I made a dream. Stavo in un paese molto molto lontano, bramoso dei graziosi servigi di alcune belle gnocche autoctone. E m'ingegno: ricerca del metodo per teletrasportarle nella stanza mia, la 401 di un hotel dal nome impronunciabile,
manco fosse un vulcano dell' islanda. Hotel rigorosamente selezionato "Girl/friendly" e wireless, le quintessenze di booking.com. L'idioma locale era a me straniero, ma non ostico, e permetteva un minimo di sillabazione intellegibile fra le parti sul campo, o meglio sopra le lenzuola del king size, IL campo. Ma bisogna avercela, la gnocca sopra le lenzuola del mio king size.
La vera difficolta' era la telefonata strategica dopo aver consultato
la bakeca lokale, azzinekughnaw o come diavolo si chiamava. San Google translator fu il Caronte che mi traghetto' fuori dalle secche di conversazioni matte e disperate.
Lo lingua di Dante, umiliata, storpiata, e alfine prostrata all'orecchio della straniera passera solitaria, faceva il suo lavoro: le gnocche trovavano sempre la porta 401, manco fossero passere scopiaiole, le migratorie per eccellenza. E arrivavano puntuali all'ora pattuita, manco fossero su una bernarda express (o era la bernina express?). Chissa' perche', la sorgente di confusione linguistica aveva il suo unico punto di accumulazione nella giusta, equa compensazione per il taxi. Non ci sono piu' le passere volanti di una volta. Tutte, dico proprio tutte, dall' altra parte della capitale, me le andavo a scegliere? Ma chissenefrega, si muore una volta sola.
Ecco, il sogno si realizza. La passera giace sul king size, le ali deposte sulla cappelliera. E' giovane e bella, frizzante e esotica. Adrenalina, endorfine, serotonina e cazzolina a mille. E faccio l' errore piu scemo, il mio piu' classico. Mi metto nei suoi panni. E le faccio intendere.... io felicissimo di avere qui la velina scopiaola, ma tu, hai un uomo di mezza eta' sull'altro lato del king size. Il subconscio a sottolineare la sperequazione. Non e' question de dinero, e' pura e semplice sperequazione.
E lei, gli occhi che brillano, labbra turgide pronte per umide e salivose effusioni, mi guarda e mi fa capire che oggi le e' andata di lusso. Spesso, ma proprio spesso, la passera scopaiola vola nell'alcova di un 80enne, 85enne. Quella e' vera canuzie. Potenza della farmaceutica. Il viagra ha cambiato il modo come i vecchi fanno testamento. Allarme lanciato dalla associazione dei notai.
Dovro' considerarmi fortunato se arrivero a 85. Poco ma sicuro. Ma sara' vera fortuna se la scopaiola visitera' anche allora la mia alcova? O sara' meglio saper ritirarsi al tempo giusto? Si lo so, sono un clown. Ma c'e' un tempo per tutto.
IMHO
Non morire senza aver provato la meraviglia di scopare con amore.
manco fosse un vulcano dell' islanda. Hotel rigorosamente selezionato "Girl/friendly" e wireless, le quintessenze di booking.com. L'idioma locale era a me straniero, ma non ostico, e permetteva un minimo di sillabazione intellegibile fra le parti sul campo, o meglio sopra le lenzuola del king size, IL campo. Ma bisogna avercela, la gnocca sopra le lenzuola del mio king size.
La vera difficolta' era la telefonata strategica dopo aver consultato
la bakeca lokale, azzinekughnaw o come diavolo si chiamava. San Google translator fu il Caronte che mi traghetto' fuori dalle secche di conversazioni matte e disperate.
Lo lingua di Dante, umiliata, storpiata, e alfine prostrata all'orecchio della straniera passera solitaria, faceva il suo lavoro: le gnocche trovavano sempre la porta 401, manco fossero passere scopiaiole, le migratorie per eccellenza. E arrivavano puntuali all'ora pattuita, manco fossero su una bernarda express (o era la bernina express?). Chissa' perche', la sorgente di confusione linguistica aveva il suo unico punto di accumulazione nella giusta, equa compensazione per il taxi. Non ci sono piu' le passere volanti di una volta. Tutte, dico proprio tutte, dall' altra parte della capitale, me le andavo a scegliere? Ma chissenefrega, si muore una volta sola.
Ecco, il sogno si realizza. La passera giace sul king size, le ali deposte sulla cappelliera. E' giovane e bella, frizzante e esotica. Adrenalina, endorfine, serotonina e cazzolina a mille. E faccio l' errore piu scemo, il mio piu' classico. Mi metto nei suoi panni. E le faccio intendere.... io felicissimo di avere qui la velina scopiaola, ma tu, hai un uomo di mezza eta' sull'altro lato del king size. Il subconscio a sottolineare la sperequazione. Non e' question de dinero, e' pura e semplice sperequazione.
E lei, gli occhi che brillano, labbra turgide pronte per umide e salivose effusioni, mi guarda e mi fa capire che oggi le e' andata di lusso. Spesso, ma proprio spesso, la passera scopaiola vola nell'alcova di un 80enne, 85enne. Quella e' vera canuzie. Potenza della farmaceutica. Il viagra ha cambiato il modo come i vecchi fanno testamento. Allarme lanciato dalla associazione dei notai.
Dovro' considerarmi fortunato se arrivero a 85. Poco ma sicuro. Ma sara' vera fortuna se la scopaiola visitera' anche allora la mia alcova? O sara' meglio saper ritirarsi al tempo giusto? Si lo so, sono un clown. Ma c'e' un tempo per tutto.
IMHO
Non morire senza aver provato la meraviglia di scopare con amore.
