Tre anni che resisto, l’ho anche scritto.
Poi un giorno ti piglia… e telefono. (prima che partisse, ovvio)
E lei… mi riconosce!!
Altro numero, tanto tempo, nessuna telefonata da anni. E lei… Mi riconosce!
Ma che hanno il filo diretto con il KGB? Prossima volta sotto una campana, con sciarpone, due patate in bocca e vago accento svedese! E che minkia!
E il biro? E’ lì che mi guarda e dice: ”Ancora sei li? E’ Olessya! Che ti sei rincoglionito? Si và!”
Ok: sono 3 VU 30’ all inclusive.
Faccio promettere solennemente al Biro che si va una volta sola (tanto è bugiardo come un marinaio) e sono là.
Che bell’appartamentino, ed sempre lei, bella fringuella. E non so come, ha un incedere elegante.
Poi le leggi negli occhi tutte le voglie. E io sulla voglia. Voglio!
Olessya (Alessia), già il nome mi riempie la testa. Tacco, intimo nero. Di un’accoglienza inebriante.
Quanto tempo! Braccia al collo e bacio. Mi scioglie subito.
Sfioro la pelle e ritornano vivi i ricordi, le dita (con la destrezza del prestidigitatore) slacciano il sopra.
Mi piace anche il seno.
Non ricordavo, la sua bella seconda che sta su da sé. Morbido e con due bei capezzoli pronunciati.
Stacco e mi offre una doccia.
Decido per un lavaggio veloce. (chissà com’è!).
Quel divanetto rosso! Perché subito in camera? Il divanetto, il divanetto… i fidanzati vanno sul divanetto.
Mi siedo, io (timidone) in mutande, lei solo perizoma, mi salta addosso.
Che gatta. GFE? Oggi non trovo i termini, baci, abbracci, io tocco lì, tu tocchi qua. Tu baci il collo, io il seno, GGFFEE! Struscio da svenimento cosce, culo!!
Il biro impacchettato è in ferma… Punta la quaglia!
Ma immobilizzato, mugola impotente, la sente. La quaglia è in attesa. Sa che sarà presa!
Si muove… struscia. Cotone su cotone è tutto un turbinio di sensi. Abbracci e baci… lenti. Lasciandosi andare.
Lei, bella milfetta.
Sarà che abbiamo pochi anni di differenza. Oppure abbiamo entrambi ricordi (per me mitici).
O forse già la telefonata ci ha acceso.
Ma qua si fa la storia! Che storia!
O la passera o si muore!
Tutta per me. Così non me l’aspettavo. Sussurra nell’orecchio: “Andiamo nel letto.”
Mani sulle chiappe e la sollevo di peso. E’ stupita! Quasi ha paura. Mi viene da sorridere, la adagio sul letto e via tutto.
Lo struscio ora è serio. Coscia a Coscia, Coscia a Passera, Biro a Coscia. Petting e preliminari. Ci si segue, ci si sente.
Ancora bacio il seno, il pancino, l’ombelico; alla passera mi fermo.
Una patatina così eccitata, l’ho vista poche volte.
Il bottoncino è teso e le sue labbra sono aperte, come colomba in volo. Pronta, prontissima, con la goccia!
Click virtuale (foto ricordo mentale, questa me la tengo nell’archivio speciale, verrà fuori inaspettata nei sogni più languidi).
Il DATY lo desidera, si da tutta. Chiude gli occhi, strizza il seno, porge per essere colta. Prima intorno, poi pianissimo.
Al suo movimento: deciso, giù forte, non scappa.
Non chiudo, però partita. Mi fermo prima, apposta in sospensione… mi piace giocare.
Tocca a lei. Si diceva altissima scuola russa.
E’ qui siamo alla selezione da olimpiade. Top level. Maestria e padronanza… per lasciare libera l’improvvisazione.
Al trattamento speciale, il Biro esprime il meglio di sé. Come è fiero! Come è contento!
Su di lui a quattro zampe.
Vorrei il 69 ma non ce la faccio.
Immobilizzato. Bene tutto tra le labbra, con la lingua, affondi in deep che non so se tagliano il fiato più a lei, o più a me.
Occhi negli occhi.
Gioca con tutto, come vuole, come sa, senza foga. Veloce se serve, lento per farti morire.
Ma sono ancora i preliminari. Preparano per il poi…
Gomma e mi vuole.
Lei sopra a smorza, io libero sul seno. La sento, e sento che mi cerca, mi sente.
Scende, mi bacia labbra a labbra. Abbracciati ci giriamo.
(E’ un crescendo naturale, senza forzature, tutto tra noi).
Mission avvolto tra le braccia, tra le gambe chiuse sulla mia schiena. Nel morbido, avvolto tra le cosce.
Dove siamo? Che ora è? In che luogo siamo? Siamo due o siamo tuttuno? Non so rispondere.
Un passo e sali di livello. Un altro e ancora più su. Penso di finire e invece si apre un nuovo orizzonte.
Sfilo dal primo e chiedo.
Lei sa!
Crema e RAI2. Sempre in mission.
Come viaggia lei, è difficile da ripetere. Apre le gambe a compasso. Le richiude nei miei affondi.
Appoggia la passera a ventosa sul mio pube, struscio sopra pube a pube e Biro a tutta forza dove per altre è impossibile.
La sua eccitazione mi inebria.
Eppure è tutto con naturalezza. E’ perché lei è grande.
Giro le gambe su un lato. Che coscia, che culo! (Mi piacciono anche le caviglie e i piedi.).
RAI2 da film.
Di più, lì fingono. Lei è vera, più spingo e più inarca la schiena. Più spingo e più bacia.
La giro supina. RAI2 da dietro.
Mi alza il culetto, all’insù!
Aiuto! In sintonia asseconda le spinte con dolci movimenti. Ormai non ci tiene più nessuno.
Pelle a pelle, tutto un sudore, scivoliamo uno sull’altra. Il Biro esplora libero abissi mai sondati: lì, nel canale dei desideri.
Accellero e cresciamo insieme.
Sfioro la passera, ed è un fremito. La mano è a bagnomaria!
Si dice che le donne godano più degli uomini. Credo di sì.
L’apice arriva con un brivido che le parte dalle caviglie, prende i polpacci, sale tra le cosce, esplode nel bacino con una scossa, percorre la schiena blocca il collo.
Fremiti lunghi e fuori controllo a bocca aperta. Il RAI2 pulsa e stringe. Muoio!
Io prendo tutto, in me, raccolgo e dilago.
Le convulsioni ora le ho io. Come due dita nella presa! Che botta! Ci vuole il salvavita!
(Me lo faccio in apnea, quasi muoio davvero!)
Ci svegliamo con il fiatone. Inermi.. sdraiati… ridiamo.
Ci gira la testa! Occhiaie e benessere sul viso.
Il relax è dolce, i baci più delicati.
La doccia! Ora ci vuole!
Lei è un amore, mi offre il bagnoschiuma profumato (essenza uomo) e l’asciugamano.
Orami è tardi. Non so l’ora. Lei nemmeno. Abbiamo trasgredito a tutte le regole. Ma è bello così.
Che mito! Che femmina!
Lo so. Il Mio conto andrà ancora in rosso. Abbiate pietà! Fate la carità a un povero punter fuori giri!
Ma il pensiero è a lei.
La tua stella è alta nel firmamento onirico: Olessya. Abbine cura.
Un bacio. Scappo.
Vs. Sergeant Pepper
Nome: Olessya, Alessia ora Anna
Luogo: Milano, ma direi su un altro pianeta.
Nazionalità: Russa.
Eta: 36
Index: IDX817cbd253dcb6e49fa8a7ea4e067b745
Link:
http://escortexpo.com/Escor…
Musica?
Quella che metteva un tempo: classica un concerto o un quartetto per archi di Mozart.
E' tutto frutto della mia fervida fantasia. E comunque non consiglio niente a nessuno.