Scrivo un mio racconto, di una giornata finita bene.
Oggi finalmente è il giorno, quello scelto per andarla a trovare, dopo aver visto i suoi annunci, le recensioni, una telefonata preliminare. La desidero.
E’ un sabato normalissimo, mi alzo dal letto a tarda ora con un cerchio pesante alla testa, il venerdi sera è stato intenso. Tra me e me penso che non sono nelle giuste condizioni per andare da Lei, ma il mio cassetto dei medicinali mi offre un sollievo immediato. Sono pronto. Inizia l’attesa. Controllo mille volte i suoi annunci. Mi piace, le ho già dedicato degli attimi di autoerotismo senza nemmeno conoscerla. Faccio mille verifiche, leggo mi informo, quasi morbosamente. Voglio evitare fregature, troppi soldi sono stati spesi male in questo folle gioco. Le mie sono sensazioni contrastanti, sono voglioso, ansioso, teso emozionato. Sto diventando sempre più bravo a gestire il momento, dalla telefonata all’accordo, non può andare male, non c’è motivo. Voglio presentarmi bene, da gentiluomo determinato e piacente che onestamente non avrebbe bisogno di lasciarsi andare a questo vizio.
Inizia l’attesa, ho deciso di andare. Ma per sicurezza ho selezionato anche due “riserve”. Ho bene in mente cosa fare e cosa dire. Me lo ripeto di continuo sotto la doccia mentre mi rendo presentabile e profumato. Per evitare figuracce, scarico un po’ la tensione manualmente, tanto quasi da non avere più voglia di andare. Maledetti ormoni. Devo aspettare un attimo perché mi torni la voglia di uscire per Lei. Ok sono di nuovo in pista. So tutto, perfino che strada fare e quando chiamarla. Tutto pianificato nei dettagli. Parto.
Sono in auto, giro da OTR, a oggi nessuna in vista. Non ci sono più le professioniste di una volta. La chiamo, circa mezzora prima di arrivare. Come avevo pianificato. Risponde, ci accordiamo senza nessuna forzatura. Quello che voglio io è quello che mi offre lei. Tra mezzora sarà il momento. Arrivo da Lei, ma prima per essere estremamente di classe, compro un biglietto di auguri da abbinare al suo regalo. E’ un idea rubata ad un collega. Ora sono davanti a casa sua, un piccolo intoppo al telefono rovina la perfezione, forse per troppa eccitazione rischio la vita attraversando la strada. Salgo. Lei è come me la aspettavo, sexy, bella, alta, altissima. Non è come tutte le altre volte, questa volta sono io che sono diverso, so cosa devo fare, come agire. La location mi piace, la ragazza anche di più. Mi ricordo di essere un bravo oratore, e rompo il ghiaccio, dialoghiamo e c’è feeling. Mi spoglio, mi preparo. Davanti a lei che mi guarda. Vado in bagno per completare la preparazione, torno e sono come mamma mi ha fatto davanti a lei. Iniziamo a giocare ed è tutto stupendo esattamente come lo desideravo e sarà tutto un crescendo, di emozioni e sensazioni. E’ andata bene, anzi benissimo. Sto crescendo, sto diventando un buon cliente. Oggi ho avuto tutto quello che cerco in questi incontri. Ed è stato perfetto. Oggi ho capito che ne vale la pena e che le donne sono meravigliose e non ne posso fare a meno.
Avevo voglia di trasferirvi le mie emozioni.
Grazie a tutti quelli che mi hanno letto.
Cbamba
Oggi finalmente è il giorno, quello scelto per andarla a trovare, dopo aver visto i suoi annunci, le recensioni, una telefonata preliminare. La desidero.
E’ un sabato normalissimo, mi alzo dal letto a tarda ora con un cerchio pesante alla testa, il venerdi sera è stato intenso. Tra me e me penso che non sono nelle giuste condizioni per andare da Lei, ma il mio cassetto dei medicinali mi offre un sollievo immediato. Sono pronto. Inizia l’attesa. Controllo mille volte i suoi annunci. Mi piace, le ho già dedicato degli attimi di autoerotismo senza nemmeno conoscerla. Faccio mille verifiche, leggo mi informo, quasi morbosamente. Voglio evitare fregature, troppi soldi sono stati spesi male in questo folle gioco. Le mie sono sensazioni contrastanti, sono voglioso, ansioso, teso emozionato. Sto diventando sempre più bravo a gestire il momento, dalla telefonata all’accordo, non può andare male, non c’è motivo. Voglio presentarmi bene, da gentiluomo determinato e piacente che onestamente non avrebbe bisogno di lasciarsi andare a questo vizio.
Inizia l’attesa, ho deciso di andare. Ma per sicurezza ho selezionato anche due “riserve”. Ho bene in mente cosa fare e cosa dire. Me lo ripeto di continuo sotto la doccia mentre mi rendo presentabile e profumato. Per evitare figuracce, scarico un po’ la tensione manualmente, tanto quasi da non avere più voglia di andare. Maledetti ormoni. Devo aspettare un attimo perché mi torni la voglia di uscire per Lei. Ok sono di nuovo in pista. So tutto, perfino che strada fare e quando chiamarla. Tutto pianificato nei dettagli. Parto.
Sono in auto, giro da OTR, a oggi nessuna in vista. Non ci sono più le professioniste di una volta. La chiamo, circa mezzora prima di arrivare. Come avevo pianificato. Risponde, ci accordiamo senza nessuna forzatura. Quello che voglio io è quello che mi offre lei. Tra mezzora sarà il momento. Arrivo da Lei, ma prima per essere estremamente di classe, compro un biglietto di auguri da abbinare al suo regalo. E’ un idea rubata ad un collega. Ora sono davanti a casa sua, un piccolo intoppo al telefono rovina la perfezione, forse per troppa eccitazione rischio la vita attraversando la strada. Salgo. Lei è come me la aspettavo, sexy, bella, alta, altissima. Non è come tutte le altre volte, questa volta sono io che sono diverso, so cosa devo fare, come agire. La location mi piace, la ragazza anche di più. Mi ricordo di essere un bravo oratore, e rompo il ghiaccio, dialoghiamo e c’è feeling. Mi spoglio, mi preparo. Davanti a lei che mi guarda. Vado in bagno per completare la preparazione, torno e sono come mamma mi ha fatto davanti a lei. Iniziamo a giocare ed è tutto stupendo esattamente come lo desideravo e sarà tutto un crescendo, di emozioni e sensazioni. E’ andata bene, anzi benissimo. Sto crescendo, sto diventando un buon cliente. Oggi ho avuto tutto quello che cerco in questi incontri. Ed è stato perfetto. Oggi ho capito che ne vale la pena e che le donne sono meravigliose e non ne posso fare a meno.
Avevo voglia di trasferirvi le mie emozioni.
Grazie a tutti quelli che mi hanno letto.
Cbamba