http://www.rosa-rossa.com/a…
non perdete tempo a leggere se pensate che ci sia una recensione con sigle, descrizioni oggettive ecc
ieri l'imprenditore maledetto s'è gettato in un altro dei suoi giorni dell'ossimoro - amo i contrasti e l'arcobaleno dell'essere.
mattina dal direttore della banca per restituire parte di una cifra che mutuai nel 2006 per l'acquisto di una attività che ho ora in parte venduto.
piazza san fedele - la piazza contigua a piazza della scala a milano, sul dorso di palazzo marino - contesto high society e business.
- vogliamo essere prudenti e coi piedi per terra direttore
- certamente, allora restiamo d'accordo che lei mi manda una mail, mi specifica la valuta e l'importo esatto per il trasferimento di denaro
- ok, ed è per il 5 agosto, dopo la rata di fine mese
- va bene, e dovete fare un bonifico?
- no no, i soldi sono già sul..
- sul conto corrente, benissimo
ecc ecc ecc
pomeriggio butto la roba nella lavatrice - ancora non la ho svuotata adesso che sto scrivendo e sono le 5 passate di mattino, e albeggia.
sera al lavoro - le notti del garage: resto là in autorimessa a controllare quella mia attività, faccio qualche lavoro di manutenzione con i quali mi rilasso; poi mi passano a trovare un paio di persone che lavoravano da me, beviamo una bottiglia, affettiamo un salame, s'ascolta qualche nuova.
e poi all'una di notte chiudo e non voglio dormire.
ho fatto una piccola orgia con due brasiliane verso le tre di notte.
una più matura, soprannominata La Zia.
- ehi zietta esci dal bagno dai!
l'altra una giovane ragazza abbastanza lesbica che non voleva lasciarsi toccare.
- ma non è verooooo
- tu sei come un dipinto, sei bella e sei da osservare
- ma se volevo prendere il cazzo!
risponde meravigliandosi un po', un po' fingendo - sono bionde, belle entrambe, si sono spogliate ancheggiando davanti a me mentre stavo sdraiato sul letto: la danza armonica di due corpi sinuosi e insinuanti un profumo onirico, animalesco, notturno.
- non volevi farti toccare da me, volevi solo la zietta, perciò sei lesbica, all'ottanta percento lesbica sei.
zietta sorride e guarda.
- guarda che non mi freghi.
lei protesta e io non so se lo faccia seriamente; è divertente e rimpiango di non averglielo dato pure a lei che è più giovane, il cazzo.
zietta mi piace un sacco, ha qualche ruga e un viso che trovo bellissimo, coi capelli biondi a caschetto, il naso ben fatto, gli zigomi alti e due occhi bluastri.
- ero bella a 15 anni, non ora!
- ma che dici? sei stupenda, ma che dici?
distende davanti ai miei occhi il suo corpo nudo, il ventre piatto, i fianchi lischi, i capezzoli pronunciati.
zietta ha una calma sensuale, qualcosa di naturalmente erotico ed equilibrato.
- vorrei averli come te.
dice la ragazza più giovane alludeno ai capezzoli sporgenti della Zia.
- sono diventati così dopo che ho avuto i miei figli.
lei la guarda come a volere sentire cosa ha da dire.
- ho tre figli sai, e sono nonna adesso
- e dove sono?
le chiedo io.
- una ha 25 anni, e gli altri due sono morti, mi sono morti due figli
- che dici?
- ho perso uno dei due quando nasceva, è nato e subito è morto durante il parto.
dice queste cose mentre siamo seminudi in tre sul letto:
- senti cosa dice la zia.
- e l'altro invece aveva tre mesi, e niente, mi è morto.
la voce della zia si rompe leggermente.
io non so perchè stia dicendo queste cose.
non ricordo cosa ho detto, non so nemmeno cosa scrivere adesso che ci ripenso.
poi abbiamo continuato a parlare; stavo bene perchè la zia non aveva parlato per interrompere quell'intimità canzonatoria e sensuale.
è una notte piacevole e fresca.
- ti è piaciuto, vedi come è bello così?
fottere la zia è davvero bello, la zietta è il genere di donna che mi piace avere addosso di notte e la voglio ancora.
e lei mi dice tutte quelle cose dei suoi figli, alle tre e mezzo di notte.
la sua amica giovane è lì che la ascolta e io la prendo in giro perchè non voleva farsi toccare.
parliamo ancora, poi le invito a cena.
- ma io ci sono solo fino a lunedì.
dice la più giovane.
mi guarda come se le nascondessi qualcosa, è curiosa.
- e dove vai lunedì?
- io sto a udine, torno dal mio ragazzo
scoppio a ridere
- ah bene, hai sentito zia, torna dal ragazzo.
parliamo ancora un po' e poi vado.
non so se richiamo la zia e la sua amichetta,
ma diamine se ci stavo bene!