è iniziato stasera su Sky il sequel della prima fortunata serie del gladiatore trace 'Spartacus'. Fedele al suo stile 'splatter', la saga propone nel ruolo di Spartacus l'attore Liam McIntyre che sostituisce il povero Andy Whitfield, scomparso a causa di un brutto male durante le riprese della seconda serie. McIntyre assomiglia fisicamente a Whitfield, ma non dispone (a mio parere) dello stesso carisma. Piacevole, comunque, il ritmo della prima puntata.
Alla fine dell'episodio, mi è venuta spontanea una riflessione: sono passati oltre 2.000 anni, ma tutto sommato non è cambiato un granché. C'è sempre un tiranno che decide le sorti del suo popolo. Ci sono i politici che trafficano disgustosi dietro le quinte. Ci sono i ruffiani disposti a leccare i piedi al potente di turno. Ci sono donne che amano col cuore, e donne che amano per avere qualche vantaggio. Ci sono schiavi che si spaccano la schiena per poche monete. Ci sono uomini d'onore e codardi, uomini di valore e opportunisti privi di etica e morale. C'è il popolo, rassegnato e impotente: più che vivere sembra sopravvivere. Poi c'è l'eroe. Ma un tempo, forse, era tutto più semplice con una spada in mano...
Alla fine dell'episodio, mi è venuta spontanea una riflessione: sono passati oltre 2.000 anni, ma tutto sommato non è cambiato un granché. C'è sempre un tiranno che decide le sorti del suo popolo. Ci sono i politici che trafficano disgustosi dietro le quinte. Ci sono i ruffiani disposti a leccare i piedi al potente di turno. Ci sono donne che amano col cuore, e donne che amano per avere qualche vantaggio. Ci sono schiavi che si spaccano la schiena per poche monete. Ci sono uomini d'onore e codardi, uomini di valore e opportunisti privi di etica e morale. C'è il popolo, rassegnato e impotente: più che vivere sembra sopravvivere. Poi c'è l'eroe. Ma un tempo, forse, era tutto più semplice con una spada in mano...