Ciao a tutti, mi sono registrato principalmente per dare il mio contributo affinché il minor numero possibile di persone capitino nel covo della gang romena.
Qualche anno fa, quando probabilmente erano ancora poco note ai più, ci sono cascato anch'io. Identica tattica raccontata da chi mi ha preceduto: appuntamento telefonico in via Pacini, poi dirottato in via Sila. Fatto già di per sé fastidioso, perché indice di diffidenza o, peggio, cattive intenzioni.
Ma visto che non sono le uniche a farlo (può essere un espediente per non rendere subito noto il proprio indirizzo, e fin qui pazienza) non mi sono tirato indietro.
Appena messo piede in casa, però, ho capito immediatamente di essermi messo in una situazione spiacevole: erano cinque, forse anche di più, dall'aria strafottente a dir poco, e potenzialmente minacciose.
La biondina, che non so come si chiamasse, era quella delle foto. Carina, anche se in foto era molto meglio. Ma soprattutto dalle foto non traspariva tutta quell'aggressività che ora era invece evidente.
Avevo concordato per una cosa a tre, con due ragazze.
L'altra era piuttosto cessa ma, vista la situazione, il mio unico pensiero era ormai quello di salvare il salvabile e togliermi di torno il prima possibile. Forse avrei quasi preferito lasciare i soldi e andarmene direttamente, visto che lasciarle a mani vuote avrebbe significato evidentemente scatenare un bordello (nel vero senso della parola)e non potevo permettermelo per la situazione famigliare.
Entriamo in una camera e, sganciati i sesterzi, cominciano a dirmi di spicciarmi, spogliarmi, e a chiedermi (si fa per dire) che cosa volessi fare. Quando ho detto che potevamo cominciare con un rapporto orale da parte di tutte e due, la biondina mi risponde "col cazzo, che ti faccio un pomxino, io non ti faccio niente!"...
Quando poi ho incominciato a farmelo sollazzare dall'altra, lei mi fa con sguardo cattivo: "Adesso invece io ti scopo." Ma lo diceva come se fosse soltanto per farmi violenza, come per dire, vuoi solo un rapporto orale? Non lo vuoi completo? E io allora ti "violento".
La situazione aveva del grottesco: farebbe addirittura ridere, se non fosse che nel momento in cui ti trovi, solo, in mutande, in un covo di delinquenti, anche se donne, e non sai a che punto possano arrivare, ti senti piuttosto in pericolo. Senza contare che potrebbero nascondere armi o uomini in un'altra stanza.
Ho deciso quindi di fare buon viso a cattivo gioco... non me le sono trombate, ho ignorato con un sorriso l'affermazione della biondina sul volermi trombare per forza e sono venuto con un lavoretto preliminare dell'altra, con la biondina che faceva quel che le pareva. Entrava, usciva dalla stanza, un po' me lo menava, ecc... A dir la verità mi è sembrata anche un po' fuori di testa, come se potesse bastare una parola o un sorriso a fare scattare comportamenti imprevedibili ed opposti.
Ho avuto anche l'accorta ipocrisia, mentre mi rivestivo, di dir loro che sarei tornato dopo qualche giorno per fare altri giochetti. In realtà era solo un espediente per evitare il peggio, chessò, per evitare che tentassero di rapinarmi altri soldi sotto minaccia.
Così si è conclusa l'avventura e, sate sicuri, ogni volta che in seguito ho sentito "Via Pacini" ho cambiato destinazione alla svelta!
Questo, comunque, dovrebbe fare riflettere su un aspetto più generale, aldilà della gang romena.
Entrando in una qualunque casa, senza che nessuno sappia dove siamo (per ovvie ragioni), dove spesso una "presenza" occulta ti attende nascosta dietro la porta per poi richiudertela alle spalle... a ben pensarci è sempre un grosso rischio. Per fortuna non sono tutte come la gang romena, ma mi è capitato altre volte di percepire del pericolo.
Porte chiuse, in casa, con la presenza di "qualcuno" dall'altra parte che non si palesa... rumori... tv... ecc...
Insomma, in quali altri ambiti che non siano le xoccole, siamo disposti a ficcarci in situazioni simili?