Sofia, fiore orientale a Cinisello

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Lette alcune note negative in altre rece, ero timoroso di trovarmi in un gerontocomio popolato da comodini… ma il mio spirito d’avventura mi ha spinto ad immolarmi per la causa e a verificare di persona.
Mattina presto presto, troppo presto per la CG che tiro giù letteralmente dal letto, l’alito infatti non era dei più profumati ma visto l’esito dell‘incontro… chissenefrega!
Via della regione che abbiamo sulla sponda opposta del Grande Fiume, al numero di partenza. Per intenderci alla Crocetta di Cinisello, strada parallela a Testi, di fronte a MW.
Chiamo, apre, terzo piano. Si socchiude una porta, entro e… mi lustro gli occhi! Altro che comodino cinquantenne, è giovane sotto i trenta (lei asserisce di averne 23), alta poco meno di 1,70, gambette snelle e piedi sul 38, adeguati all’altezza, in infradito. Indossa mutandine e magliettina intima e lascia intravedere un corpo snello, non largo, sodo, con una bella seconda piena piena. Sbadiglia ed ha i capelli arruffati, ma chissenefrega! Si sveglia presto e mi aiuta a lavarmi, anzi si struscia su di me mentre mi lavo. Il mio lui è già sull’attenti.
L’appartamento si sviluppa su un corridoio, due stanze, un bagno ed una cucina: ordinato e sufficientemente pulito.
Si chiama Sofia e parla un italiano basic basic, sufficiente ad intendersi. “Io giapponese e cinese”. Per me ha una faccia più da coreana, ma comunque, per i miei gusti, carina.
Entriamo in stanza e riceve una telefonata, risponde e parla un paio di minuti in pechinese. Ne riceverà almeno 6 o 7 e non risponderà più, solo una volta ha controllato il numero, per il resto è rimasta sul pezzo.
E’ seduta sul letto mentre parla, ne approfitto per inginocchiarmi davanti a lei e prenderle i piedi tra le mani. Asseconda sorridendo il mio gioco e mentre parla, me ne struscia uno sul corpo e mi ficca l’altro in bocca: non aspettavo altro.
Finita la telefonata la spoglio ed iniziano i rigiramenti. Faccio prima a dire cosa non mi ha concesso: RAI 2 e AR centrato (periferico sì. L’ho digitalizzata profondamente in ambo i canali, leccata in ogni foro, presa in RAI 1 in ogni posizione (la mia preferita, missionaria con un piede in bocca e l’altro che mi stuzzica il capezzolo, con mia mano nella sua bocca), accarezzata, strizzata e coccolata. E’ proprio bella soda ed atletica.
Lei mi ha assecondato e ha lasciato fare, anzi ha preso spesso l’iniziativa, soprattutto per farsi strizzare i capezzoli e farsi adorare i piedi, dito per dito, pianta, fianco e tallone. Ha ciucciato anche i miei, su mia richiesta. E’ una vera fontana di umori, si è bagnata dall’inizio alla fine e mi ha accarezzato e leccato in ogni dove, anche nelle orecchie. Si è lasciata masturbare dolcemente sul clito.
Ci sa fare di bocca, senza usare le mani. Ha una lingua spiralifera e mi ha ben bene lucidato asta e gioielli, anche risucchiandoli.
Sono stati 35 minuti d’orologio (50 in totale) di vero godimento e piacere. Mi ha incappucciato solo per RAI 1, il resto è stato tutto scoperto, con un lungo strusciamento iniziale esterno che l’ha fatta subito bagnare. FK non profondi ma continui.
Finale: piedi suoi, uno in bocca, l’altro in una mia mano, mani sue, una infazzolettata per parare schizzo e l’altra impegnata in prostatico; mani mie, una che tiene e titilla un suo piede, l’altra impegnata in smanettamento. La sua lingua sulla punta del glande. Arrivato al dunque, prende il primo schizzo e poi si sposta. Penso che avrei potuto finire in CIM.
Finito, inizia a scherzare e a continuare il prostatico (scoperto), divertendosi a vedere i miei sobbalzi nel ritenere l’ultimo piacere.
E’ stata socievole e simpatica. “Io amica, come me, fale la spesa, lei bassa (con un gesto delle mani)”. Ho chiesto per la doppietta: VU+20. Sicuro che la farò, se l’amica è come lei, ne vale ben più che la pena.
Mio danno? VU.
Caramelline, saluti e via a lavorare.