Gli scienziati si riunirono con solerzia nella grande sala, gli schermi proiettavano tutte le fasi di vita del virus.
Alcuni specialisti di microbiologia vennero da molto lontano mandati dai propri governi per sincerarsi della situazione.
“A che punto siamo?”- Esordì il più anziano biologo del gruppo.
“E’ in atto l’infezione e a presto la propagazione, dobbiamo agire presto”. –
Rispose lo scienziato che lo studiò fin dalla scoperta, con non poca apprensione.
Illustrò.
“Signori colleghi, un grazie particolare a chi è giunto qui da molto lontano.”
“Come tutti i virus anche questo ha perso l’individualità strutturale una volta infettata la cellula,abbiamo completamente mappato il suo genoma, ma ora il sistema immunitario del suo ospite non è più in grado di reagire”.
“Abbiamo la classica evoluzione, con la tipica morfologia che asseconderà la vita più breve rispetto all’ospite”.
Si alzò di scatto un giovane scienziato dalla lingua poco comprensibile:” Quindi non vedo il problema, aspettiamo e controlliamo, si estinguerà col tempo”.
“Ma parlate proprio voi che lo avete sottovalutato per molto tempo? Se siamo a questo punto è anche colpa vostra.”
“Signori vi prego, calma”.
“No, qui è il punto, anticipatamente sulla sua evoluzione il virus si sta propagando a cellule esterne, crediamo che possa attuare lo stesso comportamento distruttivo anche su cellule ospiti differenti.”
Continuò.
“ Oltre a distruggere la cellula dentro la quale vive, si moltiplica velocemente attaccando con violenza le altri forme batteriche presenti, non rispetta i propri spazi, danneggia il proprio habitat irreversibilmente, e fin qui è normale per un virus, ma la straordinarietà sta nel fatto che attacca se stesso: virus che uccidono virus.” – “ Questo fenomeno tuttavia non limita la sua moltiplicazione”.
“ Attua uno stile predatorio contro sé stesso, è assurdo ma è così, è come se avesse sviluppato una sorta di coscienza e una volontà alla distruzione. “
“Abbiamo notato durante la lunga osservazione, un'altra stravaganza: è come se fosse estraneo al suo ospite e alle micro-forme di vita con cui condivide la cellula.”
“ Non vive armonicamente, mentre nell’evoluzione di milioni di anni le altre forme di vita nascono, vivono e muoiono, in modo autonomo e spontaneo, senza bisogno di nulla che non sia già predisposto per difendersi, procurarsi nutrimento ecc., così, naturalmente, il nostro virus invece, non può, capite?
Esso risulta estraneo al tutto, a suo contesto naturale, ha sviluppato una forma di intelligenza che lo obbliga a costruirsi una serie di strutture, come se fosse tecnologia, senza quest’ultima non potrebbe sopravvivere.”
“Fermi fermi, mi state dicendo che questo virus pensa? Ha una sua coscienza? Ma di cosa stiamo parlando?” Saltò nervoso un membro del consiglio.
“Sì, le dirò di più. Uccide non solo per nutrirsi e sopravvivere ma per i più svariati motivi, compreso solo per il piacere di farlo, diremmo per sport. Sevizia, tortura, depreda,manipola, tutte le forme di vita con cui entra in contatto, solo per potersi espandere e accumulare risorse, enormi risorse riservate però a pochi organismi della stessa specie”.
Il più anziano:” Dottore, mi sta dicendo che questo virus attacca non solo la cellula ospite, ma anche altre forme di vita e perfino sé stesso? E mi dice anche che, si sta evolvendo in forma intelligente espandendosi ad altri organismi, con lo stesso atteggiamento predatorio e autodistruttivo?”
“Si Signore, è esatto.”
Il silenzio nella sala diventò dominante e parve quasi poter ascoltare i pensieri dei presenti.
“Idee, suggerimenti? Da quanto esiste questo virus?”
“Riteniamo circa 2 milioni e mezzo di anni, in questa forma duecentomila anni, ma solo negli ultimi cinquemila ha cominciato a preoccuparci, se continua così, a breve, non ci sarà più né cellula ospite né virus, ma potrebbe replicarsi in altre cellule, ne ha già infettata una”
“Bene, anzi male, come l’avete classificato il virus, la cellula ospite e la cellula infettata?”
“ HUMS il virus, GAIA TERZA CELLULA l’ospite, SEL il nuovo ospite appena infettato. Signore, noi preferiamo però nominare il tutto come il virus intelligente si è autodefinito: UOMO e TERRA , LUNA il resto”
“Avete provato una profilassi con antivirali?”
“Si Signore, ne abbiamo iniettati diversi: Lao tze, Socrate, Siddhartha Gautama, Gesù di Nazareth, Mohandas Karamchand Gandhi, ma dopo iniziali miglioramenti la carica virale è aumentata.
“Va bene, noi non possiamo fare più nulla, porteremo tutti gli studi qui espressi ai nostri governi, il fenomeno sarà arginato se non distrutto, non possiamo permetterci la sua propagazione, la sua influenza su altri organismi è altamente perniciosa.”
Così, il responsabile, con un gesto fece comparire una scritta sugli schermi che tutti poterono capire, un messaggio che fu mandato lontano anni luce, una scritta rossa: VIRUS RAZZA UMANA: DEBELLARE.
Le immensi navi in orbita terrestre ripartirono a grande velocità, portando con sé la suprema indicazione.
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.
Alcuni specialisti di microbiologia vennero da molto lontano mandati dai propri governi per sincerarsi della situazione.
“A che punto siamo?”- Esordì il più anziano biologo del gruppo.
“E’ in atto l’infezione e a presto la propagazione, dobbiamo agire presto”. –
Rispose lo scienziato che lo studiò fin dalla scoperta, con non poca apprensione.
Illustrò.
“Signori colleghi, un grazie particolare a chi è giunto qui da molto lontano.”
“Come tutti i virus anche questo ha perso l’individualità strutturale una volta infettata la cellula,abbiamo completamente mappato il suo genoma, ma ora il sistema immunitario del suo ospite non è più in grado di reagire”.
“Abbiamo la classica evoluzione, con la tipica morfologia che asseconderà la vita più breve rispetto all’ospite”.
Si alzò di scatto un giovane scienziato dalla lingua poco comprensibile:” Quindi non vedo il problema, aspettiamo e controlliamo, si estinguerà col tempo”.
“Ma parlate proprio voi che lo avete sottovalutato per molto tempo? Se siamo a questo punto è anche colpa vostra.”
“Signori vi prego, calma”.
“No, qui è il punto, anticipatamente sulla sua evoluzione il virus si sta propagando a cellule esterne, crediamo che possa attuare lo stesso comportamento distruttivo anche su cellule ospiti differenti.”
Continuò.
“ Oltre a distruggere la cellula dentro la quale vive, si moltiplica velocemente attaccando con violenza le altri forme batteriche presenti, non rispetta i propri spazi, danneggia il proprio habitat irreversibilmente, e fin qui è normale per un virus, ma la straordinarietà sta nel fatto che attacca se stesso: virus che uccidono virus.” – “ Questo fenomeno tuttavia non limita la sua moltiplicazione”.
“ Attua uno stile predatorio contro sé stesso, è assurdo ma è così, è come se avesse sviluppato una sorta di coscienza e una volontà alla distruzione. “
“Abbiamo notato durante la lunga osservazione, un'altra stravaganza: è come se fosse estraneo al suo ospite e alle micro-forme di vita con cui condivide la cellula.”
“ Non vive armonicamente, mentre nell’evoluzione di milioni di anni le altre forme di vita nascono, vivono e muoiono, in modo autonomo e spontaneo, senza bisogno di nulla che non sia già predisposto per difendersi, procurarsi nutrimento ecc., così, naturalmente, il nostro virus invece, non può, capite?
Esso risulta estraneo al tutto, a suo contesto naturale, ha sviluppato una forma di intelligenza che lo obbliga a costruirsi una serie di strutture, come se fosse tecnologia, senza quest’ultima non potrebbe sopravvivere.”
“Fermi fermi, mi state dicendo che questo virus pensa? Ha una sua coscienza? Ma di cosa stiamo parlando?” Saltò nervoso un membro del consiglio.
“Sì, le dirò di più. Uccide non solo per nutrirsi e sopravvivere ma per i più svariati motivi, compreso solo per il piacere di farlo, diremmo per sport. Sevizia, tortura, depreda,manipola, tutte le forme di vita con cui entra in contatto, solo per potersi espandere e accumulare risorse, enormi risorse riservate però a pochi organismi della stessa specie”.
Il più anziano:” Dottore, mi sta dicendo che questo virus attacca non solo la cellula ospite, ma anche altre forme di vita e perfino sé stesso? E mi dice anche che, si sta evolvendo in forma intelligente espandendosi ad altri organismi, con lo stesso atteggiamento predatorio e autodistruttivo?”
“Si Signore, è esatto.”
Il silenzio nella sala diventò dominante e parve quasi poter ascoltare i pensieri dei presenti.
“Idee, suggerimenti? Da quanto esiste questo virus?”
“Riteniamo circa 2 milioni e mezzo di anni, in questa forma duecentomila anni, ma solo negli ultimi cinquemila ha cominciato a preoccuparci, se continua così, a breve, non ci sarà più né cellula ospite né virus, ma potrebbe replicarsi in altre cellule, ne ha già infettata una”
“Bene, anzi male, come l’avete classificato il virus, la cellula ospite e la cellula infettata?”
“ HUMS il virus, GAIA TERZA CELLULA l’ospite, SEL il nuovo ospite appena infettato. Signore, noi preferiamo però nominare il tutto come il virus intelligente si è autodefinito: UOMO e TERRA , LUNA il resto”
“Avete provato una profilassi con antivirali?”
“Si Signore, ne abbiamo iniettati diversi: Lao tze, Socrate, Siddhartha Gautama, Gesù di Nazareth, Mohandas Karamchand Gandhi, ma dopo iniziali miglioramenti la carica virale è aumentata.
“Va bene, noi non possiamo fare più nulla, porteremo tutti gli studi qui espressi ai nostri governi, il fenomeno sarà arginato se non distrutto, non possiamo permetterci la sua propagazione, la sua influenza su altri organismi è altamente perniciosa.”
Così, il responsabile, con un gesto fece comparire una scritta sugli schermi che tutti poterono capire, un messaggio che fu mandato lontano anni luce, una scritta rossa: VIRUS RAZZA UMANA: DEBELLARE.
Le immensi navi in orbita terrestre ripartirono a grande velocità, portando con sé la suprema indicazione.
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.