nome: Sofia
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Allora, sono ancora nel periodo refrattario, quindi fate vobisque. Sequendo lo Zeitgeist del lunedì sera, chiamo la ragazza, e slalomeggio tra gli equivoci come Tomba per trappare un vu rabbioso. Praticamente la conversazione si svolge così:
_Sei italiano?
Sì
_Sei italiano?
Sì, sono italiano
_Italiano?
Sì
_Solo italiani!
Sì.
Espletata questa formalità anagrafica, fisso vu. Arrivo, vezzo della finta tattica sul numero civico, paino terra, passo in un corridoio inquietans...nulla succede... ma subfiuto un movimento d'aria e mi infilo nella prima cosa che si apre.
Allora, detto tra noi: lei è pi grandiciuella del dichiarato, ma partendo da una base d'asta di 23...c'é margine. Vogliamo chiudere a 35? Dai, 35.
Ma belle tette per china, quello mi si imprime suuubtio.
Ora... come dire: il telefono a grande sopresa comincia a suonare, lei risponde al primo collega di sventura, che dice di aver parcheggiato davanti. Poi il secondo dice di essere arrivato e aspetta parcheggiato.
E già mi immagino di tornare a casina a scrivere la solita recensione che degenera nell'assurdo... e invece no!
Dopo averne fatti parcheggiare una troika lì fuori, non risponde più, e tutto procede davvero 3 bien. Oggi mi sento Inzaghi. Più prosaicamente, sigle: alles, alles, alles und mehr. Brava.
Mi rivesto, felice come un fiocco, e diparto.
Achtung!!! Immemore dei parcheggiatori lurking in the darkness of their cars, me ne trovo due in prima fila pronti a scattare. Questa è privacy, signori.
Ah, nota per me: tornando a casa (diciamo non proprio in linea retta...seguendo detours mooolto inspiegabili a priori) noto una giovane stradale esteuropea con la faccia da str***a. E da qui ripartiremo.
