Sabato sera,
dovendo smaltire il classico ingrifamento che non ti farebbe dormire, vado a caccia.
In questo paese di bacchettoni, ormani alle 12.15 tutti i centri sono chiusi.
Parto da De Marchi/Giustizia sperando nelle labbra superiori e inferiori di Angelina. Chiuso.
Comincio a pellegrinare verso ovest, tutti chiusi.
Arrivo nel triangolo di Cenisio, ove c'era un CM ove ho versato fiumi di sperma che ora è una sala slot, e vedo aperto il centro all'inizio di Govone.
Non ci voglio andare: l'unica volta, un paio d'anni fa, ho avuto la mia peggiore esperienza ever.
Dopo un'altra mezz'ora a buca, Aosta, Cucchiari, persino Certosa, volendo dormire ci torno. Ormai le 1.15 ma è ancora aperto.
Ma in chiusura, vedo uscire l'ultimo cliente che evita il mio sguardo. Anzi, il penultimo.
La ragazza che mi capita ha un bel fisico, sui 35, ma una faccia da bulldog.
Mi sveste lei, smanacciando il pisello barzotto, e mi propone a VU un 6 mani con orale e due shots.
Accetto: a un comando secco, ne entrano altre due.
Ce n'è una giovanissima, e non è un temibile scaldabagno, signori.
E' un'autoclave. Ha un culo pensato e fatto non per le sedie ma per i divani.
Il bulldog inizia con una sega fatta con le ginocchia, mentre le altre mi leccano i capezzoli e accarezzano confusamente qua e la, intercalando lunghi sbadigli.
La terza, una secca non bella ma comunque migliore delle altre, è simpatica, mi parla e mi slingua generosamente (FK) nonostante una fiatazza d'aglio che mi ero fatto in una trattoria, ovviamente cinese.
Il primo shot non arriva a 10 minuti.
Il secondo non arriva proprio... a quel punto ero davvero pronto per dormire.
Il cane mi dice che se torno il giorno dopo mi fa il secondo a metà prezzo.
Ma l'unico motivo per andarci, a parte il linguone della secca, che invece è bagnato assai, è solo l'orario.
Un postaccio.