So già di rischiare una denuncia dalla Harley e ho la certezza di diventare antipatico a tutti i colleghi Harleysti.
Ma non resisto più!
Sono due giorni che a Roma si vive con il rumore di queste “particolari” motociclette che a quanto pare non possono circolare se non adeguatamente personalizzate e, quasi invariabilmente, rese più rumorose da modifiche agli scarichi.
Non riesco a capire l’amore per questi oggetti di culto. Hanno prestazioni da scooter (sia come velocità che come tenuta di strada), consumi da auto di media cilindrata, costi elevati all’origine che diventano astronomici per le moto più estremamente personalizzate. Non discuto sull’estetica ma a me non piacciono neanche un po’!
Ma soprattutto l’harleysta è (con le dovute eccezioni) una persona assolutamente priva di rispetto per il prossimo.
Passano loro ed è questo ciò che conta.
Sveglio un bimbo con i 140 decibel dei miei scarichi svuotati? Peggio per lui!
Faccio venire l’esaurimento a chi mi abita vicino riscaldando la moto 5 minuti sotto la sua finestra? Lui non capisce… Io ho la Harley! E potrei continuare a lungo…
Se poi ci fermiamo anche a guardarli troviamo in media (con eccezioni ovvio!) dei cinquantenni sovrappeso che si vestono come ted boy americano degli anni 50! Con tutto il rispetto per i gusti di tutti, li trovo patetici.
Addentrandosi un po’ nelle loro “regole” si scopre che un malcapitato che si avvicinasse a quel mondo senza conoscerlo rischierebbe di brutto perché alcune cose sono proibite ai novizi, tipo, mi raccontavano, mettere tre patch sul giubbotto… Si rischia di essere fermati e, nella migliore delle ipotesi, “gentilmente” invitati a staccarne subito una!
Ma di tutto questo non mi importerebbe assolutamente nulla se non avessero deciso di invadere Roma e di ammorbarci con la loro puzza e il loro rumore per un certo numero (temo imprecisato!) di giorni.
A Roma c’è il Papa, Il presidente delle Repubblica, Il governo, tutte le ambasciate mondiali, si svolgono la quasi totalità delle manifestazioni di protesta e di propaganda (a proposito oggi c’è anche il gay pride!) e un enorme numero di spettacoli e manifestazioni sportive… anche le Harley no grazie!
Ma non resisto più!
Sono due giorni che a Roma si vive con il rumore di queste “particolari” motociclette che a quanto pare non possono circolare se non adeguatamente personalizzate e, quasi invariabilmente, rese più rumorose da modifiche agli scarichi.
Non riesco a capire l’amore per questi oggetti di culto. Hanno prestazioni da scooter (sia come velocità che come tenuta di strada), consumi da auto di media cilindrata, costi elevati all’origine che diventano astronomici per le moto più estremamente personalizzate. Non discuto sull’estetica ma a me non piacciono neanche un po’!
Ma soprattutto l’harleysta è (con le dovute eccezioni) una persona assolutamente priva di rispetto per il prossimo.
Passano loro ed è questo ciò che conta.
Sveglio un bimbo con i 140 decibel dei miei scarichi svuotati? Peggio per lui!
Faccio venire l’esaurimento a chi mi abita vicino riscaldando la moto 5 minuti sotto la sua finestra? Lui non capisce… Io ho la Harley! E potrei continuare a lungo…
Se poi ci fermiamo anche a guardarli troviamo in media (con eccezioni ovvio!) dei cinquantenni sovrappeso che si vestono come ted boy americano degli anni 50! Con tutto il rispetto per i gusti di tutti, li trovo patetici.
Addentrandosi un po’ nelle loro “regole” si scopre che un malcapitato che si avvicinasse a quel mondo senza conoscerlo rischierebbe di brutto perché alcune cose sono proibite ai novizi, tipo, mi raccontavano, mettere tre patch sul giubbotto… Si rischia di essere fermati e, nella migliore delle ipotesi, “gentilmente” invitati a staccarne subito una!
Ma di tutto questo non mi importerebbe assolutamente nulla se non avessero deciso di invadere Roma e di ammorbarci con la loro puzza e il loro rumore per un certo numero (temo imprecisato!) di giorni.
A Roma c’è il Papa, Il presidente delle Repubblica, Il governo, tutte le ambasciate mondiali, si svolgono la quasi totalità delle manifestazioni di protesta e di propaganda (a proposito oggi c’è anche il gay pride!) e un enorme numero di spettacoli e manifestazioni sportive… anche le Harley no grazie!