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Ave
Hero Member (731 post)
K+ 294 | K- 78
Leggendo le varie notizie, questa mi ha fatto proprio saltare dalla sedia, faccio veramente fatica a credere che possano avvenire delle ingiustizie così eclatanti ma putroppo è la verità nuda e cruda.
Subire uno stupro è qualcosa di agghiacciante, che lascia il segno per il resto della vita, ma essere poi anche condannata con una pena superiore allo stupratore, beh questo è incredibile e fuori da ogni moralità.
Se poi le motivazioni della condanna sono una conseguenza dell'atto, ignobile, subito

http://tinyurl.com/ls48smy
singolo_mila
Sr. Member (309 post)
K+ 91 | K- 63
A Dubai vige la sharia, semplicemente è stata applicata.
Quando ci confrontiamo con società e civiltà che hanno avuto un percorso evolutivo diverso dal nostro a volte restiamo stupiti di quello che sucede.
Per loro semplicemente è normale, è la legge.
Se vogliamo parlare di integrazione tra le varie culture dobbiamo essere preparati a capire come integrare la sharia con la nostra idea di diritto, figlia dell'illuminismo.
Potrebbe essere un interesante compitino da fare a casa per i nostri politici.
Tutto ciò senza alcuna polemica.
pippo88
Full Member (81 post)
K+ 18 | K- 13
non ci sono parole!!!
Incredibile!
9.1.1.
IMPERATOR (4030 post)
K+ 1701 | K- 1041
che dire lo stupro e la cosa più ignobile che un essere umano può fare, non giustifico ne chi la fatto e nemmeno le autorità che hanno applicato la sentenza, ma quando vai in un paese estero dove DEVI sapere che esistono delle leggi diverse dal tuo paese, li accetti oppure semplicemente non vai, la ragazza non era li come turista ma per lavoro, quindi doveva sapere, ripeto non giustifico l'infamità di quello che è successo, la notizia riporta che il fatto e successo in un hotel durante un party con colleghi di lavoro, non credo che sia successo davanti a tutti, la ragazza avrà accettato di appartarsi con il BASTARDO, ripeto non giustifico, ma sei in un paese dove DEVI sapere che esistono certe leggi
Tutti vogliono il vostro bene. Non fatevelo portare via!
Ave
Hero Member (731 post)
K+ 294 | K- 78
Capisco che ci sono delle leggi, poi chiaramente possono essere condivise o meno ma restano sempre leggi, concordo con car che lo stupro sia la cosa più ignobile che un essere umano possa fare, è un gesto da condannare a prescindere da tutto.
Ad ogni modo sono curioso di come si svolgerà la vicenda, visto le relative mobilitazioni.
sydbarrett
Hero Member (703 post)
K+ 265 | K- 95
Una vicenda deplorevole, senza dubbio. Spero alla ragazza venga almeno riconosciuto di provenire da una cultura diversa e quindi assolutamente non avvezza a certe leggi! Che per quanto possano lasciarci allibiti, sempre leggi restano. Il riconoscere la mancata o incompleta conoscenza delle leggi autoctone da parte della ragazza non le restituirebbe sicuramente l'onore o mitigherebbe il dolore che sta provando dopo aver subito una schifezza come lo stupro, però avvicinerebbe un po' due "mondi", due culture a volte troppo lontane!
bucanero
Account eliminato
... se nel codice penale norvegese ci fosse (non lo so) una disciplina tipo quella prevista dall'art. 10 del nostro codice penale, lo stupratore potrebbe trovarsi in condizione di essere condannato per il delitto di violenza sessuale per il quale è prevista la pena minima dellla reclusione di cinque anni.

Per il resto, concordo con chi mi ha precedetuto.

Prosit

Bucanero
Mastroturbatore
Sandokan (1764 post)
K+ 143 | K- 29
Restiamo allibiti (giustamente) per le sentenze emesse da paesi stranieri in materia di stupro e come ricordava bucanero,in Italia la pena minima è di soli cinque anni..a meno che non ci siano attenuanti.

Sentenza  IDXc0df24cf09f0108b96ca3c6a2a2ae774  della Corte di Cassazione

"Stuprare una modella che ha posato nuda è fatto di minor gravità, perché la condotta disinibita induce a credere nella disponibilità al rapporto sessuale."
ricroger
Sr. Member (354 post)
K+ 55 | K- 30
singolo_mila:

A Dubai vige la sharia, semplicemente è stata applicata.
Quando ci confrontiamo con società e civiltà che hanno avuto un percorso evolutivo diverso dal nostro a volte restiamo stupiti di quello che sucede.
Per loro semplicemente è normale, è la legge.
Se vogliamo parlare di integrazione tra le varie culture dobbiamo essere preparati a capire come integrare la sharia con la nostra idea di diritto, figlia dell'illuminismo.
Potrebbe essere un interesante compitino da fare a casa per i nostri politici.
Tutto ciò senza alcuna polemica.
Infatti non si discute sul fatto che sia una legge, si discute sul fatto che sia una legge del cazzo!!!! semplice...Pure qua se prelevo più di 1000 euro dal mio conto devio giustificarli; e non discutiamo sul fatto che sia una legge, ma sul fatto che sia una legge sbagliata!!!
TOTTIÑO
Hero Member (515 post)
K+ 308 | K- 190
il loro sistema legislativo è pregno di norme che si rifanno a dettami ancestrali legati alla loro religione!!! il tutto per noi occidentali è decisamente incomprensibile, come lo sarebbe, se dovessimo essere giudicati. al giorno d'oggi, da un tribunale della "Santa Inquisizione Spagnola" (1500 D.C.)!!!! Alcune norme dovrebbero essere inderogabilmente applicate in qualsiasi angolo del mondo!!! Spero che un giorno si possa arrivare a tanto, anche se, ne dubito fortemente
TuDo QuE eU dIgO aQuI é Um AbSuRdO e Um ReSuLtAdO dA mInHa ImAgInAçãO
Lillo-1
Jr. Member (177 post)
K+ 24 | K- 24
Sta storia mi fa venire il voltastomaco, non amo le loro usanze e i loro costumi, per questo motivo dopo un solo viaggio in quei paesi ho sempre evitato di tornarci, ma questa è solo la mia modestissima opinione.
target
Jr. Member (192 post)
K+ 53 | K- 10
Posto che ovviamente il reato è deprecabile,ritengo che prima di muovere qualsiasi accusa sia fondamentale conoscere la legge del paese che ci ospita o affidarci a chi la conosce.In fondo è quello che chiediamo a chi viene in Italia.
Il fatto che la legge sia giusta o ingiusta è una questione culturale:quello che è giusto per noi potrebbe essere sbagliato per altri cresciuti in altri paesi.Vi accio un esempio:la leggein Giappone è molto diversa dalla nostra e anche molto particolari sono i processi ai quali,quando si arriva,si ottiene quasi sempre una condanna.Alcune cose per noi potrebbero essere assurde,eppure riteniamo il Gappone un paese tra i più civili.
Le leggi sono sempre discutibili,ma vanno rispettate
singolo_mila
Sr. Member (309 post)
K+ 91 | K- 63
target:

Posto che ovviamente il reato è deprecabile,ritengo che prima di muovere qualsiasi accusa sia fondamentale conoscere la legge del paese che ci ospita o affidarci a chi la conosce.In fondo è quello che chiediamo a chi viene in Italia.
Il fatto che la legge sia giusta o ingiusta è una questione culturale:quello che è giusto per noi potrebbe essere sbagliato per altri cresciuti in altri paesi.Vi accio un esempio:la leggein Giappone è molto diversa dalla nostra e anche molto particolari sono i processi ai quali,quando si arriva,si ottiene quasi sempre una condanna.Alcune cose per noi potrebbero essere assurde,eppure riteniamo il Gappone un paese tra i più civili.
Le leggi sono sempre discutibili,ma vanno rispettate
I tuoi argomenti non fanno una piega.
Ma credo sia molto difficile rispettare una legge che condanna sopratutto la vittima.
La ragazza avrebbe volentieri fatto a meno di farsi stuprare e non solo per la condanna penale.
Non vedo il modo di adeguarsi alle loro leggi se non subire lo stupro e non sporgere denuncia.
W la barbarie e chi continua a sostenere il relativismo culturale.
target
Jr. Member (192 post)
K+ 53 | K- 10
singolo_mila:

I tuoi argomenti non fanno una piega.
Ma credo sia molto difficile rispettare una legge che condanna sopratutto la vittima.
La ragazza avrebbe volentieri fatto a meno di farsi stuprare e non solo per la condanna penale.
Non vedo il modo di adeguarsi alle loro leggi se non subire lo stupro e non sporgere denuncia.
W la barbarie e chi continua a sostenere il relativismo culturale.
Beh,i musulmani potrebbero dirti che le leggi francesi che non permettono il burka sono un oltraggio alla loro religione e non possono rispettarle.
Ovviamente in questo caso il tipo di reato non è paragonabile,ma quello che volevo farti capire è che la legge va rispettata.Nel caso in oggetto,ci sarebbero state diverse alternative:
-tanto per iniziare,evitare di appartarsi,visto che,come qualcuno ha fatto notare,è l'unico modo in cui possa essere successo tutto;
-chiedere il consiglio di un legale prima della denuncia,per essere sicuri di come agire;
-denunciare il collega nel proprio paese,ammesso che l'aver commesso il reato fuori dai confini non infici la perseguibilità.
Detto questo,ovviamente noi parliamo col senno di poi,chissà come avremmo reagito noi in un caso simile?
singolo_mila
Sr. Member (309 post)
K+ 91 | K- 63
@target.
Mi dispiace fare un ping pong con te ma penso che ci siano un po di luoghi comuni nei tuoi argomenti. Permettimi di chiarirli senza alcuna vena polemica.
La copertura della donne mussulmane non e' un precetto religioso ma un fatto culturale delle singole regioni geografiche, infatti abbiamo molti tipi di velo che vanno dal hijab al burca.
Nel Corano non vi sono indicazioni specifiche sul dovere di imporre ale donne coperture di testa viso o corpo. Per cui farci credere questo da parte di alcune comunita' islamiche e' puramente pretestuoso.
Anche nella bibbia si parla di presentarsi nella casa di Dio a capo coperto e fino a qualche decennio fa le donne si recavano in chiesa con un velo tra i capelli.
Circa la necessita' di rispettare la legge farei alcune osservazioni. La legge a cui ti riferisci risale al VII secolo ed e' considerata immutabile in quanto diretta emanazione divina.
La civilta', il pensiero del diritto e la filosofia del diritto in questi XIII secoli sono molto cambiati, all'uomo si riconoscono dei diritti naturali che un tempo non erano neanche immaginabili, ma loro sono fermi alla sharia.
Per cui penso che essere obbligati a rispettare tali leggi sia la negazione di ogni fondamentale diritto dell'uomo. L'uomo puo' anche non credere in Dio ed avere ugualmente il diritto ad esistere, oppure puo' decidere di cambiare l'oggetto della propria fede senza essere condannato alla pena capitale per apostasia.
Le leggi sono certamente le fondamenta per ogni popo o Nazione na quando calpestano gli elementari diritti dell'uomo vanno cambiate. Personalmente credo che trasformare una vittima in un colpevole sia un atto abberrante se pur suffragato da una qualsiasi legge. Reputo anche che gli uomini di maggiore sensibilità abbiano il dovere di lottare contro tali mostruosità e non accettarle supinamente in quanto legge. Le leggi devono evolversi.
singolo_mila
Sr. Member (309 post)
K+ 91 | K- 63
singolo_mila:

@target.
Mi dispiace fare un ping pong con te ma penso che ci siano un po di luoghi comuni nei tuoi argomenti. Permettimi di chiarirli senza alcuna vena polemica.
La copertura della donne mussulmane non e' un precetto religioso ma un fatto culturale delle singole regioni geografiche, infatti abbiamo molti tipi di velo che vanno dal hijab al burca.
Nel Corano non vi sono indicazioni specifiche sul dovere di imporre ale donne coperture di testa viso o corpo. Per cui farci credere questo da parte di alcune comunita' islamiche e' puramente pretestuoso.
Anche nella bibbia si parla di presentarsi nella casa di Dio a capo coperto e fino a qualche decennio fa le donne si recavano in chiesa con un velo tra i capelli.
Circa la necessita' di rispettare la legge farei alcune osservazioni. La legge a cui ti riferisci risale al VII secolo ed e' considerata immutabile in quanto diretta emanazione divina.
La civilta', il pensiero del diritto e la filosofia del diritto in questi XIII secoli sono molto cambiati, all'uomo si riconoscono dei diritti naturali che un tempo non erano neanche immaginabili, ma loro sono fermi alla sharia.
Per cui penso che essere obbligati a rispettare tali leggi sia la negazione di ogni fondamentale diritto dell'uomo. L'uomo puo' anche non credere in Dio ed avere ugualmente il diritto ad esistere, oppure puo' decidere di cambiare l'oggetto della propria fede senza essere condannato alla pena capitale per apostasia.
Le leggi sono certamente le fondamenta per ogni popolo o Nazione ma quando calpestano gli elementari diritti dell'uomo vanno cambiate. Personalmente credo che trasformare una vittima in un colpevole sia un atto abberrante se pur suffragato da una qualsiasi legge. Reputo anche che gli uomini di maggiore sensibilità abbiano il dovere di lottare contro tali mostruosità e non accettarle supinamente in quanto legge. Le leggi devono evolversi.
poetadelvizio
Jr. Member (128 post)
K+ 53 | K- 16
La cosa più sconcertante di queste notizie è la reazione che scatenano.
Diventano l'alibi per dimostrare la supposta superiorità delal nostra cultura.
Paradossalmete , in un forum come questo, additato ed additabile da nobili personaggi quali Casini Pierferdinando, Formigoni Roberto, Nanopelato Silvio, si solleva l'ignominia di un simile atto e della cultura sottostante, senza però nascondere quanto noi non siamo affatot diversi da loro.
La peste del mondo sono le religioni monoteiste e l'uso strumentale che se ne fa. Dei tre personaggi sopracitati, liberamente eletti a tripudio di popolo nel nostro paese, i primi 2 pensano che le donne servano a fare figli, il terzo ad essere scopate. La differenza dei 2 pensieri è nellaspetto estetico. Ai primi due piacciono quelle chiatte che spingono il carrello della spesa, al terzo le taglia 42 in minigonna giropassera. Ci stracciamo le vesti a criticare paesi che manteniamo con i nostir soldi, commercializziamo con la cina, una dittatura, siamo in europa con l'Irlanda, paese più retrivo della città del vaticano.
Magari fossimo figli dell'illuminismo: ne siamo la negazione !
Siamo il paese della controriforma senza mai avere conosciuto la riforma.
Non dimentichimo che fino al 1970 non 1570 !!! Lo stupro, in italia, era un reato contor il buon costume e non contro la persona.
L'indignazione per una sentenza della corte di cassazione che riconosce attenunti genriche se stupri una modelal di nudo viene da un reiterato puttaniere forumista, la ggenteal bar pensa veramente che se vai in giro con la minigonna, se poi te lo picchiano senza chiederti te la sei cercata.

Scusate lo sfogo
Emiratiarabiitalia
Poeta
singolo_mila
Sr. Member (309 post)
K+ 91 | K- 63
Caro poeta, i tuoi argomenti sono validi ma devi collocarli secondo una corretta scansione temporale e direi statistica.
Gli anni '70 sono trascorsi da un po, ed il medioevo anche.
Il pensiero dei vari Casini e compagni rappresenta una sparuta minoranza ed in ogni caso non sono in grado di far lapidare le fedigrafe , per fortuna.
In ogni caso Tu qui puoi indignarti per le bizzarre sentenze della corte di cassazione. In Arabia rischieresti qualcosina in piu'.
Il relativismo culturale e' un'aspirazione morale non una realta'.
Quanti esprimono le tue idee li inviterei a vivere per un annetto da quelle parti, io ci sono stato, e il discorso potremmo riprenderlo al ritorno.
Non e' sufficiente riferire della barbarie occidentale del passato per sostenere che siamo uguali a loro. Noi siamo in cammino, lentamente o velocemente ma stiamo percorrendo la strada dei diritti naturali dell'uomo; per loro questa e' una bestemmia.
target
Jr. Member (192 post)
K+ 53 | K- 10
Non era mia intenzione discutere la validità o l'origine di leggi e precetti:non ho sufficienti conoscenze.
Quello che volevo dire è che ci sono sicuramente paesi considerati più "civili",ma che comunque hanno leggi assurde o da noi ritenute tali.
Le leggi sono frutto della cultura e se in Italia sono cambiate molto negli anni diventando più civili,o almeno seguendo quello che è ritenuto socialmente civile,lo stesso non si può dire in molti paesi arabi.Ma questo dipende dalla nostra percezione di civile e da quella che in molti paesi del mondo è ritenuta tale.In altri paesi la percezione è differente e noi non siamo nessuno per metterla in discussione,anche se ci sembra sbagliata.
Per semplificare intenddire che quello che sembra sbagliato a noi può sembrare giusto ad altri e viceversa,ma non è semplice stabilire quale sia la verità.
Ovviamente la violenza di qualsiasi tipo è da condannare,però un omosessuale potrebbe vedere come violenza psicologica la possibilità di non potersi sposare in Italia,eppure la legge non lo prevede...
Chiudo perchè potremmo discutere per giorni con centinaia di post senza venirne a capo.Il mio pensiero,indipendentemente dalla sua correttezza,è che bisogna rispettare le leggi della Nazione in cui siamo,anche se ci sembrano sbagliate,oppure subirne le conseguenze.
poetadelvizio
Jr. Member (128 post)
K+ 53 | K- 16
Mi rendo conto di avere espresso un pensiero parziale e fraintendibile.
Quello che intendevo dire era che trovo profondamente sbagliata la presunzione di superiorità culturale di cui ci ammantiamo, e non mi sto riferendo a nessuno di questo forum, sto parlando genericamente della cosìddetta opinione pubblica italiana, ogni qualvolta parliamo di questi fatti, quando avvengono distanti da noi. Che poi, se proprio vogliamo dirla tutta, se viene usata violenza ad uan donna in africa è perchè son primitivi, nei paesi arabi è perchè son mussulmani,in puglia son terroni, e quindi questo metro si rivela buono per ogni occasione. Il mio intento non era di giustificare nessuno, solo di sbattere giù dal piedestallo la nostra presunzione tricolore.

Detto questo, non concordo col fatto che "si debbano rispettare" le leggi di un paese "si è costretto a rispettarle" la differenza sembra sottile, ma è sostanziale.
Rispetto , cioè "provo rispetto" per le leggi di un paese migliore del mio , dove il grado di civiltà si misura in leggi sane e rispettabili, non solo da un punto di vista procedurale o giuridico, ma da un punto di vista morale ed etico.

La nostra legislatura è superiore a quella di alcuni paesi (e sottolineo alcuni) perchè figlia di una civiltà superiore, che ci viene dall'illuminismo, dalla rivoluzione francese, dai grandi filosofi del secolo scorso, dal fatto che , fortunatamente, l'alfabetizzazione, non sia passata attraverso l'insegnamento di un unico libro, ma che l'alfabetizzazione sia stato lo strumento per accedere a tutti i libri.

Che poi non si sia raggiunto un livello paragonabile alle armi intellettuali disponibili è altro conto ancora.

Ritengo che non sia affatto sbagliato riconoscere la superiorità della nostra civiltà proprio in nome del fatto che le nostre radici più antiche sono in una società non molto diversa da quella nella quale le donne valgono meno di niente, e da quello stato, con enormi sforzi, ci siamo affrancati.

Ritengo che la parola "tolleranza" usata a vagonate proprio dalla parte politica cui io stesso appartengo, sia una dichiarazione di viltà di cui la storia ci chiederà conto.
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