Buongiorno a tutti.
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma non riesco a comprendere esattamente "gli estremi" della questione. Probabilmente perche' non ho seguito direttamente i casi di violazione della privicay a cui fa riferimento il nostro mentore e stimato Eterno; pertanto faccio primariamente un mea-culpa.
Pero' noto come da una questione di rispetto o meno della privacy (si parla di persone incontrate, quindi non si comprende esattamente se si stia parlando di fornitori dei servizi oppure dei corrispondenti fruitori) la discussione stia vertendo su argomenti di ordine morale (il collega Oditef parla di dignita' e rispetto in relazione a soldi e ricchezza, ma che c'azzecca con la privacy?) per giungere nel piu' ampio campo della scorrettezza, della disonesta' ed in certi casi della truffa (leggi: vieni da me, se non ti piaccio o le foto non corrispondono a verita', ti obbligo comunque a pagare l'obolo).
Ora, siamo davanti ad adulti, vaccinati, consapevoli e maggiorenni che in piena liberta' pubblicizzano i servizi che offrono. Un panettiere pubblicizza i propri prodotti? I clienti hanno diritto di giudicarne la bonta' o meno ed eventualmente confrontare le prorpie opinioni. Se il pane e' buono, questo andra'a vantaggio del fornaio. Se il pane e' scadente o non e' conforme con quanto pubblicizzato, avra' un feedback negativo. Pertanto, tolti i casi diciamo palesemente "dolosi" (tipo il panettiere stesso che si autorecensice in maniera eccelsa, oppure il panettiere della via accanto che recensisce il collega in maniera pessima per trarne vantaggio), direi che il meccanismo e' semplice, limpido e sorretto dalle migliori intenzioni.
Pertanto se recensisco una loft dicendo che e' fantastica, bellissima, bravissima e mantiene rates richiesti e servizi offerti non ledo la privacy di nessuno. Se invece recensisco ed avverto i colleghi che la loft in questione in realta' e' un fake (foto non veritiere), che non mantiene le promesse, che offre un servizio scadente e cerca di scroccarti piu' soldi di quanti inizialmente richiesti, che faccio? Ledo la privacy? Posso venir per questo motivo querelato? Perseguito? Denunciato? Direi di no. Ritengo faccia parte del diritto di critica. Che puo' funzionare nel bene, quando e positiva, e nel male quando non lo e'. Sicuramente, se e' vera e genuina, va a tutela del consumatore finale. Poi mia e' la responsabilita' nel caso in cui abbia dichiarato cose "oggettivamente" false (ad esempio che non e' lei quella della foto ed invece lo e'
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