CRISTINA ventenne– notturna –ora in piazza Emilia (MI)

Gran bel modo di accogliere il nuovo anno, questo che hai scelto e attuato, Carnevale. Come pure riuscitissima la scelta della protagonista femminile; che ormai, mi sembra di intuire, puo’ davvero essere considerata una tua Musa prediletta. E degnissima, visti i momenti di ‘picco’ raggiunti.

Avevo già letto con grande piacere, di quando festeggiasti con lei il suo compleanno (l’eterno ’20 anni’ ) con dei dolci, (la torta Duomo se non erro) divenuti subito companatico nell’amplesso. Ed è questo, quello del cibo, uno dei temi forse più suggestivi e coinvolgenti, del sesso quando non lo si voglia praticare semplicemente ‘crudo’. Cibo e corpo, cibo e desiderio, cibo e stimolazione; … e infine il corpo da assaporare. La sessualità va nutrita.

Bellissima la scena della bottiglia. Certo non è nuova; ma andranno pur rotte le regole del galateo e l’asettico versare nell’ apposito bicchiere trasparente; tanto più che si brindava ad un 2016 foriero di piacere e, credo, di trasgressione. E visto che si stava già deliziosamente trasgredendo …

Il mio benvenuto al nuovo anno non è stato così bello, (conto di rifarmi pero&rsquo ma è bello immedesimarmi in questo ‘vostro’ beneaugurale inizio.

Sul tema del cibo qualche flashback ce l’ho anch’io. Ricordo, anni fa una mia compiacente amica offrirmi una cospicua parte della sua fetta di ‘pandoro’ non prima di averla intrisa nella sua deliziosa e succulenta patatina. Si sa; sono molto apprezzate le varianti del pandoro fantasiosamente farcite o glassate.

Riguardo il lodevolissimo uso del mandarino che hai suggerito alla tua Musa, nel mentre leggevo dell’operazione di ritaglio della buccia ho ricordato quanto raccontatomi anni fa da un amico, che veniva deliziato da una amante dalla fantasia prorompente.
Ebbene, il frutto (del piacere) era l’immarcescibile banana. Frutto che è forse diventato addirittura un simbolo universale. L’amante fantasiosissima, durante i suoi tipici preliminari al calore rosso, tiro’ fuori una banana e un coltello da cucina. Lui la guardo’ con crescente apprensione. Lei con due tagli precisi, ricavo’ un cilindro piuttosto corto dal frutto, che aveva presumibilmente già scelto della misura ‘giusta’. Al che, svuoto’ questo cilindretto della sua saporita polpa. Infine si avvicino’ a lui, sempre più esterrefatto; … si mise in ginocchio davanti all’uccello e gli calzo’ il cilindretto di buccia di banana come se fosse una sorta di preservativo. Naturalmente non per fargli svolgere la funzione di barriera tipica del profilattico; … inizio quindi un pompino dei suoi soliti; a quanto lui mi diceva sublimi … e durante il pompino faceva scorrere o con le mani o con la bocca, questo aderentissimo e stimolantissimo anello su e giù, esaltando ulteriormente il piacere.
Situazione paradigmatica dei cosiddetti “momenti di sublime godimento” … senza contare la cerebralità di una simile porcaggine, addirittura sconfinante nell’ingegneria del piacere.

Insomma, la frutta produce anche frutti inaspettati e spesso ‘quando si è alla frutta’ non si è certo a corto di idee ne tantomeno in un frangente morigerato.

Con questi ricordi e nell’attesa di nuovi episodi, va a te, Carnevale, il mio seppur virtuale, Karmico ringraziamento.

Karzan

Amici, vi ringrazio molto, vi ho scritto anche in privato, perché senza lettori interessati non ci sarebbe neanche il piacere della scrittura, e per come nei giorni scorsi avete elevato il dibattito forumistico, fino al tema delle fonti delle fantasie erotiche.
Sono d’accordo (mi sa che qui dentro, per ragioni anagrafiche, non siamo in pochi a nutrire nostalgie dei tempi che furono) sul fatto che oggi la disponibilità alluvionale di immagini stereotipate di mera routine pornografica rischia di appiattire le fantasie (in quella che chiamo la sessualità delle sigle), mentre si tratterebbe sempre di elaborare situazioni personali anche a partire da allusioni indirette o suggestioni più meditate.
Vi ricambio anch’io con il classico K (quando il timer non me lo impedisca a causa di qualche assegnazione recente ad alcuni di voi). Ah, però, adesso che mi viene in mente, chi intendesse passare effettivamente da Cristina può anche farsi avanti per una meno virtuale fetta di pandoro, alla mia salute. Infatti dovevamo festeggiare il nuovo anno, passata ormai anche l’Epifania che proverbialmente chiude il ciclo, saranno stati quasi due mesi che non ci si vedeva, e le ho portato una bottiglina di spumante, un pandoro comprato a dicembre per questo scopo precipuo, ma rimasto inutilizzato a causa della mancanza di opportunità allettanti… E 100 euri, perché cominciavo anche a sentire il languore della sua intimità pandoresca, per rielaborare la citazione propostaci da Drdave. Invero, dovendo scegliere fra le tipicità municipali, i suoi pregi posteriori evocherebbero piuttosto il panettone ambrosiano, ma lei preferisce il concorrente veronese. Dopo il brindisi, le ho chiesto di spompinare la bottiglia; lei prima ha effettuato il tipico saliscendi sul collo ma, un po’ abbattuto dalle tante esperienze stradali di riduzione del nobile pompino al mero su e giù delle labbra, l’ho sollecitata a lavorarsela anche di lingua. Allora ha effettivamente cercato con la punta della lingua l’interno del collo della bottiglia. Devo dire però che è stato un momento più di divertimento che di erotismo, perché lei continuava a ridere, accrescendo la complicità ma abbassando la tensione, anche se quando ha tirato fuori la lingua il coinvolgimento è cresciuto (gliel’ho fatto toccare con mano), io la fissavo e lei mi prendeva in giro: “come sei serio”. Lo zucchero a velo l’abbiamo destinato all’uso prescritto dalla ricetta, poi, sul letto, una spolveratina al mio petto, che la Pandorina ha leccato apprezzandone il sapore, quindi, lei seduta, ai suoi capezzoli, e a quel punto il dolce compito è toccato alla mia lingua. Un altro po’ l’ho disseminato lungo l’asta dell’uccello, già turgido e rivestito del preservativo (senza ho chiesto tante volte, ma a me ha sempre risposto di no). Però come non pensare con commozione agli anni semplici di una volta, quelli che hanno preceduto il consumismo, quando una delle gioie del Natale erano i mandarini? Bisogna mantenere le tradizioni! Fortunatamente Cristina ne aveva in casa, ne ha sbucciato parzialmente uno e poi l’ha spremuto nel suo pugno sulla mia bocca, così me lo sono gustato doppiamente, e sui miei capezzoli, per raccogliere con la lingua il succo schizzato sul mio petto. Solo dopo abbiamo proceduto con le pratiche solite e già esaustivamente raccontate.
Morale della favola: il pandoro è rimasto semi-integro, a parte l’asportazione di un paio di fettine, a casa di Cristina, con la busta di zucchero a velo (se non se lo sbafa tutto lei, visto che è golosa e le sua guance ridenti dimostravano che le vacanze se le è godute anche da questo lato). Per soddisfare eventuali preferenze salutistiche di arance o mandarini, ne ha una dispensa.

Grazie infinite drdave,

per la gentilezza Karmica ma sopratutto per questa raffinatissima memoria storica. Che non è solo ‘storia’ ma vivida sensazione che l’erotismo trova il suo Zenith non certo nella congestione dei simboli, nel profluvio delle immagini …. proprio oggi, nell’epoca dei social, degli smartphone che fotografano a 20 o 40 mega, che filmano in 4k e condividono tutto all’istante; bisognerebbe chiedersi cos’è davvero capace di stimolare più’ a fondo la fantasia erotica.

Un fumetto, anche se apparentemente ‘limitato’ consentiva viaggi mentali erotici oggi ormai inimmaginabili. O quantomeno, tralasciati dai più. Oggi vai su youporn e con due click raggiungi in due ore l’assuefazione.

Quando vidi la prima copertina di Karzan fu una folgorazione, seppur piccolissimo capii che quella era la vera ‘versione’ di Tarzan. Anche da piccoli si capisce subito qual è il passaggio successivo allo stereotipo noioso di Tarzan … tutti quei muscoli, quelle donne, quella natura selvaggia, quelle gesta estreme devono trovare l’inevitabile sbocco in una libido selvaggia e appagante. Ahahah e questo anche da giovanissimo lo intuivo. Evviva.

Appena mi sarà possibile riKambierò abbondantemente i Karma.

Karzan

Poiché settimana prossima avrò una trasferta lavorativa a Milano, e ciò mi permetterà di vivere uno dei momenti migliori, se non il migliore, della mia attività di punter, vale a dire il Grand Tour della circonvallazione esterna, cercando spunti da mettere in pratica, ancora una volta mi sono imbattuto nella squisita penna di Carnevale (che amo scrivere con la maiuscola). Il risultato è il desiderio di conoscere, in tutti i sensi, la ragazza che ha ispirato e reso concreti tanti sogni.

Grazie Carnevale, un Karma virtuale perché ancora non posso.

Grazie per le precisazioni, carnevale. Quel mio unico contatto con cristina risale a molto tempo fa, influenzato probabilmente anche da un mio modo di entrare in contatto molto meno sciolto di quello acquisito in seguito. Riproverò.

Spesso di fronte ai nick utilizzati dai colleghi rimpiango di non avere dedicato più tempo alla scelta del mio.
In questo caso complimenti e un k+ a karzan in ricordo delle indimenticabili pippe che da ragazzo mi furono sollecitate da quegli albetti ormai purtroppo quasi introvabili!

drdave

carnevale:

Superata a pieni voti la prova dell’ascensore già raccontata, Cristina è diventata la compagna di quelle sedute di sesso un po’ meno routinario cui quest’estate ho avuto il tempo di dedicarmi. Lei non è, né vuole essere, la porca della porta accanto.

che dire, se non che provo grandissima ammirazione per chi, come te, Carnevale, eleva l'attività di punter ad Arte, sublime Arte del vivere emozionandosi, plasmando queste stesse emozioni dal materiale apparentemente inerte del vivere quotidiano.
Non posso ancora mettere dei K+, ma è come se lo avessi ripetutamente fatto.

Karzan

Ok grazie mille

Panino76:

in che punto staziona di solito ?

Le coordinate ancora valide sono quelle indicate da JoeyRambone, che ricopio: 4 5 . 4 6 2 4 4 4 , 9 . 2 1 7 1 2. Circa all'angolo fra piazza Emilia e viale Piceno, a destra provenendo da Loreto e procedendo verso corso XXII marzo.

Scusa Carnevale, non ci capisco più niente, in che punto staziona di solito ?

Grazie mille

drdave:


mi era sfuggito che Cristina concedesse "la sua intimità posteriore", per citare un altro classico del cinema italiano, Amarcord. Il prezzo che riporti più sopra è standard o di favore?
Ragazza che mi attira molto, anche se purtroppo l'unica volta che ho accostato mi ha risposto con una freddezza tale che mi ha convinto a lasciare perdere.

Ciao

drdave

Karissimo Drdave, riprendo qui la tua domanda da altra discussione perché riguarda direttamente la prestazione di una ragazza con profilo proprio.
Io so che l’anale è in listino a 100, io le ho pagato le sedute che l’hanno incluso fra 80 e 100, lo sconto lo possiamo considerare frutto un po’ di negoziazione e un po’ di fidelizzazione. Non so se lo metta a disposizione dal primo incontro o con qualche riserva. Ci starà un po’ attenta anche lei a non farsi fare a pezzi dal cliente sbagliato, però mi ricordo distintamente una conversazione abbastanza insolita in cui abbiamo parlato del suo piacere. Cioè, approfittando di una certa naturalezza di comunicazione venuta con gli anni, le ho chiesto: lascia stare la prestazione professionale, i soldi che guadagni in più, ma a te piace di più il culo o la figa? Perché insomma altre me lo danno ma lo capisco che lo fanno per lavoro o per accontentare un cliente abituale, diciamo che al massimo cercano di reggere il colpo (o i colpi) e nulla più, mentre con Cristina ho spesso avuto un’impressione diversa. Infatti mi ha risposto che “come donna” (così proprio) le piace di più essere sodomizzata. Infatti, lei che è una ragazza che non simula in modo plateale, non fa la porca e non si lascia andare oltre certi limiti, tuttavia protrae la propria masturbazione, appoggia dolcemente la testa sul gomito e fa parlare il suo corpo con altri piccoli ma inconfondibili segni d'abbandono. D'altra parte io ho sempre iniziato delicatamente la penetrazione e una volta che mi ha detto "basta" abbiamo cambiato subito. Insomma, se in questa pratica la si riesce a coinvolgere con la giusta complicità dà soddisfazione.
Quanto alla freddezza che hai registrato, non so dirti, forse un inizio un po’ stentato, perché nei nostri incontri si è sempre posta con simpatia e voglia di scherzare.

k 19 per vistadifalco

Thread unito

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X Unire 3D o segnalazioni ,inviate un PM con LINK
https://www.youtube.com/wat…

Ha un tatuaggio abbastanza evidente sulla gamba, zona caviglia, e qualche tatuaggino sparso. Non sono un grande amante di questi distintivi e quindi, pur avendo ben presente il corpo di Cristina, non ne tengo a mente la mappa precisa. Confronta comunque i tuoi ricordi con il profilo più dettagliato della stessa ragazza a questo indirizzo: http://gnoccaforum.com/esco… Anzi adesso scriverò per chiedere l’unione delle due discussioni, visto che è dispersivo dover raccogliere così le informazioni. Poi è inevitabile, e direi piuttosto ovvio, che il riconoscimento della ragazza con cui sei stato… lo faccia tu!

ciao.
penso di averla testata.
se e' lei mettero la mia recensione.
per aso questa ragazza ha parecchi piccoli tatuaggi?

EL TANCA:

THE BEST ~EXCELLENT !!!! k+ for you !!!!

Grazie El Tanca, sono contento che ti siano piaciuti questi fuochi, ti ricambierei volentieri secondo le regole della k-avalleria, ma ti avevo dato io il tuo plus 176 ieri mattina, quando ho letto la divertente idea di Carmen Lasorella, quindi come sai adesso il sistema non mi fa sparare un altro colpo. Ci siamo in-k-rociati!

grazie carnevale per la tua testimonianza.

THE BEST ~EXCELLENT !!!! k+ for you !!!!

Continua da:
1. Aria: aurora consurgens.
2. FUOCO: D’AMORE ACCESI
Dopo aver preso gli accordi necessari, mi presento a casa di Cristina con 100 euri, per una seduta diversa dalle nostre abituali, che non racconto più, dedicata, senza addentrarmi nel BDSM che non pratico, ad esplorare il simbolismo del fuoco, sotto la forma delle fiamme dell’erotismo, con una invenzione particolare. Porto con me le uniche due candele che ho a casa, due candele benedette con immagini religiose, non molto indicate alla circostanza forse, se non per approfondire l’insondabile connessione fra la sacralità e la sensualità, che resta interessante in ogni sua manifestazione. Lei spacchetta delle specie di lumini rossi che si era già procurata.
Rinunciamo all’illuminazione elettrica e, nel buio, accendo una delle mie candele, sul tavolo, e i suoi lumini, ponendoli attorno al letto, che così diventa un catafalco dell’abbraccio fra eros e thánatos, sul comodino e sullo scaffale soprastante. Quindi passo il fuoco ad un’altra delle mie candele e gliela consegno. Siamo nella penombra, nudi, lei davanti allo specchio, io prima discosto e poi vicino al suo corpo. Candela alla mano, le chiedo di illuminare per me le sue tette, la figa, il culo (memorabile lo scorcio di lei che, compiaciuta di sé, si guarda dietro di sbieco), poi il mio cazzo già duro. Sono bagliori soffusi di luce calda che, con effetti di chiaroscuro barocco, di volta in volta riducono tutto il mondo percepito ai particolari della nostra anatomia erogena.
Poi ci mettiamo a letto e chiedo a Cristina, che impugna sempre la mia candela, di lasciarla sgocciolare sul mio corpo. Mi ispira la scena più famosa di “Body of evidence” , un vecchio filmaccio con Madonna che non mi sognerei di consigliare di guardare per intero, ma che contiene una sequenza giustamente famosa, un gioco di candele cui, nei miei anni verdi e solitari, immagino di aver dedicato anche qualche sega. Vincendo l’iniziale perplessità, Cristina sviluppa autonomamente una notevole intuizione squisitamente libertina, che allude alla combinazione di piacere e tormento e scavalca il suo erotismo di norma più immediato e genuino: avvicina la fiamma alla mia pelle e mi lecca i capezzoli mentre mi fa colare la cera sul petto e sulla pancia, acquisendo subito disinvoltura nel ruolo ambivalente di seviziatrice-ristoratrice. La sensazione è quella di una puntura, con l’unica conseguenza di un temporaneo arrossamento della pelle che in un’ora è già riassorbito (dunque la controindicazione è non avere una moglie con cui giustificarsi).
Svuotato da poco, il mio autocontrollo è massimo e capace di intensificare la serata di passione. Sempre a lume di candela, passiamo attraverso il pompino (protetto) semplice, poi sviluppatosi in un sessantanove, per continuare nell’anale, durante il quale, da me invitata, anche per favorire la penetrazione più profonda, lei si masturba. Continuiamo fino a quando, provata, Cristina mi chiede: “facciamo un po’ di figa?”. Benissimo! Si cambia il preservativo per riprendere il pompino in una diversa posizione (con me inginocchiato e non sdraiato sul letto), passando poi alla pecorina sulle ginocchia e infine sulla pancia. A questo punto concludiamo fra i cigolii. Noto che nelle posizioni da tergo e sulla pancia Cristina dispone le gambe in una plastica e arrapante posizione a ranocchia. Il viso, invece, lo tiene appoggiato con la guancia sul suo lato sinistro: prendo allora un lumino, che lascia la striscia rosso sangue della sua cera fortunatamente solo sulla spugna da me procurata apposta per non sporcare le coperte della mia ospite, lo avvicino, sul letto, per rischiarare nell’oscurità l’espressione, via via cedevole alle sensazioni, di questa ragazza che, pur non essendo una passionale di natura, sa lasciarsi coinvolgere.

Non credo proprio che possa trattarsi della stessa ragazza, perché ci sono troppi particolari discordanti. Cristina non è mora, ma castana schiarita artificialmente. Non penso che userebbe un nome diverso dal suo solito, a maggior ragione con un cliente che cerca proprio lei. La sua casa non è poi così “nei pressi”, tanto che a piedi con il cliente senza auto non ci va. Non ama la lettura: una volta che è venuta a casa mia era molto colpita dal numero di libri che ho in giro, mentre l’unico libro che ho visto in casa sua è un vecchio saggio sul disagio psicologico dell’adolescente, che però non usa, come ci si potrebbe aspettare, per imparare i metodi più efficaci con cui svezzare senza traumi i ragazzini timidi che si rivolgono a lei, e so che non ne ha letto neanche una pagina.
Poiché alcuni forumisti, in altre discussioni, hanno mostrato interesse per questo aspetto, segnalo che anche sotto casa sua c’è un locale spesso con avventori fuori. Permettetemi però di invitare tutti, pur nella considerazione di ogni sensibilità personale anche diversa, a vivere tali situazioni con spensieratezza. Io cerco ovviamente di trattenere Cristina quando sta per scattare perché la guardano, inutile prendersela per queste cose! A volte però è divertente anche non passare inosservati. Nella primavera 2013 lei stava in strada in modo un po’ più provocante di adesso, tipo pantaloncini jeans tagliati e sfrangiati nei quali letteralmente esplodevano il culo e le cosce completamente scoperte, mentre io in quel periodo portavo un mantello ottocentesco di panno nero lungo oltre le ginocchia. È quindi ovvio che qualche curiosità un’accoppiata del genere potesse attrarla.

In quella posizione vedo una che sembra ricalcare descrizione, mora, capelli sulle spalle, aria simpatica ed intelligente, particolare interessante, mentre attende legge un grande libro con interesse e (questo normale ascolta musica). Abbigliamento da ragazza normale, essendo sceso dall'auto e muovendomi a piedi la saluto. Mi sorride, parliamo, mi dice vu a casa sua nei pressi...chiedo nome...risponde Maggy...accenno a se conosce una certa Cristina e mi dice no.
Che mi abbia detto in nome diverso? io cercando Cristina sono passato oltre.