniera desidero che una escort adoperi un linguaggio appropriato evitando una eccessiva inflessione dialettale perchè la cosa mi dà fastidio.
Non ritengo che chi si confronta con me su questo forum si debba sentire offeso da questo mio modo di essere, perchè si tratta di una scelta che opero in quanto pagante.
Sperando di fare cosa gradita passo a voi la palla sottolieando che l'unica inflessione dialettale spiccata che amo è quella tipica dei toscani........una donna con quella cadenza potrebbe farmi bagnaare le mutande ancor prima di toglierle.
Il racconto qui riportato è finalizzato unicamente all'intrattenimento ludico letterario.
Tutto è scaturito da una mia affermazione che esplicitava i miei gusti riguardo alle escort.
Ho scritto pubblicamente che non gradisco le racazze che manifestano chiaramente un aparlata con cadenza meridionale.
Questa mia scelta è libera e tale e quale a quella di molti altri che decidono di frequentare ragazze di un tipo piuttosto che di un altro:
c'è chi ama le grasse, o robuste, e chi , come me non le gradisce
c'è chi ama le racasse di colore e chi, come me, non è interessato al genere.....
c'è chi ama le brazil e chi come me non le cerca di sicuro...
ecc....
In generale sono un po' refrattario a tutte quelle escort che si esprimono in maniera inequivocabile con uan cedenza tipica della loro zona di provenienza, sia essa al nord sia essa al sud.
Un accento marcato, alla sconsolata di zelig per capirci, non mi piace e non mi piace nemmeno sentire una donna che mi chiama "guagliò" o che usa il suo dialetto, meridionale o settentrionale rivolgendosi a me.
Io credo di essere italiano e voglio che quando ci si rivolge a me si parli italiano. NOn sono stato educato come gli altoatesini che adoperano il tedesco per mettere in difficoltà gli italiani che sono addetti al servizio ai tavoli nel resto d'Italia.
Questa è una questione di rispetto e di buona educazione.
Alla stessa maniera desidero che una escort adoperi un linguaggio appropriato evitando una eccessiva inflessione dialettale perchè la cosa mi dà fastidio.
Non ritengo che chi si confronta con me su questo forum si debba sentire offeso da questo mio modo di essere, perchè si tratta di una scelta che opero in quanto pagante.
Sperando di fare cosa gradita passo a voi la palla sottolieando che l'unica inflessione dialettale spiccata che amo è quella tipica dei toscani........una donna con quella cadenza potrebbe farmi bagnaare le mutande ancor prima di toglierle.
Il racconto qui riportato è finalizzato unicamente all'intrattenimento ludico letterario.