Carissimi estimatori e colleghi,
siamo ormai giunti all'ennesima tappa...prima del (più lontano possibile) fatidico traguardo.
Ognuno di noi, ricorderà nel futuro prossimo, ciò che ci è accaduto di negativo e di positivo nel 2012...
un matrimonio o una separazione, un funerale o una nascita, un'amico riscoperto o conosciuto, una delusione inaspettata,
un'auto nuova o un'incidente, una malattia o una guarigione, una riscoperta di se stessi, un'aiuto dato al prossimo o ricevuto,
un'amore finito o iniziato, una brutta litigata o una bella pace, una parola di conforto data o ricevuta,
un sorriso o un pianto...
Insomma...tutte questo, con qualche particolare, rimarrà indelebile nelle nostri menti e alcuni di noi ne faranno bagaglio
per continuare.
Quello che più mi fa indiavolare, è festeggiare sempre l'anno nuovo con la speranza che qualcosa cambi, ma se non siamo noi
in PRIMIS a farlo, è inutile rompere bicchieri e piatti, ma...
so che alcuni di noi, di cuore, augureranno a chi vogliono bene, VERAMENTE che l'anno nuovo possa essere un pizzico in più,
migliore all'anno precedente.
Bè...io, sinceramente quest'anno credevo di averlo iniziato molto bene, ma quasi all'improvviso, mi sono ritrovato,
con il culo per terra e lo sto finendo così...ogni tanto gioisco, per non disperarmi ulteriormente (non credete che faccia la vittima).
Qui ho conosciuto nuove anime, (una di loro di persona), alcune delle quali, mi hanno commosso e mi sono state vicino, ma non faccio nomi, perchè queste poche persone sanno chi sono.
IO QUESTO NON LO DIMENTICO.
Ecco, il mio anno finisce così, con molte cose imparate che mi rafforzano e mi fanno riflettere. Grazie a questo il 2013, per me sarà sicuramente migliore...anche perchè quando si tocca Il FoNdO (come un mio vecchio post) ...non ho voglia di scavare ...
Vi lascio con piccolo racconto (non mio), ma nel quale mi rispecchio.
Un abbraccio a tutti e scusate se spesso interagisco fuori tempo
ESSENZA
L'ASINO E IL CONTADINO
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti dell'asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l'asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo. Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra. Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide, L'asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice.
MORALE:
Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l'alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci da una mano per aiutarci.
La mano nella mano, la mano sulla cosa, il coso nella mano, il coso nella cosa, da cosa nasce cosa!
siamo ormai giunti all'ennesima tappa...prima del (più lontano possibile) fatidico traguardo.
Ognuno di noi, ricorderà nel futuro prossimo, ciò che ci è accaduto di negativo e di positivo nel 2012...
un matrimonio o una separazione, un funerale o una nascita, un'amico riscoperto o conosciuto, una delusione inaspettata,
un'auto nuova o un'incidente, una malattia o una guarigione, una riscoperta di se stessi, un'aiuto dato al prossimo o ricevuto,
un'amore finito o iniziato, una brutta litigata o una bella pace, una parola di conforto data o ricevuta,
un sorriso o un pianto...
Insomma...tutte questo, con qualche particolare, rimarrà indelebile nelle nostri menti e alcuni di noi ne faranno bagaglio
per continuare.
Quello che più mi fa indiavolare, è festeggiare sempre l'anno nuovo con la speranza che qualcosa cambi, ma se non siamo noi
in PRIMIS a farlo, è inutile rompere bicchieri e piatti, ma...
so che alcuni di noi, di cuore, augureranno a chi vogliono bene, VERAMENTE che l'anno nuovo possa essere un pizzico in più,
migliore all'anno precedente.
Bè...io, sinceramente quest'anno credevo di averlo iniziato molto bene, ma quasi all'improvviso, mi sono ritrovato,
con il culo per terra e lo sto finendo così...ogni tanto gioisco, per non disperarmi ulteriormente (non credete che faccia la vittima).
Qui ho conosciuto nuove anime, (una di loro di persona), alcune delle quali, mi hanno commosso e mi sono state vicino, ma non faccio nomi, perchè queste poche persone sanno chi sono.
IO QUESTO NON LO DIMENTICO.
Ecco, il mio anno finisce così, con molte cose imparate che mi rafforzano e mi fanno riflettere. Grazie a questo il 2013, per me sarà sicuramente migliore...anche perchè quando si tocca Il FoNdO (come un mio vecchio post) ...non ho voglia di scavare ...
Vi lascio con piccolo racconto (non mio), ma nel quale mi rispecchio.
Un abbraccio a tutti e scusate se spesso interagisco fuori tempo
ESSENZA
L'ASINO E IL CONTADINO
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti dell'asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l'asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo. Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra. Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide, L'asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice.
MORALE:
Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l'alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci da una mano per aiutarci.
La mano nella mano, la mano sulla cosa, il coso nella mano, il coso nella cosa, da cosa nasce cosa!